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12 Aprile 2024
7:00

I “digestivi” non aiutano a digerire, anzi: gli amari rallentano lo svuotamento dello stomaco

Gli amari e i digestivi di fine pasto hanno in realtà un effetto negativo sulla digestione a causa dell’etanolo: rallentano il tempo di svuotamento dello stomaco e irritano la mucosa gastrica.

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I “digestivi” non aiutano a digerire, anzi: gli amari rallentano lo svuotamento dello stomaco
Alcol aiuta a digerire

Il classico e tanto amato ammazzacaffè dopo una grande abbuffata in realtà non ci aiuta a digerire, perché gli amari e i digestivi contengono alcol etilico (o etanolo) così come anche vini, birre o grappe. L’alcol etilico, infatti, secondo moltissimi studi, rallenta il processo di svuotamento dello stomaco, e di conseguenza anche la digestione. In particolare, proprio gli amari e i distillati che solitamente consumiamo a fine pasto rallentano più di tutti questo processo. Inoltre, l’etanolo ha un’azione irritante sulla mucosa dello stomaco e può causare infiammazioni gastriche. È bene ricordare che secondo l’OMSnon esiste una quantità di alcol esente da rischi per la salute”, ma ci sono alcune indicazioni per un consumo a “basso rischio”. Vediamo quali sono le principali differenze e perché l’alcol non fa digerire.

Perché l'alcol non aiuta a digerire

L’etanolo di per sé è una sostanza tossica, sicuramente cancerogena per l’uomo (IARC 1) e che crea dipendenza. A livello dell’apparato digerente, irrita la mucosa che riveste lo stomaco: le cellule che la compongono (cellule parietali) perdono in parte o del tutto la capacità di produrre sia acido cloridrico che enzimi e ormoni (come la gastrina). L'azione congiunta di ormoni, enzimi e acido cloridrico crea nello stomaco  l'ambiente adatto per la digestione: la gastrina attiva la produzione di acido cloridrico che a sua volta abbassa il pH dello stomaco attivando e facilitando l'azione gli enzimi che scompongono in molecole più piccole i nutrienti che ingeriamo. Se anche uno solo di questi elementi non funziona correttamente, si potranno avere problemi digestivi. Infatti, chi soffre di gastrite o altre patologie dell’apparato gastrointestinale non può assolutamente bere bevande alcoliche.

Sebbene non si comprenda ancora appieno il meccanismo, perché non è ancora chiaro se l’alcol etilico agisca o meno sui muscoli dello stomaco, le bevande alcoliche non hanno alcun effetto positivo sulla digestione. Anzi, secondo gli studi effettuati vino, birre e amari rallentano lo svuotamento gastrico. Questo significa che il cibo resta nello stomaco più a lungo, peggiorando la sensazione di pienezza dopo un pasto abbondante. In aggiunta, più è alcolica una bevanda, più lentamente si svuota lo stomaco: paradossalmente quindi gli amari che chiamiamo “digestivi”, con il loro elevato tenore alcolico sono quelli che farebbero digerire di meno.

Le bevande fermentate aumentano la produzione di succhi gastrici

Secondo alcuni studi, le bevande alcoliche distillate non hanno effetti sulla secrezione gastrica, al contrario di quelle fermentate, come birra e vino, che aumentano la secrezione di succhi gastrici e acido cloridrico, creando quindi un ambiente migliore per la digestione. Questa azione è legata alla presenza nelle bevande fermentate di alcune sostanze, in particolare l’acido maleico e succinico, che vengono eliminate durante il processo di distillazione a cui vengono sottoposti i superalcolici come wisky, vodka e grappe. Non è ancora ben chiaro come facciano a stimolare il rilascio dell’acido cloridrico, ma sembra che agiscano sia in modo diretto sulle cellule parietali, sia indirettamente promuovendo il rilascio di gastrina.

birra digestione

Attenzione però: questo non significa che per digerire dobbiamo bere più vino e birra. Sono meno dannosi dei distillati, ma anche l’eccesso di acido cloridrico e gastrina possono causare danni gravi alle pareti dello stomaco, da leggere infiammazioni fino ad arrivare a gastriti e ulcere, senza contare l’effetto irritante intrinseco dell’etanolo.

Dobbiamo rinunciare all’ammazzacaffè?

Premesso che qualsiasi quantità di alcol consumiamo può causare danni alla salute, possiamo fare riferimento alle linee guida riportate dal Ministero della Salute per le quantità considerate a basso rischio: meno di 20 gr di alcol al giorno per gli uomini e meno di 10 gr al giorno per donne e over 65 (consumi zero per under 18 e donne incinte). Per quanto riguarda l’ammazzacaffè, un bicchierino di amaro da 40 ml copre già da solo i 20 grammi di alcol etilico che potremmo consumare giornalmente.

camminata per digerire

Tutto questo vale anche per limoncello, sambuca, genziana e tutti i “digestivi” a base di erbe infuse in etanolo: nonostante non siano ottenuti per distillazione, sono comunque prodotti che contengono alte concentrazioni di alcol etilico (tra il 20% e il 40%) e i danni derivanti dal suo consumo sono esattamente gli stessi delle altre bevande.

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