Gli Stati Uniti hanno inviato a Taiwan i "berretti verdi", forze speciali dell’esercito per operazioni di addestramento militare, precisamente nelle isole di Kinmen e Penghu, a pochi chilometri dalla costa cinese. La notizia è stata confermata dal primo ministro taiwanese Chiu Kuo-cheng ed è particolarmente importante in quanto è una presa di posizione forte degli Stati Uniti a favore dell'autonomia e dell'indipendenza di Taiwan, non riconosciuta invece dalla Cina. L'invio dei Green Berets arriva in risposta a un dispiegamento di numerosi aerei e di dieci navi da guerra cinesi nello Stretto di Taiwan, in cui la Cina ha aumentato la propria presenza, facendo salire la tensione. Come sappiamo, Taiwan è al centro della contesa geopolitica tra USA e Cina. Approfondiamo la questione.
Cosa sono i Green Berets
I Green Berets o United States Army Special Forces sono delle forze speciali dell’esercito statunitense. Il nome "berretti verdi" deriva dal basco verde usato dai soldati, utilizzato per la prima volta da un giovane colonnello della Seconda Guerra Mondiale, Edson Ducan Ruff. I Green Berets sono forze speciali dell’esercito che vengono impiegate in operazioni speciali, addestrando forze militari di Paesi alleati agli Stati Uniti, in un’ottica di reciproco scambio e addestramento militare, come nel caso di Taiwan. Tra i loro compiti, dunque, ci sono quelli di aumentare la difesa di un Paese alleato, assistere altri eserciti in operazioni di guerra non convenzionali, lotta al terrorismo, operazioni di ricerca e salvataggio.
Secondo un rapporto del SOFREP (Special Operations Forces Report) in una base militare nel nord di Taiwan le forze speciali statunitensi starebbero addestrando l'esercito taiwanese a utilizzare il Black Hornet Nano, un micro veicolo aereo senza pilota militare che l’aviazione e le forze speciali di Taiwan vorrebbero acquistare dagli Stati Uniti, usato principalmente con scopi di vigilanza e ricognizione.
Lo scopo della missione USA nelle isole dello Stretto di Taiwan
Gli Stati Uniti hanno sempre mantenuto una politica che vuole sia evitare un intervento militare cinese nell’isola di Taiwan sia un eccessivo slancio democratico e dunque indipendenza di Taipei (fatto che probabilmente innescherebbe la Cina e porterebbe a una guerra). Questa dottrina prende il nome di ambiguità strategica e ci rientra anche l'invio dei Green Berets nelle isole di Kinmen e Penghu, considerate il primo possibile obiettivo in caso di attacco da parte della Cina.
La missione, il cui scopo è l’addestramento delle forze taiwanesi, è stata approvata dal Congresso statunitense a dicembre 2023 con il National Defense Authorization Act, che istituisce "un programma completo di formazione, consulenza e rafforzamento delle capacità istituzionali" per l'esercito di Taiwan. Va ricordato che secondo una legge del 1979, il Taiwan Relations Act, gli Stati Uniti avrebbero non solo mantenuto relazioni commerciali e culturali con Taiwan, ma avrebbero fornito all’isola anche servizi di difesa per preservarne la sopravvivenza.
L'incidente marittimo che ha fatto salire la tensione
Secondo il governo di Taiwan, la crescita della pressione da parte della Cina fa parte del piano di Pechino per aumentare la paura e la tensione tra la popolazione di Taiwan, su cui continua a mantenere le proprie mire di annessione. L’aumento della presenza cinese nello Stretto è avvenuta anche in seguito ad un episodio del 14 febbraio scorso al largo delle isole Kinmen, a pochi chilometri dalla costa cinese sudorientale. La guardia costiera taiwanese aveva individuato un battello cinese che si era dato alla fuga, e durante l’inseguimento si è verificato un incidente con conseguente ribaltamento del battello cinese che ha causato la morte di due delle quattro persone presenti a bordo.
In seguito a questo episodio, la Cina avrebbe aumentato la propria presenza nelle acque adiacenti alle isole Kinmen, con pattugliamenti più frequenti. Questa presenza ha dunque allarmato le autorità di Taiwan, che hanno chiesto sostegno esterno agli Stati Uniti. Senza dubbio, la situazione resta tesa nello Stretto e la presenza dei Green Barets certifica la lontananza tra il governo di Pechino e Taipei.