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25 Maggio 2025
18:30

La diga in terra battuta più grande d’Europa si trova in Italia: ecco le sue caratteristiche

La diga di Monte Cotugno costituisce il più esteso sbarramento idrico in terra battuta dell'Europa. Alta 65, larga 1850 e profonda 268 metri rappresenta un'opera di ingegneria di rilievo strategico per l'Italia.

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La diga in terra battuta più grande d’Europa si trova in Italia: ecco le sue caratteristiche
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La diga di monte Cotugno, ubicata nelle immediate vicinanze del comune di Senise, nell'area meridionale della Basilicata, rappresenta il più grande sbarramento idrico in terra battuta d'Europa. Dall'infrastruttura – alta 65 metri, larga 1850 e profonda 268 metri- si dipartono le reti di distribuzione idrica finalizzate a soddisfare le esigenze irrigue, industriali e potabili della Lucania e della Puglia, nonché a garantire l'approvvigionamento idrico dello stabilimento Ilva di Taranto. L'opera, costruita dal 1972 al 1983, è situata sul fiume Sinni, intercettandolo a circa 33 km dalla foce, corrispondenti a poco meno dei due terzi della sua lunghezza totale di 94 km. La diga, è progettata per una capacità massima d'invaso pari a 530 milioni di metri cubi, equivalente al volume d'acqua che può essere immagazzinato nel serbatoio tra la quota di massimo invaso e la quella minima di fondazione, ovvero il punto di massima depressione del paramento di monte. Tuttavia, in seguito a limitazioni operative dovute ad interventi di manutenzione e adeguamento del rivestimento impermeabile, il volume massimo attualmente disponibile risulta ridotto a circa 250 milioni di metri cubi.

Le caratteristiche della diga di Monte Cotugno

La diga di Monte Cotugno è costituita da un terrapieno con un volume complessivo di riempimento pari a 11.6 milioni di metri cubi. L'altezza massima dell'infrastruttura supera i 65 metri, mentre il coronamento si sviluppa per circa 1.85 km tra le due sponde, una larghezza sufficiente ad accogliere una carreggiata stradale a doppia corsia. La larghezza massima alla base, misurata in direzione trasversale, raggiunge i 268 metri. La diga è fondata su uno strato di terreno caratterizzato da elevata permeabilità, sovrastante uno a permeabilità significativamente ridotta. Alla base del paramento di monte sono state realizzate due paratie in calcestruzzo, estese verticalmente fino a raggiungere lo strato a bassa permeabilità, con la finalità di limitare i flussi di filtrazione che, in assenza di tali barriere, potrebbero compromettere la stabilità e l'integrità dell'opera.

La costruzione della diga

Il progetto della diga è stato presentato per la prima volta nel 1970. La configurazione iniziale prevedeva la costruzione dell'opera in una posizione leggermente più a valle dell'attuale, in corrispondenza di un tratto fluviale caratterizzato da una distanza ridotta tra le due sponde collinari che ne delimitano le spalle. Successivamente, il sito di realizzazione è stato spostato a monte, in quanto le condizioni geologiche risultavano più favorevoli per garantire la sicurezza. Prima dell'avvio della costruzione dell'infrastruttura principale, eseguita dal 1972 al 1983, è stata realizzata a monte un'opera provvisoria di deviazione del corso d'acqua, denominata "avandiga". Tale struttura, caratterizzata da un'altezza inferiore e caratteristiche costruttive semplificate rispetto alla diga principale, aveva la funzione di intercettare e deviare il deflusso del fiume Sinni attraverso le gallerie destinate allo scarico di fondo. In un secondo momento, l'avandiga è stata sommersa dal bacino artificiale e risulta attualmente visibile soltanto in condizioni di livelli idrici particolarmente bassi.

A che punto siamo con i lavori

A partire da gennaio 2025 sono stati avviati i lavori di ammodernamento della diga, volti ad aumentare la capacità d'invaso dall'attuale limite operativo ad oltre 400 milioni di metri cubi. L'intervento, autorizzato dalla Direzione Generale per le Dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, prevede un investimento complessivo di 7.7 milioni di euro. Le opere riguardano la rimozione e la ricostruzione del muro paraonde, elemento strutturale che protegge la diga dalle sollecitazioni delle onde, e il rifacimento completo del manto impermeabilizzante del paramento di monte, essenziale per garantire la tenuta idrica. I lavori, previsti per essere conclusi entro la fine dell'anno in corso, sono fondamentali per adeguare la diga alle esigenze attuali e future, in un contesto di crescente criticità nella disponibilità delle risorse idriche.

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Lavori di ammodernamento della diga di Monte Cotugno.
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