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10 Novembre 2022
15:30

Il lancio in orbita dello Sputnik 1: la storia del primo satellite artificiale nello Spazio

Il 4 ottobre 1957 viene lanciato dall'Unione Sovietica il primo satellite artificiale nello spazio: è lo Sputnik 1, una pietra miliare nella corsa allo spazio.

A cura di Roberto Manzo
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Il lancio in orbita dello Sputnik 1: la storia del primo satellite artificiale nello Spazio
sputnik 1

Lo Sputnik 1 fu il primo satellite artificiale mandato in orbita intorno alla Terra, trasmettendo segnali per 21 giorni. Questo importantissimo traguardo fu raggiunto dall’Unione Sovietica il 4 ottobre 1957, ponendo una pietra miliare nel campo aerospaziale e nelle ricerche scientifiche in generale. Vediamo più nel dettaglio in cosa consisteva il programma Sputnik e quali erano le sue caratteristiche.

Lo Sputnik 1 e il programma sovietico

Lo Sputnik 1 era costituito da una sfera di metallo levigata del diametro di 58 cm formato per più del 90% da alluminio e dal restante 10% da altri materiali come magnesio e titanio. Il peso totale del satellite era di circa 83 kg e dalla sfera fuoriuscivano quattro antenne radio lunghe 2,5 metri per trasmettere segnali a 20,005 e a 40,002 MHz, permettendo l'ascolto a operatori radio di tutto il mondo.

Il programma Sputnik prese vita nel 1948 grazie all’ingegnere sovietico Sergej Pavlovič Korolëv che, basandosi sui progetti dei missili balistici nazisti V2, progettò un sistema di razzi capaci di portare dei satelliti in orbita. In totale dal ’57 al ’61 furono lanciati dieci satelliti, tutti sotto la denominazione Sputnik, ed ognuno di esso portò a delle conoscenze fondamentali in campo spaziale, politico, militare, tecnologico e scientifico. Il tracciamento dalla Terra dello Sputnik 1, ad esempio, fornì agli scienziati informazioni sulla densità dell'atmosfera superiore (dedotta dalla sua resistenza sull'orbita) e molti dati sulla ionosfera – ottenuti tramite l'analisi della propagazione dei segnali radio.

Il lancio del satellite

L'annuncio del successo del lancio venne dato da Radio Mosca la notte tra il 4 e il 5 ottobre 1957.
Lo Sputnik 1 venne lanciato dal cosmodromo di Bajkonur (nell’attuale Kazakistan) raggiungendo un'orbita ellittica bassa terrestre il 4 ottobre 1957. Rimase in orbita e continuò a trasmettere segnali per 21 giorni prima che le sue batterie si esaurissero, continuando poi a orbitare per altri mesi prima di rientrare nell'atmosfera, distruggendosi, il 4 gennaio 1958. Lo Sputnik 1 viaggiò a circa 29.000 chilometri all'ora completando una singola orbita in 96,2 minuti, mentre alla fine della sua vita operativa il satellite aveva completato 1.440 orbite percorrendo una distanza pari a circa 70 milioni di km. L’inclinazione orbitale di 65° e il periodo orbitale furono tali che la sua traiettoria di volo sorvolava praticamente l'intera Terra abitata.

Immagine
Replica dello Sputnik 1 (credit: NSSDC, NASA)

La crisi dello Sputnik

Il successo della prima operazione spaziale dell'URSS ebbe un notevole impatto mediatico sia all'interno della nazione che nel resto del mondo: nel periodo di guerra fredda lo sviluppo scientifico-bellico era infatti il sistema di misura della forza delle superpotenze. La cosiddetta crisi dello Sputnik prese quindi il via il 4 ottobre del 1957 con il lancio da parte dell'Unione Sovietica dell'omonimo satellite.
Meno di un anno dopo il lancio dello Sputnik per annullare il gap tecnologico il congresso USA diede l’approvazione ad un programma spaziale dal valore di miliardi di dollari. Questo permise agli USA di avere la meglio nel lungo periodo, anche se dopo lo Sputnik la situazione sembrava nelle mani dei sovietici: il 3 novembre 1957 furono loro infatti a mandare nello spazio il primo mammifero, la cagnolina Laika, e il 12 aprile 1961 il primo uomo nello spazio Jurij Gagarin.

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