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Mai sentito parlare dell’enantiosemia? È un affascinante fenomeno della lingua italiana, sempre così ricca e sfaccettata, per cui una parola può significare anche il suo opposto. Questo fenomeno, presente anche in altre lingue, deriva dall'evoluzione storica e dall'uso variegato dei termini nel corso del tempo. Il termine enantiosemia proviene dal greco "enantíos" (contrario) e "sēma" (segno), indicando una parola che esprime contemporaneamente due significati opposti. Si tratta di una forma di polisemia, dove una parola acquisisce nel tempo accezioni contrastanti. Ad esempio, in italiano, il verbo "affittare" può significare sia "dare in affitto" sia "prendere in affitto".
Il fenomeno è stato oggetto di studio da parte di molti studiosi nel corso dei secoli. Basti pensare che già nel IX secolo, i grammatici arabi si occuparono di questo tema, e che in epoca rinascimentale, filologi come Giulio Cesare Scaligero notarono la presenza di enantiosemie nelle lingue classiche, ad esempio nel latino antico, dove "obesus" poteva significare sia "grasso" sia “magro". Ecco alcuni esempi di parole italiane che, a seconda del contesto, assumono significati opposti:
- Affittare: può significare sia "dare in affitto" sia "prendere in affitto".
- Cacciare: derivato dal latino "captiare", a sua volta da "capĕre" (prendere) può indicare sia "inseguire" (es. cacciare una preda) sia "allontanare" (es. cacciare qualcuno di casa).
- Feriale: può riferirsi sia ai giorni lavorativi sia al periodo delle ferie, quindi di vacanza. Tale ambivalenza trova ragione nella doppia origine latina: da un lato "ferialis", relativo ai giorni festivi dedicati alle ferie religiose, dall'altro l'uso ecclesiastico in cui "feria" indicava i giorni non festivi della settimana.
- Ospite: indica sia chi ospita sia chi è ospitato. Anche in questo caso l’origine è latina e il termine di riferimento è "hospes", che rimarcava i reciproci doveri dell'ospitalità, senza distinguere tra chi la offriva e chi la riceveva.
- Pauroso: può descrivere sia chi ha paura sia ciò che incute paura.
- Spolverare: significa sia "togliere la polvere" sia "cospargere con una sostanza in polvere" (es. spolverare lo zucchero a velo su un dolce).
- Sbarrare: può significare sia "chiudere" (es. sbarrare una porta) sia "aprire" (es. sbarrare gli occhi).
- Storia: può riferirsi sia a un racconto inventato sia a un fatto realmente accaduto.
- Tirare: può significare sia "lanciare via" sia "portare verso di sé".
Ci sono diversi motivi per cui può essere nata l'enantiosemia. Spesso questi termini dall'evoluzione storica della lingua, dove l'uso colloquiale e le influenze culturali hanno portato una parola ad assumere significati opposti. Questo fenomeno, è facile immaginarlo, può creare ambiguità nella comunicazione quotidiana, rendendo necessario affidarsi al contesto per comprendere il significato esatto della parola.