0 risultati
video suggerito
video suggerito
27 Dicembre 2023
13:30

Quanti satelliti artificiali orbitano attorno alla Terra?

Oltre 11.000 satelliti sono stati lanciati nello spazio al 2023. In questo articolo vi mostriamo come e perché col tempo è cambiato il numero di satelliti attorno alla Terra.

16 condivisioni
Quanti satelliti artificiali orbitano attorno alla Terra?
quanti satelliti spazio

I satelliti artificiali che orbitano attorno alla Terra, ormai, fanno parte della nostra vita di tutti i giorni. Permettono infatti di facilitare le telecomunicazioni (come vedere la Tv, ad esempio), aiutandoci nelle previsioni meteorologiche o nella comprensione del clima. Nel corso degli ultimi 15 anni, la riduzione nei costi di produzione di questi oggetti e delle loro dimensioni ha permesso sia al settore pubblico che privato di lanciare sempre più satelliti nello spazio. E quindi la dipendenza dai satelliti artificiali della nostra civiltà è aumentata. Ma quanti satelliti ci sono in orbita attorno al nostro Pianeta?

Il conteggio dei satelliti che orbitano attorno alla Terra

Per avere un numero indicativo, ci affidiamo ai valori pubblicati dall'Outer Space Objects Index che a sua volta fa capo al United Nations Office for Outer Space Affairs (UNOOSA), l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della cooperazione nello spazio. Questi numeri vanno considerati come un valore per difetto perché si basano sui numeri trasmessi dalle singole nazioni tramite le loro agenzie spaziali e che, inevitabilmente, non tengono conto di lanci di oggetti per uso militare o di spionaggio.

Il valore cumulativo di tutti i lanci nello spazio fino a gennaio 2022 è di 12.293. Di questi, 8.261 sono i satelliti (altre fonti fermano il conteggio a 6.700), ma solo la metà è attiva. Il resto è composto da satelliti che hanno finito la missione o sono stati danneggiati, e che ora rappresentano detriti spaziali a tutti gli effetti. Nonostante oltre 80 nazioni hanno lanciato almeno un satellite (con gli Stati Uniti in testa), circa un terzo dei paesi possiede spazioporti, ossia i luoghi di lancio, fra cui l'Italia.

Immagine
Paesi che hanno lanciato satelliti e che hanno spazioporti. | Credit: UCS

Il lancio dei satelliti nello spazio negli anni

Immagine
Numero totale di oggetti lanciati nello spazio, incluso satelliti, navicelle, navette e razzi. | Credit: Our World in Data

Il primo satellite artificiale, Sputnik-1, viene lanciato in orbita nel 1957. Da allora il numero di lanci è aumentato anche grazie alle missioni di esplorazione spaziale di Marte o della Luna che prevedevano o meno la presenza dell'uomo. Fino al 1964, ossia quando l'Italia lancia il suo satellite San Marco-1, l'esplorazione spaziale rimase un affare fra USA ed Unione Sovietica. Il primo grande incremento nel numero di lanci avviene proprio negli anni '60 nel pieno della Guerra Fredda che stimolò la corsa allo spazio per quasi 30 anni. Il budget della NASA a metà anni '60 era aumentato di quasi il 500% rispetto al suo primo anno di esercizio nel 1958.

Non a caso con la caduta dell'Unione Sovietica, ossia della seconda potenza spaziale dietro gli Stati Uniti, abbiamo una brusca riduzione nel numero di lanci dovuta anche al ridimensionamento dei programmi spaziali e più in generale dello scemare dell'interesse dell'opinione pubblica per l'esplorazione dello spazio. Il successivo incremento esponenziale nel numero di lanci avviene dopo il 2010 (da un centinaio per anno si passa ad oltre 1.000) è dovuto alla riduzione nel peso e dimensione dei satelliti.

Le nuove generazioni di satelliti

Fra le nuove generazioni di satelliti, i cubesat arrivano a pesare pochi chili e con dimensioni di alcune decine di centimetri. Questi due fattori portano due benefici:

  • Abbiamo bisogno di meno carburante (e quindi costi ridotti) per mandarli in orbita;
  • Possiamo lanciare decine di satelliti contemporaneamente con lo stesso razzo.

Il tutto significa meno costi: se negli anni '80 il costo medio per lancio era ben oltre $10.000 per kg, oggi siamo a intorno a $1.000 per kg.

Immagine
Costo associato al lancio di satelliti nel tempo. | Credit: Center for Strategic and International Studies

A cosa servono i satelliti attorno alla Terra

Dei satelliti attivi, oltre la metà è dedita alle telecomunicazioni, seguita da un migliaio di satelliti per telerilevamento e osservazioni meteorologiche e circa un centinaio per la navigazione satellitare. Il resto dei satelliti rappresenta missioni test per lo sviluppo di nuove tecnologie o sensori. A seconda del loro scopo, i satelliti seguono orbite diverse a seconda dell'altezze dal suolo. Sono tre le principali orbite:

  • Quasi il 90% dei satelliti attivi è in Low Earth Orbit (LEO): i satelliti si trovano ad un'altezza fra i 160 e 1,400km dal suolo. La gran parte dei satelliti per l'osservazione della terra viene posizionata qui, consentendo di osservare piccole porzioni della superficie terrestre ma con grande dettaglio.
  • Meno dell'1% si trova in Medium Earth Orbit (MEO): i satelliti si trovano ad altezze comprese fra gli 8.000 e 20.000km dal suolo. I satelliti per la navigazione satellitare come Galileo e GPS sono posizionati qui, quest'altezza consente di coprire grandi porzioni del nostro pianeta.
  • Quasi il 10% dei satelliti è in Geostationary Earth Orbit (GEO): i satelliti si trovano ad un'altezza di quasi 36.000km dal suolo. Questa è la località ideale per le osservazioni meteorologiche che richiedono di osservare a grande scale ma con grande frequenza temporale la superficie terrestre, fornendoci più immagini durante l'arco di 24 ore.
Immagine
Le tre principali orbite seguite dai satelliti.
Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views