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15 Settembre 2023
14:00

Quando e come osservare la cometa Nishimura, che sta per raggiungere la massima luminosità

La cometa Nishimura sarà visibile alla massima altezza sull'orizzonte sabato 16 settembre dopo il tramonto. Non sono necessari strumenti, ma un orizzonte ovest sgombro.

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Quando e come osservare la cometa Nishimura, che sta per raggiungere la massima luminosità
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Credits: Stephen Rahn, CC0.

La cometa C/2023 P1 Nishimura sta catturando l'attenzione di astrofili e appassionati in tutto il mondo, che si stanno cimentando nell'effettuare riprese del nucleo della cometa e della sua lunga coda. Scoperta solamente a metà agosto, la cometa è stata visibile in queste settimane poco prima dell'alba, ma non a occhio nudo. Con l'approssimarsi al perielio (il punto della sua orbita alla minima distanza dal Sole) la cometa inizierà a essere visibile per un tempo significativo immediatamente dopo il tramonto del Sole, ma sempre bassissima sull'orizzonte. L'approssimarsi al perielio, previsto per il 17 settembre a soli 33 milioni di chilometri dalla nostra stella, implica anche che la cometa raggiungerà presto la sua massima luminosità apparente, diventando visibile a occhio nudo. Vediamo alcuni consigli su come riconoscere in cielo la cometa, in che punto guardare e con quali strumenti è consigliato farlo.

Dove osservarla e qual è l'orario migliore

La vicinanza al Sole della cometa Nishimura la rende in questi giorni molto bassa sull'orizzonte. La cometa è stata visibile nelle scorse settimane poco prima dell'alba, mentre in questi giorni il miglior momento per osservarla è poco dopo il tramonto. La cometa raggiungerà il suo punto di massima altezza al tramonto del Sole il 16 settembre, quando sarà visibile ad occhio nudo con una magnitude simile alla quella della stella Polare a circa 11 gradi sopra l'orizzonte ovest. In particolare, utilizzando le latitudini di Roma e Milano come riferimento per i vari punti della penisola, il 16 settembre il Sole tramonterà alle 19:17 circa a Roma e alle 19:34 a Milano. Ciò lascia una finestra di visibilità di circa un'ora per Roma e di circa un'ora e 10 minuti per Milano prima che la cometa tramonti.

Per poter osservare la cometa Nishimura al meglio, quindi, è consigliato recarsi in una località che abbia l'orizzonte ovest completamente sgombro, privo di alberi o barriere di vario tipo. La riva del mare, un edificio che domina una pianura o un luogo di montagna con orizzonte ovest privo di alture e città sono i posti ideali dove godersi questo spettacolo celeste.

Come individuarla e con quali strumenti

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Rappresentazione schematica della posizione in cielo della cometa Nishimura il 16 settembre al tramonto. Credits: Luca Tortorelli.

Sebbene la cometa abbia in questi giorni una luminosità apparente simile a quella della stella Polare, risulta difficile da individuare al tramonto a causa dell'elevata luminosità del cielo in direzione ovest. Complice nella difficile individuazione è anche l'assenza di riferimenti brillanti nei suoi pressi, come possono essere pianeti quali Venere e Giove, stelle come Sirio o la Luna stessa, che il 16 settembre avrà da poco passato la fase di Luna Nuova mostrandosi come una sottilissima falce in cielo.

Il suggerimento migliore che possiamo darvi è attendere il tramonto del Sole e tracciare una linea immaginaria verticale che parte dal punto in cui il Sole è tramontato. Seguendo la linea immaginaria a partire dall'orizzonte, la cometa Nishimura dovrebbe manifestarsi come una piccola striscia ed essere a non più di qualche grado alla sinistra di questa linea al tramonto del Sole. Se scorrendo con lo sguardo avete raggiunto la sottilissima falce di Luna, allora vi siete mossi troppo verso il sud geografico e dovete quindi ritornare nei pressi della linea immaginaria prima accennata. Con il passare dei minuti la cometa attraverserà questa linea immaginaria per poi tramontare alla destra di essa.

Come riferimento potete utilizzare questa approssimazione: stendendo completamente il braccio, una mano chiusa a pugno copre circa 8-10 gradi a partire dall'orizzonte, mentre la larghezza di un pollice copre circa 2-3 gradi. Consigliamo inoltre di utilizzare un piccolo binocolo per una prima più facile individuazione e solo successivamente osservarla a occhio nudo o attraverso un telescopio o una fotocamera.

I dettagli della cometa

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Foto della cometa C/2023 P1 Nishimura ripresa da astrofili spagnoli il 25 agosto 2023. Credits: SomeAstroStuff, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

La cometa C/2023 P1 Nishimura è stata scoperta dall'astrofilo giapponese Hideo Nishimura a metà agosto, quando la cometa si trovava già ad 1 unità astronomica dal Sole (1 unità astronomica corrisponde alla distanza media Terra-Sole, pari a circa 150 milioni di chilometri). Dall'analisi delle osservazioni successive alla sua scoperta e delle osservazioni ottenute in passato dal progetto Pan-STARRS, gli astronomi hanno potuto determinare che la cometa Nishimura ha un periodo di circa 435 anni, cioè è una cometa di lungo periodo. La sua orbita intorno al Sole la spinge fino a distanze superiori a quelle dell'orbita di Plutone, mentre l'inclinazione dell'orbita stessa suggerisce come essa si sia generate dalla nube di Oort, una regione sferica di corpi ghiacciati che circonda il Sistema Solare. Il punto di massima vicinanza con la Terra è stato raggiunto il 12 settembre a una distanza di circa 126 milioni di chilometri.

Le comete sono costituite da polveri e ghiacci che nell'avvicinarsi al Sole sviluppano la caratteristica chioma e coda per sublimazione dei gas. Questo implica che più una cometa si avvicina al Sole, più la sua luminosità aumenta, portandole talvolta a essere visibili ad occhio nudo. L'altra faccia della medaglia è che la loro vicinanza dal Sole le rende osservabili tipicamente per una finestra temporale ridotta, poco prima dell'alba o poco dopo il tramonto, sempre molto basse sull'orizzonte.

La cometa Nishimura non fa eccezione. Dalla scoperta, l'avvicinarsi della cometa al Sole ha portato a un aumento della sua luminosità che gli astronomi prevedono raggiunga il picco massimo proprio in prossimità del perielio, il 17 settembre. Dal momento che la cometa è al primo passaggio nel Sistema Solare interno, essa contiene molto materiale in grado di sublimare, rendendola così particolarmente luminosa.

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