Tra qualche decennio, molte spiagge che si affacciano sul Mar Mediterraneo potrebbero scomparire. I responsabili sono l’innalzamento del livello del mare e gli eventi meteorologici estremi dovuti al riscaldamento globale. Questi fenomeni accelerano l’erosione costiera, che già ha fatto arretrare notevolmente molte spiagge.
Le isole sono particolarmente minacciate da questo fenomeno a causa delle loro piccole dimensioni. Inoltre, l’economia delle isole del Mediterraneo (come quelle di Grecia, Italia e Spagna) si basa soprattutto sul turismo balneare, quindi è facile immaginare quali danni economici possano derivare dal ritiro delle loro spiagge. Un nuovo studio, pubblicato su Frontiers in Marine Science, riporta le previsioni dei ricercatori greci sul tasso di erosione costiera che interesserà nei prossimi decenni le spiagge di Cipro, nel Mediterraneo orientale. Vediamo qual è il destino di Cipro e come si è riusciti a prevederlo.
Come sono cambiate le spiagge di Cipro
Cipro è la terza isola più grande nel bacino del Mediterraneo, dopo Sicilia e Sardegna, con una superficie di 9250 km2 e una linea di costa che si sviluppa per circa 740 km. Grazie alle immagini satellitari, i ricercatori hanno potuto innanzitutto registrare posizione, dimensioni e caratteristiche delle spiagge dell’isola.
Studiando queste immagini, è stato anche possibile analizzare in che modo le dimensioni delle spiagge sono variate nell’intervallo di tempo compreso tra il 2003 e il 2022. I ricercatori hanno poi creato dei modelli per prevedere l’innalzamento del livello del mare e l’azione erosiva delle onde dovuta a tempeste di gravità estrema, in base a diversi scenari (cioè in base a diversi livelli di emissioni di diossido di carbonio). Combinando la variazione delle spiagge nel tempo con la variazione del livello del mare e dell’azione delle onde è stato possibile prevedere il tasso di erosione costiera delle spiagge di Cipro nei prossimi decenni.
Le previsioni sull’innalzamento del livello del mare
Lungo le coste di Cipro l’innalzamento del livello del mare ha subìto un’accelerazione a partire dalla fine degli anni Novanta.
Per il futuro, i ricercatori hanno fatto previsioni differenti in base a diversi scenari di emissioni di diossido di carbonio, da uno in cui le emissioni sono pari a 650 ppm (RCP4.5) a uno in cui sono di 1500 ppm (RCP8.5). Con l’aumentare delle emissioni, aumenta anche il livello del mare e quindi l’erosione costiera. Entro il 2100, in base al primo scenario, il livello del mare potrebbe innalzarsi anche di 0,52 m rispetto al 2000, mentre nel secondo scenario fino a 0,83 m.
Agli effetti dell’innalzamento del livello del mare si somma l’aumento dell’intensità e della frequenza delle tempeste, e quindi dell’azione erosiva delle onde. Nello scenario RCP4.5, si prevede che una tempesta di gravità estrema si verificherà ogni 9-27 anni a partire dal 2050, mentre nello scenario RCP8.5 se ne verificherà una ogni 2,5-13 anni.
Le conseguenze sulle coste dell’isola
A Cipro l’erosione costiera ha già causato l’arretramento di molte spiagge, in particolare di quelle sabbiose e strette presenti nella parte occidentale e in quella meridionale dell’isola. Al loro ritiro ha contribuito anche il fatto che i fiumi trasportano pochi sedimenti fino al mare, a causa della presenza di dighe a monte, che li intrappolano: in questo modo le spiagge non possono accrescersi e contrastare l’erosione.
Secondo le previsioni dei ricercatori, entro il 2100 circa il 30% delle spiagge di Cipro scomparirà del tutto, mentre circa il 70% si ritirerà della metà. Si tratta di conseguenze terribili, sia per gli ecosistemi costieri sia per il turismo balneare, che costituisce la risorsa economica principale di Cipro. L’unico modo per arginarle, oltre a intervenire drasticamente sulle emissioni di gas serra, è non costruire più lungo i litorali e ricorrere a opere di difesa delle coste.