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1 Febbraio 2024
8:00

Quando un lago può provocare un’eruzione vulcanica catastrofica: il caso del Lago Kivu in Africa

Il Lago Kivu, in Africa, è uno dei tre laghi nel mondo – chiamati talvolta "laghi killer" – che possono generare eruzioni limniche mortali. All'origine di questo fenomeno c'è l'attività vulcanica dell'area, che causa l'accumulo nel lago di un'enorme quantità di anidride carbonica.

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Quando un lago può provocare un’eruzione vulcanica catastrofica: il caso del Lago Kivu in Africa
Lago Kivu

Esteso oltre 2700 km2 e profondo quasi 500 m, il Lago Kivu si trova al confine tra Ruanda e Repubblica Democratica del Congo. È uno dei tanti bacini d’acqua che si trovano lungo la Rift Valley Africana, una lunga frattura generata dai movimenti delle placche litosferiche nubiana, somala e araba, che si stanno allontanando tra loro.

A dispetto delle apparenze, il lago è tutt’altro che un luogo ameno: in realtà si tratta di uno dei laghi potenzialmente più pericolosi al mondo, tanto che talvolta si parla informalmente di "lago killer". Questo perché nelle sue acque si trovano enormi quantità di anidride carbonica rilasciata dal magma presente nel sottosuolo dell’area. Se questo gas dovesse liberarsi, come è accaduto per il Lago Nyos nel 1986, si verificherebbe un’eruzione limnica con conseguenze devastanti per la popolazione.

Le caratteristiche del Lago Kivu

In corrispondenza della Rift Valley risale magma proveniente dal mantello terreste, che in alcune aree ha raggiunto la superficie originando numerosi vulcani. Tra questi vi è il Nyiragongo, uno dei vulcani più attivi e pericolosi del mondo, situato a soli 20 km dal Lago Kivu. Anche dove non emerge in superficie, il magma rilascia gas che risalgono e fuoriescono dalle fessure del terreno. È ciò che accade sul fondale del lago, dove nel corso del tempo sono state emesse enormi quantità di anidride carbonica.

Questo gas viene utilizzato dai microrganismi per ricavare energia, producendo metano come sottoprodotto. Anidride carbonica e metano rimangono disciolti negli strati più profondi del lago a causa dell’enorme pressione esercitata dalla colonna d’acqua sovrastante. La risalita delle acque degli strati profondi è ostacolata anche dalla loro alta densità, dovuta all’apporto di sedimenti provenienti dalla superficie e dei sali minerali contenuti nelle acque che risalgono dal sottosuolo. Il risultato è che i gas non riescono a liberarsi, ma rimangono intrappolati sul fondo del lago.

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Il Lago Kivu. Credit: Google Earth

Il rischio di una possibile eruzione vulcanica catastrofica

La situazione di equilibrio che sembra caratterizzare il Lago Kivu, in cui gli strati più densi con i gas restano sul fondo e quelli meno densi in superficie, può essere rapidamente sconvolta da alcuni eventi. Un terremoto o una frana potrebbero rimescolare le acque del lago portando in superficie gli strati profondi, che così rilascerebbero all’improvviso i gas disciolti. In alternativa, la concentrazione dei gas nelle acque profonde potrebbe aumentare fino alla saturazione, oltre la quale essi non possono più rimanere disciolti e risalgono sotto forma di bolle che in superficie esplodono liberando i gas: questo può avvenire se l’emissione dei gas dalle fessure del sottosuolo aumenta oppure in caso di eruzione del vicino Nyiragongo, i cui materiali possono raggiungere il lago riscaldandone le acque.

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Lago di lava nel cratere del vulcano Nyiragongo.

Che cosa comporterebbe un simile evento? Si stima che il Lago Kivu contenga ben 300 km3 di anidride carbonica e 60 km3 di metano disciolti: ciò significa che verrebbe rilasciata con un’esplosione un’enorme nube tossica, potenzialmente in grado di uccidere per asfissia in pochi minuti i due milioni di persone che vivono intorno al lago. L'esplosione potrebbe anche generare onde di tsunami che si abbatterebbero sui villaggi circostanti. Questo fenomeno, chiamato eruzione limnica, è avvenuto nel 1986 in corrispondenza del Lago Nyos, in Camerun, dove ha causato la morte di 1746 persone.

Anche il Lago Kivu non è nuovo a questi eventi: sul fondale sono state trovate le prove di numerose eruzioni limniche passate. Oltretutto, il Lago Kivu è molto più grande e profondo del Lago Nyos: ciò significa che questo tipo di evento avrebbe conseguenze più gravi. Solo un altro lago nel mondo ha dato luogo a eruzioni limniche: è il Monoun, in Camerun.

Per provare a ridurre la concentrazione dei gas disciolti nello strato profondo, da alcuni anni è stato installato un impianto che estrae metano dal lago. Il gas viene poi inviato a una centrale elettrica che produce energia per il Ruanda. Inoltre, la concentrazione di anidride carbonica e metano nel lago viene costantemente monitorata, anche se le eruzioni limniche sono eventi improvvisi quasi impossibili da prevedere.

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