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7 Novembre 2025
11:37

In arrivo tempesta geomagnetica “forte” di classe G3, possibile aurora boreale in Italia? Le previsioni NOAA

Secondo lo Space Weather Prediction Center del NOAA, è prevista una possibile tempesta geomagnetica “forte” per oggi, 7 novembre 2025. A causarla una macchia solare che ha dato origine a due brillamenti. Secondo le previsioni, c'è la possibilità di osservare aurore boreali anche alle nostre latitudini.

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In arrivo tempesta geomagnetica “forte” di classe G3, possibile aurora boreale in Italia? Le previsioni NOAA
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In arrivo una tempesta geomagnetica di classe G3.

Una tempesta geomagnetica di categoria G3 (e considerata “forte”, su una scala che va da G1 e G5) è prevista sulla Terra tra oggi venerdì 7 novembre e domani sabato 8 novembre 2025. A provocarla sono stati due grandi espulsioni di massa coronale (CME), prodotte dal Sole lo scorso 5 novembre e generate da un primo brillamento di classe X1.8 (la classe più alta) e da un secondo di classe M7.5.

La prima espulsione di massa coronale ha già colpito la Terra intorno alle 06:17 di oggi, mentre la seconda è attesa per domani. L'evento potrebbe causare possibili disturbi alle reti elettriche, all'operatività dei satelliti artificiali e alle comunicazioni radio ad alta frequenza.

Al momento in cui scriviamo, la tempesta geomagnetica è stabile a una classe G1, ovvero la più bassa: tuttavia, secondo le previsioni NOAA, il disturbo del campo magnetico terrestre potrebbe portare a una tempesta geomagnetica di classe G3, con la possibilità – almeno in linea di principio – di osservare aurore boreali o altri fenomeni aurorali anche alle nostre latitudini. Le previsioni, tuttavia, sono particolarmente difficili da fare e non è certo che si rivelino corrette: dovremo attendere e vedere se saremo fortunati!

Cosa ha provocato la tempesta geomagnetica del 7 novembre 2025 e le previsioni

Nei giorni scorsi la regione attiva AR 4274 – visibile come gruppo di macchie solari nell'immagine qui sotto – ha prodotto due brillamenti solari, ovvero delle improvvise liberazioni di energia (che prima era immagazzinata nel campo magnetico del Sole) sotto forma radiazione elettromagnetica. Il primo brillamento è stato identificato come classe X1.8 (X è la classe più elevata), mentre il secondo, meno intenso, di classe M7.5.

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La foto della macchia solare AR 4274. Credit: Space Weather

Questi brillamenti hanno generato due grandi espulsioni di massa coronale (CME), ovvero delle espulsioni esplosive di plasma solare e del suo campo magnetico dal Sole. La prima CME ha già colpito il nostro Pianeta, intorno alle 06:17 di oggi 7 novembre (ora italiana), mentre la seconda è attesa per domani e avrà comunque un impatto minore.

Sulla base di tutti questi dati, quindi, il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ha emanato un avviso per tempesta geomagnetica di classe G3 attesa per il 7 e l'8 novembre: secondo le previsioni, la risposta geomagnetica dipende dall'intensità e dall'orientamento del campo magnetico.

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L’espulsione di massa coronale del 5 novembre. Credit: Space Weather

Cosa comporta la tempesta geomagnetica: i possibili inconvenienti

In generale, non c'è nulla di cui preoccuparsi: pur essendo classificata come “forte”, l'eventuale tempesta geomagnetica di classe G3 potrebbe causare effetti limitati e temporanei, come possibili disturbi alle reti elettriche, all'operatività dei satelliti artificiali e alle comunicazioni radio ad alta frequenza. In particolare, secondo il bollettino rilasciato dall'agenzia USA, la possibilità di blackout minori o moderati (categoria R1 e R2) è pari all'80%, mentre la possibilità di blackout intensi (R3-R5) è del 35%.

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Le previsioni del NOAA per la tempesta geomagnetica. Credit: NOAA

Va detto, comunque, che le previsioni per questo tipo di fenomeni sono piuttosto complesse e non è detto che si rilevino sempre veritiere: è possibile, infatti, che la tempesta geomagnetica resti a una classe G1, la più bassa, oppure aumenti fino a una classe G4, ovvero “severa”. Per il momento, però, tutti i parametri misurati dal NOAA rispecchiano quelli di una tempesta geomagnetica di classe G3.

C'è la possibilità di vedere aurore boreali durante questa tempesta geomagnetica?

Ma, quindi, durante questa tempesta geomagnetica sarà possibile vedere delle aurore boreali anche dall'Italia, come successo lo scorso anno?

Innanzitutto va detto che il disturbo del campo magnetico terrestre si misura con un parametro chiamato indice Kp, che va da 0 a 9. Le tempeste geomagnetiche degli scorsi anni hanno testimoniato che, alle nostre latitudini, è possibile osservare dei fenomeni aurorali (come aurore rosse o archi aurorali) con un indice Kp di 7. Considerate che la tempesta geomagnetica più intensa registrata, conosciuta come “evento di Carrington”, fu talmente violenta da provocare aurore boreali visibili anche a Roma e a Napoli.

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Le previsioni dell’indice Kp. Credit: Space Weather Live

Le previsioni sostengono che l'indice Kp potrebbe effettivamente raggiungere questo valore, dandoci quindi la possibilità di assistere ad aurore anche dal nostro Paese, magari non a occhio nudo, ma attraverso strumenti specifici, come le webcam posizionate in montagna.

Attenzione però: non è detto che le previsioni dell'indice Kp si rivelino corrette e, anche se così fosse, si tratta comunque di una possibilità, e non di una garanzia di aurore visibili in Italia. Per formarsi – e per essere visibili alle nostre latitudini – le aurore non solo hanno bisogno di un sufficiente disturbo geomagnetico, ma anche del giusto allineamento tra il flusso di particelle espulse dal Sole e il campo magnetico del nostro pianeta. Senza questo allineamento, infatti, le particelle semplicemente non riescono a penetrare nello “scudo geomagnetico”.

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