È molto diffuso credere che "scendere di gradazione alcolica" possa peggiorare i sintomi dell'assunzione di alcol. Questa credenza, però, è priva di fondamento scientifico. Secondo questo mito, consumare prima bevande alcoliche più forti (come il vino) e poi passare a quelle più leggere (come la birra) farebbe stare peggio rispetto a mantenere un solo tipo di bevanda o procedere nell'ordine inverso. Tuttavia, ciò che realmente influenza i sintomi postumi è la quantità totale di alcol ingerita, non l'ordine dei drink. Nonostante gli studi scientifici a supporto di questa affermazione siano limitati, uno studio effettuato su 90 partecipanti pubblicato sull'American Journal of Clinical Nutrition ha ottenuto dei risultati molto chiari.
Attenzione: È importante ricordare che l'alcol è una sostanza tossica e cancerogena per l'uomo, e secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità non esiste una quantità sicura di etanolo. Pertanto, la moderazione nel consumo di alcol è essenziale per ridurre i rischi per la salute.
Lo studio ha suddiviso i partecipanti in tre gruppi per verificare l'influenza dell'ordine di consumo delle bevande alcoliche sui sintomi postumi.
- Il primo gruppo ha consumato prima birra (fino ad arrivare ad una concentrazione di alcol nell'alito di 0,05%) e poi vino (fino ad arrivare a 0,11%);
- Il secondo gruppo ha iniziato con il vino (fino ad arrivare ad una concentrazione di alcol nell'alito di 0,05%) seguito da birra (fino ad arrivare a 0,11%);
- Il terzo gruppo (chiamato gruppo di controllo) ha consumato o solo birra o solo vino (fino a 0,11% di concentrazione di alcol nell'alito).
Quest'esperimento è stato effettuato una seconda volta a distanza di 1 settimana: i membri dei gruppi 1 e 2 si sono scambiati, invertendo così l'ordine del vino e della birra rispetto all'assegnazione iniziale. Per il terzo gruppo, ai bevitori di vino è stata data solo birra e ai bevitori di birra solo vino. Di seguito una schematizzazione dell'esperimento.
Il giorno successivo a ciascun intervento, quindi quando il tasso di alcol nell'alito è tornato a 0, i partecipanti hanno valutato la gravità dei postumi della sbornia: è stata valutata mediante un punteggio composto da 8 elementi (sete, affaticamento, mal di testa, vertigini, nausea, mal di stomaco, tachicardia e perdita di appetito) e ciascun elemento è stato valutato con un punteggio tra 0 e 7 da ogni soggetto. Di conseguenza un valore di 56 corrisponde ai peggiori sintomi, 0 invece rappresenta invece l'assenza di sintomi.
I risultati dello studio hanno chiaramente mostrato che non c'era una differenza significativa tra i sintomi dei diversi gruppi. Né il tipo né l'ordine delle bevande alcoliche consumate hanno influenzato significativamente l'intensità dei postumi di una sbornia. Di conseguenza, i sintomi sono indipendenti dall'ordine in cui le bevande alcoliche erano state consumate. Questo dimostra che la quantità di alcol consumata è il fattore determinante, non l'ordine in cui le bevande sono state assunte.
In conclusione, la credenza che "scendere di gradazione alcolica" peggiori i postumi della sbornia è priva di basi scientifiche. Ciò che realmente conta è la quantità totale di alcol consumato.