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3 Giugno 2024
12:01

La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) forse sarà visibile a occhio nudo a ottobre: le previsioni

La cometa C/2023 A3 raggiungerà la massima visibilità dopo il perigeo di sabato 12 ottobre 2024. Forse si potrà osservare anche a occhio nudo: alcuni modelli prevedono che possa diventare luminosa quanto Venere.

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La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) forse sarà visibile a occhio nudo a ottobre: le previsioni
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Foto della cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) ottenuta il 26 aprile 2024 con un telescopio amatoriale. Credits: C messier, CC BY 4.0, Wikimedia Commons.

La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS), scoperta il 22 febbraio 2023 dagli astronomi del progetto ATLAS, potrebbe regalarci uno dei grandi spettacoli astronomici del 2024 nei cieli di settembre e ottobre. La cometa raggiungerà infatti il perigeo (minima distanza dalla Terra) il 12 ottobre, quando sarà a soli 71 milioni di chilometri dalla Terra, e i modelli predicono che potrebbe diventare visibile a occhio nudo, raggiungendo una luminosità massima paragonabile a quella del pianeta Saturno. Modelli più ottimistici indicano addirittura che la cometa potrebbe raggiungere una luminosità simile a quella di Venere, che è il corpo celeste più luminoso nel nostro cielo dopo il Sole e la Luna!

È bene specificare però che queste sono ipotesi basate sui dati attualmente in possesso. Già in passato, comete che promettevano grande spettacolo, come la cometa del diavolo, la cometa Nishimura o la cometa dei Neanderthal, si sono poi rivelate essere molto più deboli di quanto atteso. Parafrasando il celebre astronomo canadese David Levy: «Le comete sono come i gatti, hanno la coda e fanno esattamente quello che vogliono», quindi molto spesso le previsioni fornite sulla base dei dati e modelli esistenti si rivelano troppo ottimistiche se rapportate all'effettiva luminosità delle comete.

Cosa sappiamo sulla cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS)

La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) è una cometa non periodica, cioè la cui traiettoria orbitale la porta ad attraversare solo una volta il Sistema Solare interno per poi accelerare grazie all'effetto di fionda gravitazionale del Sole ed uscire per sempre dal Sistema Solare. La cometa è quindi al primo passaggio nel Sistema Solare interno ed è stata scoperta quando si trovava oltre l'orbita di Giove, a circa 1,10 miliardi di chilometri.

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Rappresentazione schematica della posizione della nube di Oort, nell’estrema periferia del Sistema Solare. La nube di Oort è il serbatoio da cui la maggior parte delle comete proviene. Credits: NASA/JPL–Caltech, Wikimedia Commons.

Comete di questo tipo, caratterizzate anche da un'orbita molto inclinata rispetto al piano orbitale Terra-Sole, provengono dalla nube di Oort, una remota regione all'estrema periferia del Sistema Solare che si estende tra le 2000 e le 200.000 unità astronomiche (una unità astronomica è la distanza media Terra-Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri).

La nube di Oort è costituita da corpi ghiacciati, asteroidi e comete, che sono i resti della formazione del Sistema Solare. La nube di Oort è un vero e proprio serbatoio di comete, le quali lasciano la nube per entrare nel Sistema Solare interno a causa di collisioni con altri corpi o per perturbazioni gravitazionali. Gli oggetti della nube di Oort sono ricchi di elementi volatili per cui avvicinandosi al Sole sublimano velocemente e talvolta lo fanno in maniera così repentina da portare al collasso del nucleo cometario.

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Time–lapse della cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) ripresa il 10 maggio 2024. Credits: Cpayoub, CC0, Wikimedia Commons.

Previsioni di visibilità della cometa C/2023 A3 ATLAS

La cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) si trova attualmente nella costellazione della Vergine, a 270 milioni di chilometri dalla Terra, oltre l'orbita di Marte. Essa è visibile dal tramonto fino a circa le 2 di notte solo con un buon telescopio, quindi non a occhio nudo.

Col passare dei mesi si avvicinerà sempre più al Sole fino a raggiungere il perielio (minima distanza dal Sole) venerdì 27 settembre 2024 ad una distanza di appena 58 milioni di chilometri dal Sole, più o meno la distanza di Mercurio dal Sole. In quei giorni la cometa sarà visibile solo dall'emisfero australe, ma non c'è da disperarsi perché darà il meglio di sé in corrispondenza del perigeo di sabato 12 ottobre, quando passerà a circa 71 milioni di chilometri dal nostro pianeta.

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Carta celeste che mostra la posizione della cometa nel mese di ottobre 2024 rispetto alle stelle fisse. Credits: Bautsch, CC0, Wikimedia Commons.

In quei giorni si prevede che la cometa potrebbe diventare visibile a occhio nudo con una magnitudine apparente simile a quella di Saturno, se non addirittura come Venere! Una cometa con una simile luminosità sarebbe visibile anche di giorno. In corrispondenza del perigeo la cometa sarà molto vicina angolarmente al Sole, per cui la finestra di visibilità sarà ridotta: si potrà osservare sono negli orari dell'alba e del tramonto. Col proseguire dei giorni, la cometa si allontanerà angolarmente sempre di più dal Sole e già dopo pochi giorni, intorno al 16-17 ottobre, la cometa sarà visible sull'orizzonte ovest per alcune ore dopo il tramonto.

Ricordiamo che queste sono previsioni di visibilità che valgono soltanto nell'ipotesi che la cometa non si disintegrerà avvicinandosi al Sole, come spesso capita. Questo significa che non c'è nessuna certezza che la cometa raggiunga questi livelli di luminosità: per ora si parla solo di una possibilità teorica. Specialmente nel caso delle comete al primo passaggio nel Sistema Solare interno, come la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS), l'eccessiva sublimazione del nucleo cometario (cioè la trasformazione dei ghiacci volatili in gas per effetto del calore solare) può portare alla disgregazione prematura della cometa. Se a luglio la cometa riuscirà a passare indenne l'orbita di Marte e la sua luminosità continuerà a crescere, allora ci saranno ottime speranze che possa raggiungere la visibilità a occhio nudo nel mese di ottobre.

Perché la cometa potrebbe diventare così luminosa

Come precedentemente menzionato, alcune previsioni di visibilità riportano che la cometa C/2023 A3 (Tsuchinshan–ATLAS) possa diventare luminosa come Venere. Ciò è dovuto alla particolare configurazione geometrica che si verrà a verificare dopo il passaggio al perielio della cometa, con la cometa che verrà a trovarsi praticamente tra la Terra e il Sole.

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Configurazione geometrica al 10 ottobre grazie alla quale la retroilluminazione del Sole sulla cometa crea l’effetto di forward–scattering, che aumenta la luminosità apparente della cometa quando vista da Terra. Credits: Luca Tortorelli.

In questa configurazione orbitale, può avvenire un fenomeno noto come forward-scattering,  traducibile come diffusione in avanti. Questo fenomeno può far apparire la cometa, che è retroilluminata dal Sole, significativamente più brillante, poiché le polveri e i cristalli di ghiaccio che la circondano disperdono la luce in direzione dell'osservatore, aumentando in maniera artificiale la luminosità della cometa e rendendola quindi più visibile e spettacolare. Questo fenomeno fisico avviene con tutti i tipi di onde che incontrano ostacoli (in questo caso le particelle di ghiaccio e polveri) che sono più grandi rispetto alla loro lunghezza d'onda.

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