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6 Dicembre 2025
7:00

Lo spazio è sempre più cruciale per la difesa europea: intervista a Andrius Kubilius

Dalle comunicazioni satellitari all'osservazione terrestre, fino alla difesa missilistica, infrastrutture spaziali sono diventate indispensabili per il warfare e per l'intelligence. Ce ne parla il Commissario UE per la difesa e lo spazio.

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Lo spazio è sempre più cruciale per la difesa europea: intervista a Andrius Kubilius
Intervista a Andrius Kubilius
Commissario europeo per la difesa e lo spazio
Andrius Kubilius

In quest'epoca di tensioni geopolitiche tra Europa, Russia e Stati Uniti, l'Unione Europea sta puntando a un rafforzamento della sua difesa. Quello che non tutti sanno, è che l'asset principale in cui si sta investendo è quello spaziale, con progetti come lo Space Defense Shield, analogo all'Iron Dome israeliano. Non è un caso infatti che l'Unione ha un Commissario unico sia per la difesa sia per lo spazio. L'incarico è attualmente ricoperto dal lituano Andrius Kubilius, che abbiamo avuto modo di intervistare in occasione del Consiglio Ministeriale 2025 dell'agenzia spaziale europea tenutosi il 26 e 27 novembre a Brema, in Germania.

L’Ottocento è stato il secolo dei treni, il Novecento delle auto e degli aerei: questo sarà il secolo dello spazio? 

Assolutamente. Per me è chiaro che il ventunesimo secolo sarà, da questo punto di vista, il secolo dello spazio. Forse stiamo cominciando ad assistere a quella che chiamiamo "rivoluzione spaziale", in cui il numero di satelliti artificiali sta aumentando esponenzialmente e si stanno presentando opportunità nuove. Nessuno può predire cosa accadrà nei prossimi 10 o 20 anni ma sicuramente avremo nuovi sviluppi nell'esplorazione lunare, nell'industria spaziale e altri ambiti.

La partita geopolitica si sta giocando sempre di più in orbita: comunicazione satellitare, posizionamento e navigazione, osservazione della Terra dall’alto. Ci spiega qual è il ruolo della tecnologia spaziale nella difesa internazionale?

Il ruolo della tecnologia spaziale è assolutamente cruciale nel warfare moderno. Se guardiamo per esempio alla guerra in Ucraina vediamo chiaramente quanto le capacità difensive ucraine dipendono da Starlink, quindi dalla comunicazione satellitare. I dati satellitari sono cruciali anche per l'intelligence, perché permettono di osservare cosa stanno facendo i rivali o per indirizzare gli obiettivi delle proprie armi. Ecco perché quando parliamo di sviluppo delle capacità di difesa allo spazio viene data la priorità più alta. Abbiamo anche inserito nel Roadmap of Defensive Readiness, un documento molto importante recentemente approvato dalla Commissione Europea, come progetto di punta proprio l'iniziativa Space Defense Shield, che è un termine-ombrello per indicare tutti i progetti che stiamo sviluppando in questo senso e che saranno cruciali per sviluppare le capacità difensive europee. Stiamo sviluppando questi progetti proprio nello spazio: sistemi di comunicazione satellitare sicura che aspirano a essere migliori di Starlink; sistemi governativi di osservazione della Terra, cruciali per ottenere dati di intelligence estremamente precisi. Queste sono direzioni in cui dobbiamo assolutamente migliorare, non possiamo permetterci di non avere queste capacità perché sono molto importanti affinché siamo pronti a difenderci e per fare da deterrente a ogni forma di aggressione.

L’Europa si trova in un momento delicato, con la guerra in Ucraina, le tensioni con la Russia e il declino dei rapporti con gli USA. Quali sono le strategie dell’Unione Europea e quale ruolo sta giocando l’ESA? 

Da un lato i nostri servizi di intelligence ci dicono che esiste una possibilità di attacchi a est da parte della Russia, dall'altro gli USA ci stanno chiedendo di prenderci più responsabilità sulla difesa europea, in modo che possano allocare più risorse nell'Indo-Pacifico. Per i motivi sopra la collaborazione tra la Commissione Europea e l'agenzia spaziale europea è molto importante e procede molto bene. Non dobbiamo dimenticarci che nello spazio possiamo ottenere risultati eccellenti: alcune delle nostre infrastrutture spaziali sono le migliori al mondo. Ci sono aree in cui abbiamo perso terreno rispetto ai competitor, per esempio Elon Musk e le sue capacità di lancio. In questo senso funziona la nostra collaborazione istituzionale con ESA: noi come Unione Europea stabiliamo una direzione politica che vogliamo intraprendere, e l'agenzia spaziale sviluppa progetti tecnologico avanzati che mettano in pratica le decisioni prese dalla Commissione e dal Parlamento Europeo. Questo sistema è molto ben calibrato e permette di sviluppare com successo i nostri progetti.

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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator, Autore
Coordinatore editoriale di Geopop, autore di contenuti e responsabile del magazine geopop.it, dove scrivo principalmente di astronomia, spazio, fisica e meteorologia. Ho una laurea in Astrofisica, un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste e in passato ho fatto divulgazione scientifica con il progetto “Chi ha paura del buio?”.
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