Google Maps è una delle app di navigazione più utilizzate e apprezzate del pianeta, merito dell'attenzione di Google nel curarne lo sviluppo e le funzionalità. Con oltre 2 miliardi di persone che la utilizzano ogni mese, l'app aggiorna quotidianamente le sue mappe con più di 100 milioni di modifiche, elaborate attraverso immagini, dati dei partner locali e contributi degli utenti. Il risultato? Una mappa sempre aggiornata e ora arricchita dall'intelligenza artificiale di Gemini, il modello AI del colosso di Mountain View che potrebbe – almeno potenzialmente – modificare radicalmente l'esperienza utente con l'app. Con questa novità, annunciata nei giorni scorsi da Google, Maps passa dall'essere un ottimo strumento di navigazione a un vero e proprio assistente virtuale capace di rispondere a domande complesse e fornire suggerimenti personalizzati su cosa fare e dove andare. Al momento, non tutte le novità basate sull'AI di Google saranno disponibili in tutto il mondo.
Come cambia Google Maps con Gemini
Immaginate di voler organizzare una serata speciale con amici e di poter chiedere direttamente a Google Maps suggerimenti per attività particolari: basterà infatti digitare comandi del tipo “cose da fare con amici di sera” e Gemini elaborerà una serie di opzioni ad hoc, come locali esclusivi o eventi dal vivo. Grazie alla sintesi delle recensioni, un altro dei punti forti di Gemini, potrete valutare rapidamente i pareri delle persone, ottenendo una visione d'insieme del luogo, con risposte dettagliate anche a domande come “questo ristorante ha posti all’aperto?” o “com’è l’atmosfera?”. Questa nuova funzionalità è attualmente in fase di rilascio negli Stati Uniti.
Non solo: l'introduzione di Gemini potenzia anche la navigazione durante il viaggio. Ad esempio, prima ancora di partire, è possibile inserire delle fermate lungo il percorso e visualizzare le attrazioni, i ristoranti e i punti panoramici che si incontreranno, rendendo più proattiva la pianificazione dei propri viaggi. Durante la guida, poi, Google Maps mostrerà in anticipo i segnali stradali, le corsie da seguire e le uscite, riducendo il rischio di ritardi dovuti a cambi di corsia dell'ultimo momento. Con l'avvicinarsi dei mesi invernali, Maps consentirà di segnalare le condizioni meteo, come strade allagate o innevate, migliorando così la sicurezza e la pianificazione dei viaggi su strade meno familiari.
La nuova funzione Immersive View, arricchita dall'intelligenza artificiale e dalla visione artificiale, permette inoltre di esplorare virtualmente luoghi in modo realistico. Potrete “visitare” stadi, parchi e persino strade, avendo un'idea dell’aspetto del luogo nel momento esatto in cui lo si raggiungerà, inclusi i dettagli sulle condizioni meteo e sul traffico. Questo aggiornamento si estende a oltre 150 città globali, tra cui Bruxelles, Francoforte e Kyoto (per la cronaca, nel momento in cui scriviamo la funzione è disponibile anche per alcune città italiane, tra cui Firenze, Milano, Pisa, Roma e Venezia,), e introduce categorie di luoghi inedite, come i campus universitari, permettendo una pianificazione a lungo raggio estremamente accurata.
Oltre a ciò, Google Maps ora semplifica l’ultima fase del viaggio: una volta arrivati a destinazione, potrete individuare facilmente i parcheggi e ottenere indicazioni a piedi fino all’ingresso del luogo prescelto. Anche per chi utilizza Street View e la realtà aumentata, sarà possibile orientarsi nel tragitto finale, con un’esperienza di navigazione più intuitiva che include dettagli sugli edifici e sugli ingressi di questi ultimi.
L'AI di Google disponibile anche su Waze
Altro aspetto interessante, l'AI di Google è disponibile anche su Waze, l'app di navigazione acquistata da Google l'11 giugno 2013. Su quest'ultima è stata introdotta una funzione basata sull'intelligenza artificiale che permette di segnalare con un linguaggio naturale varie criticità riscontrate lungo il proprio percorso – buche, lavori in corso, traffico, etc. – schiacciando un semplice pulsante e iniziando a parlare. Di seguito vi lasciamo a un breve video che illustra la funzione Conversational Reporting di cui abbiamo appena parlato (disponibile al momento in versione beta solo in inglese).