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30 Aprile 2023
16:30

La legge di Murphy spiegata dalla scienza: cosa c’è di vero nelle regole della sfortuna?

Per la legge di Murphy quando compiamo un'azione ne causiamo un'altra che si ritorcerà contro di noi, seguendo una sorta di "regole della sfiga". Ma cosa c'è di vero in questa teoria?

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La legge di Murphy spiegata dalla scienza: cosa c’è di vero nelle regole della sfortuna?
legge di murphy
Se qualcosa può andar male, andrà male.

La legge di Murphy è una serie di paradossi ironici pseudoscientifici che regolerebbero la sfortuna di tutti i giorni. Ogni volta che andiamo di fretta troviamo il semaforo rosso. Ogni volta che laviamo l'auto viene a piovere. E ogni volta che foriamo una gomma è quando abbiamo un appuntamento importante. Insomma, "sono le azioni che compiamo che determinano il loro insuccesso".
Chiaramente non si tratta di una vera legge scientifica, ma solo di una divertente teoria che cerca di dare un senso alle piccole disavventure che ci capitano ogni giorno. Ma la legge di Murphy è completamente inventata o si basa su un fondamento di verità?
Esiste qualche prova che l'universo "trami contro di noi"?

Breve storia della legge di Murphy

sfortuna

Quel che temiamo più di ogni cosa ha una proterva tendenza a succedere davvero.
Theodor Adorno (1903 – 1969)

Ad inventare queste regole bizzarre è stato lo scienziato Edward Aloysius Murphy, un militare dell’US Air Force.
Murphy nel 1949 stava conducendo degli esperimenti sugli effetti della decelerazione rapida sui piloti. Per raccogliere dati bisognava posizionare 16 elettrodi su 16 parti del corpo del soggetto esaminato. Gli elettrodi potevano essere posizionati in due modi, di cui uno solo era quello giusto.

Dopo aver iniziato i test, i tecnici si accorsero di non aver registrato nessun dato, perché tutti e 16 gli elettrodi erano stati posizionati in maniera sbagliata. Lo scienziato commentò l'evento in questo modo: "Se ci sono due o più modi per fare qualcosa e uno di questi può condurre a una catastrofe, allora qualcuno sceglierà sicuramente quello".
Quando questa frase arrivò ad una conferenza del medico militare John Paul Stapp, la legge di Murpy prese forma.

Arthur Bloch ha raccolto queste leggi sul pessimismo in un libro ironico, che racchiude una serie di episodi della vita quotidiana caratterizzati dalla sfortuna.

Le gerarchie matematiche della legge di Murphy

Per essere una legge inventata, quella di Murphy è molto organizzata: ci sono addirittura assiomi e corollari!
Il primo assioma della legge di Murphy la dice lunga: se qualcosa può andare male, andrà male.
Ne seguono 10 corollari come "tutto richiede più tempo di quanto si pensi" o "Ogni soluzione genera sempre nuovi problemi". Addirittura "se si prevedono quattro possibili modi in cui qualcosa può andare male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto".

caffe rovesciato maglia

Vi siete mai chiesti perché il giorno in cui vi cade il caffè addosso è proprio quello in cui indossate il vostro vestito nuovo? Beh, per via della costante di Murphy: "le cose vengono danneggiate in proporzione al loro valore".
Secondo la legge di Gumperson, invece, "la probabilità che qualcosa accada è inversamente proporzionale alla sua desiderabilità".

C'è qualcosa di vero nella legge di Murphy?

Innanzitutto, il fatto che un evento sia improbabile non significa che non si può verificare già al primo tentativo né che non può ripetersi a breve. In alcuni casi lo stesso calcolo delle probabilità e il calcolo combinatorio forniscono una spiegazione agli eventi che ci accadono. In altri casi no.

Facciamo un esempio. Se aspetto un autobus in ritardo, subito dopo ne arriveranno tre tutti insieme.
Immaginiamo che il primo autobus parta già in ritardo. Questo si fermerà più a lungo alle fermate per far salire tutte le persone che aspettano e che si sono accumulate. Il secondo (se parte in orario) avrà meno persone da far salire alle varie fermate e quindi farà prima e in breve raggiungerà il primo. Lo stesso vale per il terzo autobus che sarà in coda poco dopo.
Insomma, per questa cosa c'è una spiegazione!

autobus ritardo

Un altro esempio. Come mai quando abbiamo fretta il semaforo è sempre rosso?
I semafori sono sincronizzati in modo che andando a velocità costante possiamo beccare una successione di verdi. Se andiamo di fretta acceleriamo, quindi rompiamo la cosiddetta "scia verde" e becchiamo il rosso! Per spiegare bene questa cosa, abbiamo realizzato un video che mostra per filo e per segno come funzionano i semafori.

Perché il toast cade sempre dal lato della marmellata?

Nel 1995 il fisico inglese Robert Matthews ha coinvolto diversi alunni in un esperimento. Dovevano imburrare un toast e farlo cadere da un tavolo alto 1,5 metri. Un totale di 9000 toast sono stati fatti cadere e 6101 di questi sono caduti con il burro sul pavimento. Quindi circa 2 su 3!

L'esperimento però prevedeva anche un altra prova. Un altro gruppo di ragazzi doveva segnare un solo lato del toast con un pennarello, marchiandolo con una grande lettera B (per Burro). Anche in questo caso, lasciato dall'altezza di 1,5 metri, la maggior parte delle volte il toast cadeva con la faccia marchiata verso il basso.
Questo prova che il burro non è il colpevole! In effetti, il suo peso è trascurabile. Quello che conta davvero è che se un toast cade a 1,5 metri di altezza, non fa in tempo a girarsi due volte. Quindi è l'altezza della caduta a determinare da che parte cadrà!

Immagine

Di solito la velocità di rotazione del toast che cade dalle nostre mani è troppo bassa per consentirgli di compiere una rotazione completa prima di toccare il pavimento.

Altre volte non c'è proprio risposta alla sfortuna

Perché l'automobile si guasta proprio mentre si sta andando a una riunione importante?
In questo caso non c'è niente da dire. La risposta sta nella spiegazione psicologica della memoria selettiva. Semplicemente, ricordiamo solo quello che ci interessa e ci dimentichiamo di tutte le volte che l'auto ci ha portato perfettamente a destinazione.

In breve, la legge di Murphy enfatizza l‘ipotesi sventurata, attribuendole più probabilità di quanta ne abbia in realtà. Il suo scopo è del tutto umoristico. Con gli esempi delle piccole sfortune di ogni giorno, fa in modo che i lettori si ritrovino perfettamente in queste situazioni!
Non c'è una legge della sfortuna che regola l'universo. L'unica cosa che possiamo fare è prendere le cose con più leggerezza. Infondo, come dice la filosofia di Murphy: Sorridi… domani sarà peggio!

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