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Ogni azione che si svolge con la palla in una partita di calcio può essere ricondotta da 7 gesti tecnici fondamentali: calciare la palla, ricevere la palla, guidare o condurre la palla, contrasto, colpo di testa, rimessa laterale e tecnica del portiere. Tutti i calciatori inconsciamente conoscono l'alfabeto con cui si scrive il linguaggio del calcio, ovvero l'insieme dei movimenti che un giocatore utilizza ogni volta che entra in contatto con il pallone durante una partita. Per padroneggiare ognuno di questi 7 gesti, l'atleta deve allenare coordinazione e sensibilità, fino a rendere i movimenti di tecnica di base del tutto automatici.
Calciare la palla: dal passaggio al tiro in porta
La trasmissione della palla è il gesto tecnico che comprende tutte le azioni con cui si calcia il pallone, come il passaggio e il tiro in porta. La finalità può essere differente: passare la palla a un compagno, tirare in porta per concludere un azione, effettuare un lancio lungo o un cross.
L'esecuzione efficace si basa sugli schemi motori del colpire e del saltare, e richiede precisione, tempismo e un corretto posizionamento. In questo, il ruolo del piede d'appoggio è cruciale per garantire equilibrio e dirigere il gesto. La tecnica di calcio varia a seconda dell'obiettivo:
- Si usa il collo del piede per la potenza in un tiro in porta o per un lancio lungo
- Si usa l'interno piede (piatto) per la massima precisione
- Si usa l'esterno o l'interno per imprimere un effetto alla traiettoria, come per il famoso "tiro a giro".
Ricevere la palla: il primo tocco che fa la differenza
Controllare un pallone in arrivo smorzandone la velocità, permette al calciatore di prepararsi per la giocata successiva. L'obiettivo di questo gesto tecnico è mettere o mantenere la palla a terra nella direzione desiderata per guidarla, passarla o proteggerla.
Lo stop può essere effettuato in diversi modi e con diverse parti del corpo. Uno stop di piede può essere effettuato con l'interno, l'esterno o la suola del piede, mentre un pallone alto può essere ammortizzato anche con il petto, la coscia o la testa.
Padroneggiare questo movimento può aiutare a migliorare la propria tecnica individuale portando a compiere gesti più avanzati come il controllo orientato o "stop a seguire", utile per superare l'avversario o velocizzare il gioco con un solo tocco.

Guidare o condurre la palla
La guida o conduzione della palla permette di spostarsi sul campo mantenendo il controllo del pallone. Lo scopo della conduzione può essere vario, dall'avanzare sul campo al cercare la posizione giusta per un passaggio o un tiro. Lo schema motorio del correre unito alla capacità di mantenere la palla vicina ai piedi consente una conduzione efficace. Alcune abilità, come la visione periferica, portano la conduzione a livello superiore dando la possibilità al giocatore di alzare la testa e leggere il gioco senza focalizzarsi esclusivamente sulla palla. Il "dribbling" è l'evoluzione della conduzione, combina fantasia, velocità e rapidità con l'obiettivo di superare l'avversario per creare un vantaggio suscitando l'entusiasmo del pubblico e conferendo spettacolarità' al gioco.

Il contrasto: il tempismo al servizio della difesa
Il contrasto o tackle in inglese è il perno dell'azione difensiva, è un gesto tecnico compiuto dal giocatore senza palla per recuperare il possesso e impedire agli avversari di avanzare verso la porta. Questo movimento si esprime in diverse forme – frontale, laterale, aereo o in scivolata – ma sempre con l'obbligo di mirare al pallone per rimanere all'interno dei contatti consentiti dal regolamento. Un contrasto efficace è il risultato di un mix di capacità motorie, fisiche e cognitive: il giocatore deve usare la sua forza muscolare, un baricentro basso per avere stabilità, un perfetto tempismo per intervenire al momento giusto e le sue abilità di predire e anticipare la giocata per trasformare un'azione difensiva in un'opportunità di ripartenza.

La rimessa laterale: nel calcio si usano anche le mani
La rimessa laterale rappresenta l'unico momento in cui un giocatore di movimento (tutti i calciatori che non sono il portiere) di utilizzare le mani per rimettere in gioco il pallone. Può essere effettuata con o senza rincorsa, ma la regola importante è che entrambi i piedi non devono sollevarsi da terra al momento del rilascio della palla.
Alla base di questo gesto c'è lo schema motorio di base del lanciare, supportato da diverse capacità:
- Forza: dev'essere dosata per garantire la gittata del lancio voluta
- Mobilità articolare: fondamentale la mobilità e l'estensibilità del busto e delle gambe
- Coordinazione e sensibilità: il gesto richiede fluidità di movimento e una buona sensibilità nella presa del pallone

Il colpo di testa: quando avere la testa dura è un pregio
Utilizzato quando la palla è in aria, il colpo di testa è il gesto tecnico che permette di usare il capo per passare, tirare, stoppare o respingere il pallone. Questa azione può essere eseguita da fermo, in elevazione o in tuffo e la sua efficacia si basa sugli schemi motori del colpire e saltare. L'uso delle braccia durante il salto aiuta l'equilibrio e permette di generare potenza in un movimento che coordina di tutto il corpo: la spinta parte dalle gambe e si conclude con una "frustata" del busto e del collo.

La tecnica del portiere: di qui non si passa
Essendo l'unico ruolo che utilizza prevalentemente le mani, la tecnica del portiere è un insieme di abilità uniche nel calcio. L'obiettivo dell'estremo difensore va oltre il semplice impedire il gol; deve interrompere le azioni offensive, recuperare il pallone e farlo ripartire con precisione. Per fare ciò, si avvale di una motricità complessa basata su schemi come ricevere, colpire, lanciare, saltare, correre e tuffarsi. Con queste abilità, il portiere gestisce la difesa della porta tramite prese e tuffi , fa ripartire il gioco con rilanci di mani e piedi e organizza la difesa su palle inattive come punizioni e calci d'angolo.

Anche il ruolo del portiere allena e coinvolge diverse capacità:
- Livello di attenzione e tempi di reazione: devono essere stimolate con grande cura, data la necessità di essere sempre pronti a intervenire
- Capacità coordinative: sono fondamentali l'orientamento spazio-temporale e il controllo motorio
- Anticipazione: il portiere è il giocatore che più di tutti deve tentare di "leggere" e anticipare le possibili azioni di attacco avversarie.