
Oggi, giovedì 27 novembre 2025, si festeggia il Giorno del Ringraziamento, festività che in America viene celebrata ogni anno dal 1621, anno in cui i Padri Pellegrini festeggiarono insieme alla tribù Wampanoag la loro fratellanza e la prosperità del raccolto ottenuta proprio grazie alla collaborazione dei nativi americani.
Ma la data di questa celebrazione cambia ogni anno, perché il Thanksgiving cade il quarto giovedì di novembre. Festeggiato anche in Canada, nei Caraibi, in Liberia e – con meno ufficialità – anche in Brasile e nelle Filippine, il Ringraziamento è molto sentito negli USA per il suo significato: rendere grazie per ciò che la vita regala, riunendosi intorno a un tavolo con famiglia e amici e mangiando il tradizionale tacchino ripieno.
La storia del Giorno del Ringraziamento, simbolo di alleanza tra coloni inglesi e nativi americani

La storia del Giorno del Ringraziamento inizia nel 1621: l’anno precedente, nel 1620 i Padri Pellegrini, partiti dall’Inghilterra a bordo della Mayflower, arrivarono sulle coste del Massachussets e fondarono la colonia di Plymouth.
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Qui, grazie alla collaborazione della tribù di nativi americani Wampanoag, impararono a coltivare il mais, pescare e cacciare e cacciare i tacchini, animali tipici di quella regione, e garantirono così la propria sopravvivenza e prosperità. Proprio nel 1621 i coloni inglesi e la tribù indiana celebrarono con un pranzo il ringraziamento per il primo raccolto abbondante e il loro reciproco aiuto.
Negli anni successivi si continuò a festeggiare questa ricorrenza finché, durante la guerra civile americana (1861-1865), la scrittrice e attivista Sarah Josepha Hale insistette per far sì che la giornata diventasse festa nazionale, al fine di unire gli animi in anni così sanguinosi – proprio come accadde per la Festa della Mamma – e, nel 1863, Lincoln proclamò il Ringraziamento festa nazionale. Nel 1941, il presidente Franklin Delano Roosevelt fissò definitivamente la data al quarto giovedì di novembre.
Perché si mangia il tacchino nel Thanksgiving Day?
Tra le tradizioni di questo giorno c’è innanzitutto il tacchino ripieno: si mangia proprio questo animale perché simbolo dell’alleanza tra la tribù Wampanoag e i Padri Pellegrini, come tributo al pranzo di festeggiamento del 1621.
Questo immancabile piatto è a base di tacchino eviscerato e farcito con un ripieno a base di pane raffermo o riso, poi condito con sedano, carota, cipolla, addolcito con cranberries e noci, a cui si possono aggiungere bacon, salsiccia e erbe aromatiche. Il tacchino viene cotto al forno per almeno 3 o 4 ore, e viene spennellato costantemente per conferire una perfetta e croccante doratura: la ricetta della preparazione del tacchino è, per chi prende seriamente la Festa del Ringraziamento, un vero e proprio “segreto di famiglia” che viene tramandato di generazione in generazione.
Prima di servirlo, oltre alla salsa cranberry al tacchino viene aggiunto il gravy, una salsa calda, densa e saporita ottenuta dai succhi rilasciati dal tacchino durante la cottura che viene addensata con un roux (miscela di burro fuso e farina) e spesso aromatizzata con brodo, erbe e spezie. A completare il piatto c'è il classico contorno di purè di patate e la pumpkin pie, una torta di zucca che viene mangiata a fine pasto.
La parata e le partite di football: altre tradizioni del Giorno del Ringraziamento
Oltre al pranzo, ogni anno dal 1924 – salvo alcune eccezioni – nel Giorno del Ringraziamento c’è la tradizionale parata dei grandi magazzini Macy’s, evento pubblicitario diventato un vero e proprio spettacolo (della durata di tre ore) trasmesso in televisione in tutti gli USA.
Ma non solo: dal 1934, ogni anno – anche in questo caso, con qualche eccezione – la mattina del Ringraziamento si gioca anche una partita di football nella città di Detroit, in Michigan. La tradizione nasce dall’idea del proprietario dei Detroit Lions, che decise di far giocare la sua squadra contro i Chicago Bears proprio durante il giorno del Ringraziamento. La trovata ebbe così tanto successo da rendere la partita dei Lions una vera e propria ricorrenza a cui, dagli anni ‘60, si aggiunse anche la partita pomeridiana dei Dallas Cowboys.
La festa Ringraziamento in Italia
Sebbene il Thanksgiving Day non sia una festa tradizionale della nostra cultura, viene celebrato in alcune realtà che hanno contatti con la cultura americana, come ad esempio università, ristoranti e associazioni. Il concetto di “ringraziare” è ovviamente molto caro anche nel nostro Paese, motivo per cui viene presa questa festa come spunto per festeggiare e celebrare anche a casa nostra.
Data la profondità dei valori del Thanksgiving, la sua essenza viene condivisa anche in Italia: pur non essendoci un collegamento diretto, dal 1974, la Conferenza Episcopale Italiana, invita a festeggiare la seconda domenica di novembre la “Giornata del Ringraziamento”, come momento per ringraziare Dio per il bene ricevuto e valorizzare i doni della terra.