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6 Settembre 2023
11:54

Nishimura, la cometa appena scoperta forse sarà visibile a occhio nudo a settembre

Il 17 settembre la cometa raggiungerà la sua luminosità massima. Scopriamo dove e quando sarà possibile vederla.

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Nishimura, la cometa appena scoperta forse sarà visibile a occhio nudo a settembre
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La cometa C/2023 P1 Nishimura è stata scoperta a metà agosto dall'astrofilo giapponese Hideo Nishimura con uno telescopio amatoriale da 20 centimetri di diametro. Attualmente la cometa è prossima al suo perielio, ovvero il punto della sua orbita più vicino al Sole, ed è visibile di primo mattino tra la costellazione del Cancro e quella del Leone, anche se non a occhio nudo. Dalla settimana dell'11 settembre in poi, invece, la cometa sarà invece osservabile al tramonto. Nonostante ciò, gli astronomi prevedono che essa raggiungerà una luminosità apparente che la renderà visibile anche a occhio nudo.

Scopriamo insieme cosa conosciamo della cometa e alcuni consigli per osservarla al meglio.

Le ipotesi sull'origine della cometa

Le comete sono corpi minori del Sistema Solare costituiti da polveri e ghiaccio. Nel passare dalle fredde regioni del Sistema Solare esterno a quelle più calde del Sistema Solare interno, i ghiacci presenti sulla superficie cometaria iniziano a sublimare. Il rilascio di polveri e gas crea una chioma attorno al nucleo cometario; la chioma produce a sua volta la tipica coda che caratterizza le comete, frutto dell'interazione di questi gas con il vento solare.

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Esempio di coda e chioma di una cometa, in particolare della cometa ISON. Credits: TRAPPIST/E. Jehin/ESO.

Sebbene la cometa sia stata scoperta solo il 12 agosto dall'astrofilo Hideo Nishimura, tramite ricerche nelle immagini di archivio del progetto PanStarrs, gli astronomi sono stati in grado di ritrovare immagini della cometa che risalgono a gennaio 2023, quando essa appariva come una debolissima sorgente. Utilizzando questi dati e le osservazioni più recenti dal 12 agosto in poi, gli astronomi sono stati in grado di ricavare i dettagli principali dell'orbita che la cometa Nishimura sembra seguire.

Gli astronomi hanno scoperto che Nishimura è una cosiddetta cometa di lungo periodo, ovvero un oggetto che impiega un periodo più lungo di 200 anni per compiere una orbita completa intorno al Sole. La cometa, in particolare, sembra avere un periodo di ben 435 anni e la sua orbita si spinge oltre quella di Plutone, fino a ben 57 unità astronomiche dal Sole (1 unità astronomica è la distanza media Terra-Sole, 150 milioni di chilometri).

Le comete di lungo periodo possiedono anche un'altra caratteristica peculiare, ovvero l'avere orbite che sono spesso molto inclinate rispetto all'eclittica, il piano immaginario su giace l'orbita della Terra attorno al Sole. Tale inclinazione, 132 gradi nel caso della Nishimura, è indicativa della regione da cui queste comete provengono, ovvero la nube di Oort, una regione sferica di corpi ghiacciati che circonda il Sistema Solare e da cui oggetti come le comete sono spinti nel Sistema Solare interno da perturbazioni gravitazionali.

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La nube di Oort, il serbatoio di comete che circonda come una sfera il Sistema Solare planetario, si estende tra tra le 2000 e le 200.000 unità astronomiche dal Sole. Credits: NASA/JPL–Caltech.

Sarà visibile a occhio nudo?

La cometa Nishimura è stata scoperta quando la sua distanza dal Sole era di circa 1 unità astronomica. Con il passare dei giorni, la cometa si sta avvicinando sempre di più al Sole: raggiungerà il perielio il 17 settembre 2023 a una distanza di soli 33 milioni di chilometri, inferiore a quella di Mercurio dal Sole. La cometa raggiungerà invece il punto di massima vicinanza con la Terra il 12 settembre a una distanza di circa 126 milioni di chilometri.

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Rappresentazione schematica dell’orbita della cometa Nishimura nel Sistema Solare interno. Credits: NASA/JPL.

Alla data dell'articolo, 6 settembre 2023, la cometa è visibile solo attraverso un telescopio nel cielo mattutino in direzione della costellazione del Cancro. Con l'approssimarsi al Sole, l'aumento delle temperature e dell'intensità del vento solare dovrebbe causare una maggiorazione dell'effetto di sublimazione dei ghiacci in superficie, cosa che a sua volta dovrebbe produrre una più accentuata chioma attorno alla cometa. Questo aumento della chioma e di conseguenza della coda cometaria dovrebbe portare a un aumento della luminosità apparente della cometa, fino a renderla visibile a occhio nudo dopo il tramonto. Nel suo picco di luminosità, che è previsto per il 17 settembre in corrispondenza del perielio, la cometa potrà essere brillante come una stella di seconda o terza magnitudine, quindi visibile anche da un cielo cittadino.

Come osservarla

Se siete curiosi di osservare la cometa, potete provare già dal 10 settembre nella costellazione del Leone con l'aiuto di un buon binocolo o meglio di un telescopio. Il momento giusto per osservarla sarà tre quarti d'ora prima dell'alba. Per osservarla a occhio nudo, invece, la data migliore è il 17 settembre. La cometa Nishimura si troverà subito dopo il tramonto nella costellazione della Vergine, molto vicino al Sole.

Il condizionale però è d'obbligo, per vari motivi. Innanzitutto, la vicinanza angolare della cometa al Sole la renderà la cometa molto bassa sull'orizzonte in zone di cielo non particolarmente buie. Inoltre, le comete sono oggetti con un comportamento molto difficile da prevedere. Spesso non sopravvivono agli "incontri ravvicinati" con il Sole, a causa dello stress indotto sul nucleo cometario dalla sublimazione dei materiali volatili che lo compongono.

Inoltre, l'aumento della loro luminosità dipende dalla quantità di ghiacci e gas di cui le comete sono dotate. Quest'ultima è di difficile previsione poiché dipende, tra i vari fattori, anche dal numero di volte in cui la cometa ha attraversato il Sistema Solare interno. A ogni incontro col Sole, le comete perdono una frazione significativa della loro massa per sublimazione dei gas. Dopo molte interazioni, ciò che resta è solo un oggetto fatto per lo più di polveri che non è più in grado di produrre una chioma o coda significativa.

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