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19 Marzo 2024
7:00

La vita di Alessandro Magno: storia, conquiste e curiosità

Alessandro Magno visse solo trentatré anni, ma fu capace di compiere imprese straordinarie. Sconfisse l'impero persiano e conquistò un impero di enormi proporzioni, unificando sotto il suo dominio l’Occidente greco e l’Oriente persiano.

A cura di Erminio Fonzo
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La vita di Alessandro Magno: storia, conquiste e curiosità
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Alessandro Magno, noto anche come Alessandro III di Macedonia o Alessandro il Grande, fu uno dei maggiori condottieri del mondo antico. Sulla sua vita circolano numerose leggende e curiosità. Alessandro nacque nel 356 a.C. a Pella, capitale della Macedonia, ed era figlio del re Filippo II. Quando il padre morì, Alessandro ereditò il trono e intraprese una vasta campagna militare in Oriente. Conquistò l’intero impero persiano, nemico secolare dei greci, e si spinse con il suo esercito fino all’India. Alla sua morte, avvenuta nel 323 a.C., l’impero si frammentò. Ciò nonostante, le conquiste di Alessandro agevolarono la circolazione del sapere e gli scambi culturali tra Oriente e Occidente, dando avvio a una nuova epoca.

Chi era Alessandro Magno

Alessandro era figlio del re Filippo II di Macedonia, che era asceso al trono nel 360 a.C. La Macedonia era una regione periferica del mondo ellenico, ma Filippo fu in grado di sconfiggere le città-stato della Grecia e di realizzare una sorta di unificazione del territorio: le città-stato non furono annesse al regno macedone, ma dovettero accettare di essere amministrate da governanti scelti da Filippo e di riunirsi in un’alleanza, la lega di Corinto.

La Grecia alla morte di Filippo (credits Marsyas)
La Grecia alla morte di Filippo (credits: Marsyas)

Alessandro nacque a Pella, capitale del Regno macedone, quando il padre aveva già dato avvio alla sua politica espansionistica. Da bambino ebbe come precettore il filosofo Aristotele, che era a sua volta nato in Macedonia, e nel 338 a.C., a 18 anni, fu al fianco di Filippo nella battaglia di Cheronea (una località del Peloponneso), che costituì la vittoria definitiva dei macedoni sulle città-stato greche. Due anni più tardi Filippo fu assassinato e Alessandro ereditò il trono. Dimostrò subito le sue capacità reprimendo senza indugio una ribellione scoppiata nelle città greche.

L’attacco all’impero persiano e la conquista dell’Egitto

Dopo aver ripristinato il controllo sulle città-stato, Alessandro decise di affrontare il nemico secolare della Grecia: l’impero persiano, esteso sull’attuale Turchia e in vaste aree del Medio Oriente e dell’Asia centrale. Radunò così un esercito di quarantamila uomini e nel 334 a.C. sbarcò sulle coste dell’Asia minore (attuale Turchia). L’armata di Alessandro inflisse le prime sconfitte all’esercito nemico, comandato dal Gran Re di Persia Dario III, nelle battaglie del fiume Granico (334) e di Isso (333), entrambe nel territorio dell’attuale Turchia.

Alessandro in sella al suo cavallo Bucefalo nella battaglia di Isso (mosaico del Museo archeologico di Napoli)
Alessandro in sella al cavallo Bucefalo nella battaglia di Isso (mosaico del Museo archeologico di Napoli)

Dopo Isso, Alessandro decise di fare una “deviazione” verso l’Egitto, all’epoca facente parte dell’impero persiano, e conquistò facilmente il Paese. Nel corso della spedizione, visitò l’oracolo dell’oasi di Siwa, con l’intenzione di ottenere il “riconoscimento” della sua origine divina. L’oracolo lo accontentò, dichiarando che Alessandro, come gli antichi Faraoni, era figlio di Amon, principale divinità egiziana.

