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29 Dicembre 2022
9:08

Il metodo del cucchiaino nella bottiglia di spumante funziona davvero? Ecco cosa dice la scienza

Secondo un vecchio rimedio della nonna, per tappare lo spumante basta inserire un cucchiaino nel collo della bottiglia e la bibita rimarrà frizzante. Ma è vero?

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Il metodo del cucchiaino nella bottiglia di spumante funziona davvero? Ecco cosa dice la scienza
cucchiaino nella bottiglia spumante

Ad ogni cenone e per ogni bottiglia di spumante aperta, c'è almeno uno zio che per mantenerlo frizzante consiglia di posarlo in frigo con un cucchiaino da caffè inserito nel collo di bottiglia. Ma è possibile che questo rimedio fai-da-te basti davvero a sostituire il tappo? O si tratta di un falso mito?
In questo articolo vediamo come mai il cucchiaino non riesce a mantenere lo spumante frizzante e scopriamo come rispondere ai parenti quando ci chiederanno di spiegargli il perché.

Cosa dice il rimedio della nonna: il cucchiaino nel collo della bottiglia

Tutti ne tramandano l'efficacia ma nessuno riesce mai a spiegare perché mai un cucchiaino dovrebbe evitare che la bevanda si sgasi.
Sicuramente, il modo migliore per richiudere la bottiglia di spumante è utilizzare il tappo. Ma sappiamo che non è così semplice. Una volta rimosso, il tappo si dilata ed è impossibile inserirlo di nuovo nell'apertura, per via della sua classica forma "a funghetto".

Ecco che in nostro soccorso interviene il cucchiaino. Secondo il rimedio della nonna, basterebbe inserire un cucchiaino da caffè capovolto nel collo della bottiglia di spumante per preservarne la frizzantezza. C'è perfino chi sostiene che il cucchiaino debba essere d'argento! Altri invece dicono che il cucchiaino deve essere rigorosamente freddo.
In realtà non esistono prove che questo rimedio funzioni davvero, anzi, esistono prove del fatto che non funziona.
Ma per capire come mai questo metodo è inefficace bisogna prima capire cosa succede quando togliamo il tappo alla nostra bottiglia di spumante.

Perché lo spumante si sgasa?

Lo spumante è frizzante perché contiene diossido di carbonio, per gli amici anidride carbonica (CO2). Alla presenza di questo gas si deve la formazione delle bollicine.

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Quando stappiamo la bottiglia di spumante, rompiamo l'equilibrio termodinamico che c'era nel contenitore chiuso. Il rumore che sentiamo è quello dell'anidride carbonica intrappolata nella bottiglia che, improvvisamente, trova un varco per uscire con tutta la forza che stava trattenendo.
Aprendo il tappo la pressione che agisce sul liquido stesso viene diminuita bruscamente. Ed è proprio quella pressione che impediva alle bollicine di disperdersi. A questo punto invece la bevanda inizia a sgasarsi, seguendo una legge fisica che regola la soluzione di gas in un liquido e che prende il nome di legge di Henry.

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Immaginiamo di avere un recipiente chiuso contenente un liquido a temperatura costante con un gas disciolto, ovvero la bottiglia tappata e l'anidride carbonica disciolta nella bibita. Le molecole di CO2 all'interno del recipiente non stanno mai ferme, ma si staccano e riattaccano alla sostanza liquida ad una certa velocità. Quando queste molecole raggiungono la superficie del liquido, riescono anche a staccarsi da esso e a passare in quello spazio di aria che resta tra il pelo dell'acqua e il tappo.
Tutto questo sistema tenderà a raggiungere l'equilibrio: la concentrazione di CO2 sarà la stessa sopra il liquido e dentro il liquido. Non significa che il sistema è fermo: semplicemente in ogni istante un certo numero di bollicine escono dal liquido e un numero uguale vi rientra.
Vediamo cosa dice la legge di Henry.

Un gas che esercita una pressione sulla superficie di un liquido vi entra in soluzione finché avrà raggiunto in quel liquido la stessa pressione che esercita sopra di esso.

Henry misurò la pressione che agisce sul liquido e notò che era proporzionale al numero di molecole disciolte nel liquido stesso.
Prima di stappare la nostra bottiglia di spumante, la pressione che agisce sulla bevanda è alta e questo significa che c'è tanta anidride carbonica disciolta nel liquido. Quando apriamo la bottiglia la pressione diminuisce improvvisamente e l'anidride carbonica inizia a lasciare la bevanda.

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Lo spumante perderà inevitabilmente tutte le sue bollicine se non ritappiamo la bottiglia! Rimettendo il tappo aumentiamo la pressione esercitata sul liquido e di conseguenza aumenterà anche la quantità di gas all'interno del liquido stesso. Se lasciamo la bottiglia aperta lo spumante si sgasa.
Quindi, quale potrebbe essere la soluzione?

Beh, non un cucchiaino.

Gli esperimenti dimostrano che il cucchiaino non può sostituire il tappo

Dopo anni e anni di questa leggenda, un gruppo di studiosi francesi ha deciso di fare un esperimento. Nel 1994, il Comité Interprofessionnel du vin de Champagne ha pubblicato sulla rivista Le Vigneron Champenois uno studio che smentisce una volta per tutte il metodo del cucchiaino.
Gli scienziati hanno aperto un certo numero di bottiglie di champagne, ne hanno misurato la pressione interna e le hanno svuotate parzialmente. Alcune bottiglie sono state lasciate aperte, altre sono state chiuse con un tappo, in altre è stato inserito un cucchiaino.
Dopo diverse ore la percentuale di CO2 presente nelle bibite è stata misurata e la bevanda è stata assaggiata.
Il responso è stato chiaro: non c'è alcuna differenza significativa nelle bottiglie con e senza cucchiaino. Pertanto, il cucchiaino è inutile. L'unica vera soluzione è il tappo.

tappo spumante

Potremmo dire che il cucchiaino è comunque un ostacolo per il passaggio dell'anidride carbonica; alcune molecole potrebbero sbattere contro di esso e ritornare nel liquido, ma si tratterebbe comunque di una forzatura.
Ancora, potremmo giustificare il rimedio della nonna con la teoria secondo cui il cucchiaino deve essere freddo. Questo potrebbe avere senso solamente se la bottiglia e il cucchiaino sono molto freddi e l'ambiente circostante è molto caldo. In effetti la velocità con cui le molecole di gas fuggono dal liquido è influenzata anche dalla temperatura: più è alta e più velocemente si sgasa la bevanda. Ma anche in questo caso si tratterebbe di una forzatura perché gli oggetti freddi ci metterebbero ben poco tempo per raggiungere la temperatura ambiente e il risultato sarebbe sempre lo stesso.

Come mantenere lo spumante frizzante secondo la scienza

La cosa migliore da fare se non abbiamo un tappo ermetico è trasferire il liquido in una bottiglia più piccola. La bottiglia dovrebbe essere più piena possibile (e sicuramente tappata) perché in questo modo l'equilibrio tra fase liquida e gassosa si raggiunge velocemente. Risultato: la perdita di bollicine che lasceranno il nostro spumante sarà minima.

Quello dello spumante non è certo l'unico caso in cui la scienza può risolvere un problema di tutti i giorni. In questo video vediamo come sfruttare il principio fisico dell'incomprimibilità dell'acqua per aprire una bottiglia di vino…. con una scarpa!

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