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25 Febbraio 2025
11:06

Le bevande senza zuccheri aggiunti sono davvero senza zuccheri? Spoiler, no!

Quando compriamo una bevanda, spesso ci fidiamo delle etichette, ma il termine “senza zuccheri aggiunti” non significa “senza zuccheri”. Possono esservi comunque gli zuccheri naturalmente presenti in molti alimenti e possono influenzare la nostra salute: bisogna fare attenzione alle etichette per non farci ingannare!

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Le bevande senza zuccheri aggiunti sono davvero senza zuccheri? Spoiler, no!
Bevande zuccheri aggiunti

Quante volte abbiamo sentito parlare di zuccheri? Dai cibi alle bevande, li assumiamo ogni giorno nella nostra dieta. Gli zuccheri sono carboidrati semplici che forniscono energia immediata al nostro organismo, perché vengono assorbiti rapidamente, causando un aumento della glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) che però, nel tempo, può portare a effetti dannosi. Gli zuccheri sono presenti in molti alimenti, come frutta e latte, e vengono aggiunti a una vasta gamma di prodotti industriali, dai dolci agli snack, fino alle bevande zuccherate. Spesso, però, sulle etichette delle bevande troviamo la scritta “senza zuccheri aggiunti”, come nei succhi di frutta. Ma davvero sono privi di zuccheri? In realtà no, anzi, molto spesso vi sono zuccheri naturalmente già presenti nel contenuto della bibita oppure contengono dolcificanti artificiali che riproducono bene la sensazione di dolcezza dello zucchero. Dunque, attenzione a non farci ingannare: una bevanda senza zuccheri aggiunti non è necessariamente priva di zuccheri. Per esserne certi, bisogna controllare la voce “zuccheri totali” nell’etichetta nutrizionale, che indica la quantità complessiva di zuccheri presenti, sia quelli naturalmente contenuti sia quelli eventualmente aggiunti.

Differenza tra zuccheri totali e aggiunti

Le etichette delle bevande, soprattutto per chi è più attento all’assunzione di zuccheri, possono essere fuorvianti. Esiste una vera e propria distinzione tra zuccheri totali e zuccheri aggiunti. Gli zuccheri totali includono tutti quelli presenti nella bevanda, indipendentemente dalla loro origine come saccarosio, fruttosio, lattosio. Dunque, per avere un quadro completo di ciò che stiamo per bere, è fondamentale controllare questo dato. Gli zuccheri aggiunti, invece, sono quelli inseriti durante la preparazione del prodotto, come sciroppi di vario tipo, melassa, miele.

Zucchero in eccesso

Ma attenzione: in questa categoria, rientrano anche gli zuccheri che, pur essendo presenti in natura, vengono isolati da un alimento intero e poi concentrati fino a diventare il componente principale. Prendiamo l’esempio di una mela. Lo zucchero è naturalmente presente nel frutto insieme ad acqua, fibre, vitamine e altri nutrienti. Se la trasformiamo in succo e ne rimuoviamo parte dell’acqua, la percentuale di zuccheri nella bevanda aumenta. In questo modo, nella bevanda finale lo zucchero è diventato il componente principale: anche se gli stessi zuccheri provenivano naturalmente dalla mela stessa, ora rientrano negli “zuccheri aggiunti” del succo!

Cosa significa la dicitura "senza zuccheri aggiunti" e qual è il limite massimo

Secondo la Food and Drug Administration (FDA), il limite massimo fissato per gli zuccheri aggiunti è pari al 10% dell’apporto calorico giornaliero. Per esempio, in una dieta da 2000 kcal gli zuccheri aggiunti non dovrebbero superare i 50g. Tuttavia, questo valore è piuttosto elevato e sarebbe meglio mantenerlo più basso. Le fonti di zuccheri aggiunti sono molteplici e spesso passano inosservate nella nostra alimentazione quotidiana.

La Società Italiana di Nutrizione (SINU) consiglia invece di mantenere l'apporto giornaliero di zuccheri totali al di sotto del 15% dell'apporto calorico giornaliero. Ovviamente, sono considerazioni del tutto generiche e possono variare in base a diversi fattori, come età, livello di attività fisica e condizioni di salute.

Le alternative agli zuccheri aggiunti

Sì, esistono delle varianti agli zuccheri aggiunti, come i dolcificanti artificiali e i sostituti dello zucchero. Sono composti ad alto potere dolcificante con bassissimo contenuto calorico, riproducono bene la sensazione di dolcezza dello zucchero e, quindi, ne basta una quantità minima per ottenere lo stesso effetto di diversi cucchiaini di zucchero.

I dolcificanti artificiali sono stati spesso al centro di critiche e l’aspartame è uno dei più discussi. Recentemente, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) lo ha classificato come "possibilmente cancerogeno", scatenando un ampio dibattito. Questo significa che esiste un’evidenza limitata sul suo legame con il cancro, ma non una prova definitiva che correla l’assunzione dell’aspartame con l’effettiva insorgenza del cancro.

Aspartame

Altri enti come la FDA e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) hanno invece sottolineato che gli studi disponibili non dimostrano un rischio concreto e che, se consumato entro i limiti raccomandati, l’aspartame è considerato sicuro. In attesa di nuovi studi, il miglior consiglio è quello di non eccedere né con gli zuccheri né con i dolcificanti artificiali, mantenendo un’alimentazione varia ed equilibrata.

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