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26 Ottobre 2025
15:00

La donna velata nel Mediterraneo: le radici preislamiche di una tradizione attribuita all’Islam

Il velo, in arabo chiamato hijab, è considerato, a torto o a ragione, uno dei simboli dell’Islam. Le opinioni sul suo uso sono contrastanti e talvolta in Occidente le donne che lo indossano suscitano polemiche. Ma perché l’Islam prescrive il velo?

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La donna velata nel Mediterraneo: le radici preislamiche di una tradizione attribuita all’Islam
velo

Il velo è l’indumento usato dalle donne musulmane per coprire il capo e altri parti del corpo nelle occasioni pubbliche e, più in generale, in presenza di persone di sesso maschile. Il velo può essere di vari tipi e il suo uso cambia a seconda dei Paesi: in alcuni casi è obbligatorio (per legge o per convenzione sociale), in altri casi l’uso è facoltativo. Il velo ha significati religiosi e sociali ma, a differenza di quello che in genere si crede, il suo uso non ha origini islamiche, essendo attestato ben prima della nascita della religione musulmana in tutto il mondo mediterraneo. L’Islam lo ha quindi “adottato” dalle precedenti tradizioni, inclusa la religione ebraica e cristiana.

Cos'è il velo islamico e perché le donne lo indossano

Il velo islamico è un indumento usato dalle donne musulmane per coprire alcune parti del corpo. Nella forma più comune, nota come hijab, copre solo la testa; versioni più estese, come il burka e il niqab, coprono pressoché tutto il corpo.

Il burqa è il velo 'più integrale' in assoluto (Wikimedia Commons)
Il burqa è il velo ’più integrale’ in assoluto. Credit: via Wikimedia Commons

Le donne devono indossare il velo in ogni occasione pubblica e in presenza di uomini diversi dai loro familiari più stretti (mariti, fratelli, padri, figli). Il velo, secondo i dotti musulmani, ha la funzione di “proteggere le donne dalle attenzioni degli uomini, contribuendo in tal modo a preservare la loro purezza e alla stabilità dei matrimoni. Nascondendone la bellezza, del resto, il velo spinge gli uomini a focalizzare la propria attenzione sulle qualità interiori della donna e non sull’aspetto estetico. È inoltre considerato un simbolo di rispetto della fede e di sottomissione a Dio. Per tali ragioni, deve essere indossato da tutte le donne dalla pubertà in avanti.

Ragazze con hijab (Wikimedia Commons)
Ragazze con hijab. Credit: via Wikimedia Commons

Talvolta in Occidente si ritiene che il velo sia uno strumento per esercitare potere sulle donne, quasi una forma di oppressione, ma tale tesi è respinta dalla grande maggioranza delle musulmane. Del resto, è impossibile dire se il velo sia una imposizione o una libera scelta: cambia da caso a caso. Quel che è certo è che, a differenza di quello che in genere si crede,  portare il velo non è una tradizione di origine islamiche.

Le origini preislamiche dell’hijab

L’idea che le donne dovessero velarsi il capo precede di molti secoli la nascita dell’Islam (che, come sappiamo, è nato nella Penisola araba nel VII secolo d.C.). Già alcune statuette risalenti a circa 2.500 anni prima di Cristo raffigurano sacerdotesse velate. Il velo, inoltre, era usato in molte civiltà antiche come segno distintivo delle donne aristocratiche o, più generalmente, delle donne rispettabili: schiave e prostitute, infatti, non lo indossavano. Per esempio, una legge assira emanata dal sovrano Tiglatpileser nel XII secolo a. C. obbligava tutte le donne sposate e indossare il velo; nell’Iliade, risalente all’VIII-VII secolo a.C., si racconta che la dea Era indossò un velo prima di allontanarsi dall’Olimpo per raggiungere il Monte Ida.

Statuetta greca di donna velanta (secoli III-II a. C.) (Wikimedia Commons)
Statuetta greca di donna velata (secoli III–II a. C.). Credit: via Wikimedia Commons

Il velo, inteso come simbolo di purezza e sottomissione a Dio, fu accolto anche dalla religione cristiana. Nella prima lettera ai Corinzi, Paolo Apostolo stabilì che tutte le donne dovevano tenere il capo velato quando pregavano:

Ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata. Se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra.

Ancora oggi, del resto, la religione cristiana prevede l’uso del velo per le suore. Inoltre, la Madonna, che per il cristianesimo è un modello femminile, è sempre raffigurata velata.

Il velo nel Corano

Il velo era diffuso nella Penisola araba prima dell’avvento dell’Islam e fu subito adottato dai musulmani. Nel Corano l’obbligo di indossarlo non è indicato con chiarezza, ma alcuni passaggi menzionano la necessità di coprire specifiche parti del corpo.

Sura XXIV

E di’ alle credenti di abbassare i loro sguardi ed essere caste e di non mostrare, dei loro ornamenti, se non quello che appare; di lasciar scendere il loro velo fin sul petto e non mostrare i loro ornamenti ad altri che ai loro mariti, ai loro padri, ai padri dei loro mariti, ai loro figli, ai figli dei loro mariti, ai loro fratelli, ai figli dei loro fratelli, ai figli delle loro sorelle, alle loro donne, alle schiave che possiedono, ai servi maschi che non hanno desiderio, ai ragazzi impuberi che non hanno interesse per le parti nascoste delle donne

Sura XXXIII

O Profeta! Di' alle tue spose e alle tue figlie e alle donne dei credenti che si ricoprano dei loro mantelli ; questo sarà più atto a distinguerle dalle altre, e a che non vengano offese. 

Il Corano, però, non usa il termine hijab (che è presente nel libro, ma con altro significato) e non definisce con chiarezza quando le donne devono indossare il velo e quali parte del corpo deve coprire.

AIsha, la moglie del Profeta (islamicorigins.com)
Aisha, la moglie del Profeta. Credit: islamicorigins.com

È obbligatorio indossare il velo?

L’obbligatorietà del velo è sancita da altre fonti del diritto musulmano, in particolare dagli hadith, raccolti nella Sunna. Si tratta di aneddoti e detti di Maometto e dei suoi compagni. Per tali ragioni, il velo è considerato obbligatorio da tutte le scuole giuridiche islamiche. Tuttavia, il fatto che nel Corano non vi siano prescrizioni chiare fa sì che nel mondo islamico non esista una normativa unica. Di conseguenza, esistono diversi tipi di velo: dall’hijab che copre i capelli, fino al burqa che copra praticamente tutto il corpo. Tuttavia i veli integrali, a detta di molti giuristi, sono un retaggio preislamico e non hanno a che fare con l’Islam.

Inoltre, il velo non è diffuso allo stesso modo in tutti i Paesi a maggioranza musulmana. In alcuni casi, come in Arabia Saudita e in Iran, è obbligatorio, in altri, come l’Albania, è usato molto raramente.

Fonti
Mohammed Ismail Memon Madani, The Islamic Commandments of Hijab, Muslim Library
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