La conquista dell’impero persiano

Tornato in Asia, nel 331 Alessandro sconfisse nuovamente l’esercito persiano nella sua battaglia più celebre, quella di Gaugamela, nei presi dell’attuale Mosul, in Iraq. Dario fu costretto a fuggire e poco tempo dopo fu ucciso dai suoi sottoposti. Alessandro poté occupare agevolmente le principali città del territorio nemico: Susa, Persepoli, Babilonia. L’impero persiano aveva cessato di esistere.

La battaglia di Gaugamela in un quadro di Jan Bruegel il Vecchio
La battaglia di Gaugamela in un quadro di Jan Bruegel il Vecchio

Alessandro assunse anche il titolo di Gran Re di Persia e cercò di agire da pacificatore, sposando una nobildonna persiana, Rossane. Fece proprie, inoltre, alcune caratteristiche dello stile di governo dei monarchi orientali, pretendendo di essere adorato come una divinità. Per i greci, che non avevano mai accettato di offrire onori divini a un essere umano, la pretesa era inaccettabile e nell’armata si diffusero forti malumori.

Le campagne in Asia centrale e in India

Alessandro, non appagato dalle conquiste, decise di spingersi ancora più a est. Formò un nuovo esercito, composto in larga parte da soldati asiatici, e tra il 329 e il 327 occupò vasti territori degli attuali Stati dell’Afghanistan, Uzbekistan e Tagikistan, spingendosi fino all’India settentrionale. Avrebbe voluto proseguire ancora più avanti, ma, poiché l’esercito rifiutò di seguirlo, fu costretto a tornare indietro.

L'impero di Alessandro (credits Generic Mapping Tools)
L’impero di Alessandro (credits: Generic Mapping Tools)

Gli ultimi anni e la morte di Alessandro Magno

Nel 324 Alessandro sposò una nuova moglie, Starita, figlia di Dario, allo scopo di consolidare l’unione tra greci e persiani, e condusse alcune campagne militari di minore portata. Nel 323, mentre si trovava a Babilonia, si ammalò (forse di malaria o di cirrosi epatica) e dopo una breve agonia morì. È diffuso il sospetto – non provato ma plausibile – che sia stato avvelenato.

L’eredità di Alessandro

Alessandro aveva conquistato un territorio di enormi proporzioni, ma non aveva avuto il tempo di consolidare il suo dominio. Quando morì, l’impero si sfaldò: i suoi generali, noti come diadochi, si spartirono il territorio, assumendo ciascuno il regno su singole porzioni.

Le conquiste di Alessandro, però, ebbero conseguenze di importanza fondamentale per la storia della civiltà. Consentirono infatti di consolidare i legami e gli scambi tra la Grecia e il mondo orientale, dando avvio a una nuova era, conosciuta come Età ellenistica. La combinazione della razionalità greca e delle culture orientali fece compiere enormi progressi alla scienza, alla tecnologia e agli studi letterari.

I regni dei Diadochi nel 301 a. c. (credits Luigi ChiesA)
I regni dei Diadochi nel 301 a. c. (credits: Luigi ChiesA)

Alcune curiosità su Alessandro Magno: le “Alessandrie” e il cavallo Bucefalo

Nel corso delle conquiste Alessandro fondò numerose città, tutte con il nome di Alessandria, tra le quali Alessandria d’Egitto la più nota e importante. Molte “Alessandrie” sono ancora esistenti, sebbene abbiano cambiato nome nel corso dei secoli, come Alessandria in Arachosia, oggi Qandahar, in Afghanistan (non c’entra invece l’Alessandria italiana, che deve il suo nome al papa Alessandro III, vissuto circa 1500 anni dopo Alessandro Magno). Secondo una leggenda, inoltre, Alessandro era l’unico macedone in grado di montare un cavallo portentoso, chiamato Bucefalo, che fu suo “compagno” in numerose battaglie.

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