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Nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio 2025 è prevista una forte tempesta geomagnetica causata da due emissioni di massa coronale – cioè di particelle cariche provenienti dal Sole. Come confermato anche dallo Space Weather Prediction Center del NOAA queste particelle raggiungeranno la Terra durante la notte di Capodanno, dando potenzialmente vita ad aurore boreali alle medie latitudini, inclusa l'Italia settentrionale.
Negli ultimi giorni il Sole ha dato vita a numerosi brillamenti di classe M e X – cioè intense emissioni di radiazioni – e a 5 macchie solari. Oltre a questo, sono stati registrate varie emissioni di massa coronale, due delle quali dirette verso il nostro pianeta. Durante questi eventi le particelle cariche viaggiano per milioni di km nello Spazio e, se riescono a raggiungere la Terra, possono perturbare il nostro campo geomagnetico, dando vita a tempeste geomagnetiche con conseguente formazione di aurore boreali.

Come riportato dall'ultimo bollettino NOAA, la tempesta geomagnetica prevista è di livello G2-G3: solitamente questo livello non è sufficiente per vedere chiaramente l'aurora in Italia – se non lungo l'arco alpino – ma trattandosi di previsioni non è totalmente da escludere che l'evento sia sottostimato e, quindi, che le aurore siano visibili anche in altre zone. L'ultima aurora visibile in Italia è stata quella dello scorso ottobre, causata da un evento di livello G4.
Inoltre è giusto segnalare come le tempeste geomagnetiche, soprattutto se intense, possano creare problemi alle telecomunicazioni: come confermato dal NOAA però l'evento in questione potrebbe causare al massimo danni di piccola entità e in quantità limitata.
Per approfondire, ecco un video ad hoc sulle aurore boreali e le loro caratteristiche: