0 risultati
video suggerito
video suggerito
24 Dicembre 2024
17:30

Guerra al “pezzotto”: la GdF usa siti esca per individuare chi guarda illegalmente le partite

La Guardia di Finanza usa siti esca per smascherare chi sfrutta il “pezzotto” per accedere a contenuti pirata. Sono già centinaia gli utenti identificati dalle autorità e che rischiano multe salatissime per gli illeciti compiuti.

552 condivisioni
Guerra al “pezzotto”: la GdF usa siti esca per individuare chi guarda illegalmente le partite
pezzotto finanza siti esca

Quella al “pezzotto”, il dispositivo utilizzato illegalmente da diversi utenti per fruire di contenuti pirata a prezzi vantaggiosi, sta diventando una battaglia sempre più accesa da parte delle autorità. Il quotidiano La Repubblica ha infatti riferito che La Guardia di Finanza ha messo a punto una strategia volta a beccare coloro che accedono in modo illegale a contenuti come partite di Serie A, fiction, film e show televisivi a un prezzo irrisorio. Nella fattispecie, le “fiamme gialle” hanno ideato siti esca indistinguibili dai veri portali illegali, con l'obiettivo di raccogliere dati personali come nome, cognome e informazioni sulla carta di credito, che gli ignari utenti forniranno direttamente agli investigatori. Da oltre un anno, questa tattica ha portato all’identificazione di centinaia di utenti in Italia, costringendo molti a fare i conti con le conseguenze legali delle proprie azioni. Parallelamente, le autorità stanno passando sotto la loro lente l'attività di colossi come Cloudflare, accusati di fornire strumenti che agevolano le attività illegali. La battaglia legale ha già prodotto effetti significativi, con la richiesta di identificare gli utenti che hanno utilizzato sistemi come VPN e DNS, per aggirare i controlli.

Il “phishing buono” della Guardia di Finanza

Il “pezzotto” non è semplicemente un dispositivo: rappresenta un sistema organizzato che sfrutta tecnologie avanzate per permettere agli utenti di accedere a contenuti a pagamento in modo illecito. Ecco perché la Guardia di Finanza si è vista costretta ad attuare una strategia così ben organizzata per raccogliere prove degli illeciti perpetrati dai singoli utenti, come i dati personali utilizzati per il pagamento, che rappresentano a tutti gli effetti la base da cui partono le indagini. Questi siti, che somigliano in tutto e per tutto a quelli pirata, fanno parte di una strategia che per certi versi potremmo definire una sorta di phishing buono”. Così come i criminali informatici si servono di siti Web somiglianti in tutto e per tutto a negozi online e altri portali Web affidabili per sottrarre i dati dei malcapitati utenti, allo stesso modo le forze dell'ordine si stanno servendo di siti realizzati ad hoc per raccogliere i dati dei fruitori dei contenuti pirata, chiaramente per scopi investigativi.

I risultati ottenuti con la strategia descritta poc'anzi? A giudicare da quanto riporta il quotidiano La Repubblica, i risultati sono molto buoni:

Nella mani degli inquirenti, ci sono così centinaia di nomi di italiane e italiani che hanno tentato di godersi la Serie A o le migliori fiction senza abbonarsi a Dazn, Sky, Infinity. Dunque illegalmente.

L'iniziativa ha trovato particolare apprezzamento da parte di DAZN e della Lega Serie A, che stimano perdite annuali per oltre 300 milioni di euro a causa della pirateria. Per arginare il fenomeno, si punta su una linea più severa: multe mensili per almeno 10.000 persone, che servirebbero non solo a punire ma anche a dissuadere altri dall'uso della pirateria online.

Cloudflare nell'occhio del ciclone

Al tempo stesso l’attenzione delle autorità si è spostata anche sui fornitori di servizi tecnologici che, pur operando legalmente, possono in un qualche modo agevolare le attività pirata. Cloudflare è un esempio emblematico: l'azienda, fondata nel 2009 a San Francisco, offre strumenti come VPN e DNS che garantiscono l’anonimato online e che puntualmente vengono usati anche per accedere a contenuti illegali. Secondo una recente sentenza del Tribunale civile di Milano, l’azienda dovrà interrompere la vendita di servizi a soggetti coinvolti nella pirateria e rivelare gli indirizzi IP reali degli utenti che hanno usato in modo improprio i servizi per l'accesso a contenuti illegali, così da poterli identificare e sanzionare.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views