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11 Settembre 2022
7:30

Le cause e le conseguenze geopolitiche dell’attentato dell’11 settembre

Dopo l'11 settembre gli USA hanno invaso prima l'Afghanistan e poi l'Iraq, dando inizio alla guerra al terrorismo. Quali sono stati i motivi e gli effetti geopolitici di queste guerre?

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Le cause e le conseguenze geopolitiche dell’attentato dell’11 settembre
Conseguenze geopolitica 11 settembre

Tutti ci ricordiamo dove eravamo l'11 settembre 2001, quando due aerei colpirono, a pochi minuti di distanza, le Torri Gemelle. Fu la prima volta che gli americani subirono un attacco sul loro territorio continentale e la reazione fu l'inizio di una guerra al terrorismo che è finita soltanto nell'agosto 2021. Ma cerchiamo di ricapitolare le cause e le conseguenze geopolitiche dell'11 Settembre.

Dopo l'attacco: Afghanistan e Iraq

Subito dopo l'11 settembre gli USA invasero l'Afghanistan. Era lì, infatti, che in quel periodo si nascondeva Osama Bin Laden, leader di Al Qaida e sospettato numero uno della pianificazione dell'attentato. Il dispiegamento di forze americano fu imponente, proprio perché l'allora Presidente Bush volle rispondere immediatamente all'attacco subito dall'America.

Tuttavia, le operazioni militari americane non sortirono l'effetto sperato. Anche perché nel frattempo Bin Laden era riuscito a far perdere le sue tracce. Le operazioni militari americane, dunque, si limitarono alla temporanea sconfitta del regime talebano, ma la vera vittoria, ovvero la sconfitta di Al Qaida – rappresentata da Bin Laden – tardava ad arrivare. Contemporaneamente l'opinione pubblica americana continuava a chiedere giustizia.

Effetti 11 settembre

Fu anche per questi motivi che, nel 2003, la guerra si estese all'Iraq di Saddam Hussein. Molto probabilmente, Bin Laden non si trovava in Iraq. Ma la guerra al terrore americana era ormai diventata una questione di principio. L'Iraq fu accusato di sviluppare armi di distruzione di massa e fu definito come un Paese dell' "asse del male", ovvero uno Stato sponsor del terrorismo. La guerra in Iraq si concluse con la morte di Saddam Hussein nel 2006, mentre – come sappiamo – la presenza americana in Afghanistan si è interrotta solo nell'agosto del 2021.

Guerra in Iraq USA

I perché della guerra al terrorismo

La domanda sorge spontanea: perché gli americani hanno passato gli ultimi venti anni a fare la guerra in Afghanistan anche dopo aver sconfitto i talebani e ucciso Bin Laden nel 2011 (nel corso di un'operazione segreta in Pakistan)? Molti osservatori ritengono che le motivazioni ufficiali, cioè la ricerca di Bin Laden e la lotta al terrorismo, siano in realtà motivazioni secondarie o addirittura false. Generalmente, infatti, si ritiene che gli USA abbiano fatto questa guerra per assicurarsi il controllo dell'estrazione di petrolio e di materie prime della zona.

In realtà questa tesi (sostenuta anche da Alan Greenspan, che all'epoca era direttore della Federal Reserve, la Banca centrale americana) non è del tutto corretta. Non perché gli USA non avessero interessi verso quei giacimenti petroliferi, ma perché una guerra fatta esclusivamente per quei motivi sarebbe stata organizzata e pianificata meglio. Vediamo in che senso.

Petrolio Medio Oriente USA

La guerra senza strategia

L'intera "guerra al terrorismo" ha scontato enormi problemi strategici perché è stata una guerra di reazione, decisa rapidamente sulla base del trauma subito con l'attacco al World Trade Center. Bisogna mettersi nei panni degli americani per capire questo fattore. Gli Stati Uniti d'America, infatti, prima dell'11 settembre, non avevano mai subito un attacco in patria e l'attacco alle Torri Gemelle ha fatto cadere, in un baleno, tutte le loro certezze di sicurezza. Di conseguenza la loro reazione è stata poco ragionata, ma ha seguito l'onda emotiva dell'opinione pubblica.

Per questi motivi la guerra in Afghanistan e in Iraq è stata organizzata in fretta, senza una strategia e senza un obiettivo finale preciso. La conseguenza principale è stata che la guerra si è protratta per 20 anni proprio perché non era chiaro quando fermarsi. In qualche modo, cioè, gli americani sono andati avanti per inerzia. E allora perché hanno deciso di ritirarsi dall'Afghanistan proprio nel 2021?

Guerra in Afghanistan USA

La Cina dietro le quinte

La guerra in Afghanistan è finita nel 2021 perché, per la prima volta dopo la caduta dell'URSS, gli statunitensi si sono resi conto della presenza di un nuovo vero nemico: la Cina. In quest'ottica l'occupazione dell'Afghanistan stava togliendo tempo e risorse strategiche necessarie per contenere la potenza asiatica negli oceani Indiano e Pacifico. Indicativo a questo proposito è che lo Stato che ha prestato più soldi agli USA per fare la guerra in Iraq e in Afghanistan sia stata proprio la Cina.

Insomma, almeno parzialmente i cinesi avrebbero sfruttato l'impegno americano in Medio Oriente per svilupparsi e rinforzarsi. Avrebbero cioè finanziato la guerra, affinché gli Stati Uniti rimanessero distratti e non prestassero attenzione al loro sviluppo.

Scontro USA Cina

Se la Cina è la superpotenza che oggi conosciamo, quindi, ciò è dovuto anche al fatto che, per 20 anni, gli Stati Uniti l'hanno ignorata, troppo concentrati a combattere in Afghanistan ed in Iraq senza una chiara strategia. Questa è dunque la principale conseguenza geopolitica sul medio periodo dell'attacco alle Torri Gemelle: la crescita della Cina come superpotenza che, adesso, tra nuove vie della seta, sviluppo tecnologico e mire su Taiwan, vuole sfidare proprio l'egemonia americana.

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