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È stata appena rilasciata una nuova edizione del World Magnetic Model (WMM), un modello del British Geological Survey e della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) che individua la posizione aggiornata del Polo Nord magnetico. Da quando si è cominciato a monitorarlo, nell’Ottocento, il Polo Nord magnetico sta migrando dal Canada verso la Siberia. Nell'ultimo secolo si è spostato sempre più velocemente, raggiungendo i 50 km/anno, ma ora sta rallentando (si muove a 35 km/anno). Il fenomeno è legato a una variazione del campo magnetico terrestre dovuta ai movimenti del nucleo esterno fluido della Terra, anche se le ragioni del rallentamento non sono del tutto chiare. Conoscere gli spostamenti del Polo Nord magnetico è fondamentale per mantenere l’accuratezza dei sistemi di navigazione satellitare (GPS), utilizzati per esempio da navi e aerei, ma anche per scopi militari e scientifici.
Cosa sono il campo magnetico terrestre e il Polo Nord magnetico
La Terra presenta un enorme campo magnetico che ci protegge dalle dannose radiazioni che provengono dallo spazio e si ritiene sia originato da campi elettrici presenti nel nucleo esterno fluido, costituito prevalentemente da ferro. Possiamo pensare al campo magnetico terrestre come a quello generato da una gigantesca calamita a barra collocata al centro della Terra. I punti in cui l’asse passante per la barra incontrano la superficie terrestre sono i poli geomagnetici (o poli magnetici terrestri), che non coincidono con quelli geografici, dati invece dall’intersezione dell’asse terrestre con la superficie della Terra. Il Polo Nord magnetico, in cui convergono le linee di forza del campo magnetico, è indicato dall’ago della bussola. Il campo magnetico terrestre (e quindi anche i poli magnetici) non è fisso, ma subisce variazioni nel tempo. Nel corso della storia della Terra si è invertito molte volte: a testimoniarlo sono particolari minerali (detti ferromagnetici) contenuti nelle rocce che registrano l’orientamento del campo magnetico terrestre al momento della loro formazione. Quando il campo magnetico si inverte, il Polo Nord magnetico prende il posto del Polo Sud magnetico e viceversa.

Come si sta spostando il Polo Nord magnetico e perché
Da quando è stato localizzato per la prima volta, nel 1831, dall’esploratore James Clark Ross, il Polo Nord magnetico si è progressivamente spostato dal Canada verso la Siberia. Il suo movimento è stato sempre più rapido: nell’ultimo secolo è passato da circa 10 km/anno a circa 50 km/anno. Tuttavia, negli ultimi cinque anni ha rallentato improvvisamente, passando a circa 35 km/anno. “L'attuale comportamento del Nord magnetico è qualcosa che non abbiamo mai osservato prima”, afferma William Brown del British Geological Survey, aggiungendo che questa è “la più grande decelerazione della velocità che abbiamo mai visto”.
Alla base dei movimenti del Polo Nord magnetico, così come delle inversioni del campo magnetico terrestre, si ritiene ci siano i cambiamenti nella dinamica dei materiali che costituiscono il nucleo esterno fluido. Tuttavia, non è chiaro il perché negli ultimi decenni lo spostamento del polo abbia subìto un’accelerazione mentre ora stia rallentando. Alcuni ricercatori ritengono che l’intensità complessiva del campo magnetico terrestre negli ultimi due secoli sia diminuita in modo non uniforme: esso si sarebbe indebolito in prossimità del Canada mentre si sarebbe rafforzato presso la Siberia, facendo sì che il polo si sposti proprio verso quest’ultima.
L’indebolimento del campo magnetico potrebbe preannunciare una futura inversione del campo magnetico, anche se non sappiamo quando questa avverrà. L’inversione, essendo accompagnata da una diminuzione dell’intensità del campo magnetico, sarebbe pericolosa per gli esseri viventi, che risulterebbero meno protetti dalle radiazioni ultraviolette e dai raggi cosmici verso i quali il campo magnetico terrestre funge da scudo.

Perché è importante tenere traccia dei movimenti del Polo Nord magnetico
È molto importante tenere traccia dei movimenti del Polo Nord magnetico perché hanno conseguenze per i sistemi di navigazione satellitare. Per esempio, se la sua posizione non fosse aggiornata, le navi si ritroverebbero fuori rotta. Per questo ogni cinque anni i ricercatori britannici e americani rilasciano una nuova edizione del World Magnetic Model (WMM), che fornisce una mappa del Polo Nord magnetico. Il modello WMM High-Resolution 2025, in particolare, è ad altissima risoluzione, dieci volte più alta di quella standard utilizzata per i modelli precedenti. Il modello, inoltre, ha fornito previsioni sulla traiettoria che il Polo Nord magnetico potrebbe seguire nei prossimi anni. Tuttavia, non si sa con quale ritmo avverrà la migrazione, che potrebbe rallentare ancora oppure accelerare nuovamente.
