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17 Giugno 2025
10:41

Come distinguere i pappataci e le clogmie: quali sono le differenze e come liberarsene

Il pappatacio è un piccolo parassita succhiasangue, in grado di trasmettere pericolosi patogeni, come quello della Leishmaniosi canina. Viene spesso confuso con la clogmia o "mosca dei bagni", che invece non punge, predilige posti in cui si accumula materiale organico ed è innocua per l'essere umano. Vediamo come proteggere cani e gatti e come eliminarli in casa.

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Come distinguere i pappataci e le clogmie: quali sono le differenze e come liberarsene
pappataci
Content provider: CDC/ Frank Collins. Credit: James Gathany, Public domain, via Wikimedia Commons

Pappataci e clogmie sono due insetti appartenenti alla stessa famiglia, spesso confusi per il loro aspetto molto simile, con un corpo tozzo e le ali dall'aspetto piumoso, ma solo i pappataci hanno la capacità di pungere. Il pappatacio (Phlebotomus papatasi), detto anche flebotomo, è un insetto parassita che, come le zanzare con cui è lontanamente imparentato, ha bisogno di sangue per portare a maturazione le sue uova. È più difficile da debellare, ma meno diffuso delle zanzare, perché le larve si sviluppano in fessure del terreno (da qui il nome inglese, sand flies) dove si accumula detrito umido. Le clogmie (Clogmia albipunctata), conosciute come "mosche delle fogne", hanno un aspetto più piumoso, vivono in zone con accumuli organici come gli scarichi dei bagni e non rappresentano alcun pericolo per gli uomini, perché non possono mordere. I pappataci sono pericolosi vettori della Leishamniosi canina: per questo è necessario proteggere i nostri animali con appositi antiparassitari. Per eliminare le clogmie basta invece pulire a fondo gli scarichi ed eliminare accumuli di materiale organico.

Come distinguere un pappatacio da una clogmia

Le dimensioni e il piano corporeo di un pappatacio e di una clogmia si assomigliano molto e un occhio poco attento può confonderli. Per questo motivo, le clogmie finiscono spesso schiacciate per la loro somiglianza col più molesto pappatacio. Anche se la sua presenza è segnale di accumulo di materiale organico, questo insetto è infatti nella maggior parte dei casi innocuo per noi esseri umani, perché non è in grado di pungere, a differenza del suo cugino pappatacio.

clogmie e pappataci
Una clogmia adulta sulla sinistra e un pappatacio sulla destra.

Come distinguerli: il pappatacio ha un colore bruno molto chiaro, e un addome semitrasparente che si colora di rosso dopo che ha punto. La clogmia, invece, ha un colore bruno o grigio fuliggine, un torace più arrotondato e in generale un aspetto più “piumoso” che ricorda vagamente una falena: il suo corpo, infatti, è rivestito da setole idrorepellenti che la aiutano a sopravvivere a cadute nell'acqua e spruzzi inaspettati.

I rischi della puntura dei pappataci e come proteggere cani e gatti

I pappataci (Phlebotomus papatasi) sono parassiti che si nutrono di sangue, mordendo umani e animali, come le zanzare. Sono più difficili da rilevare di queste ultime perché, oltre che alle sue dimensioni più piccole rispetto alle specie di zanzare (1-3 mm rispetto ai 3-6 di una tipica zanzara), i pappataci  non fanno rumore quando volano: in effetti, non volano molto bene e tendono a saltare e planare, piuttosto che volare a lungo. A seconda della sensibilità individuale, il loro morso causa uno sfogo sulla pelle simile a quello delle zanzare, più circoscritto, e un simile prurito. Il loro apparato boccale, essendo più corto di quello di una zanzara, non riesce a superare lo strato di tessuto e quindi questi insetti non riescono a pungere attraverso i vestiti.

Il pappatacio è un vettore del virus della famiglia Bunyaviridae, la cosiddetta febbre dei tre giorni o dengue mediterranea. Il virus si è molto differenziato sul territorio italiano ed esistono varianti toscane, siciliane e campane. Causa febbre, dolori muscolari, spossatezza e vertigine, ma non si tratta di una malattia grave e di solito sparisce da sé nell'arco di pochi giorni.

Un rischio maggiore lo rappresentano, invece, per i nostri animali domestici. I pappataci infatti trasmettono anche la Leishmaniosi canina, una malattia che colpisce cani e gatti (e l'essere umano in rarissimi casi) dovuta a un protozoo parassita che viaggia da un animale infetto all'altro attraverso le punture. La forma cutanea causa ulcerazioni e perdita di peli, quella viscerale problemi renali, sanguinamenti dal naso e perdita di peso: i sintomi possono manifestarsi anche a distanza d'anni e al giorno d'oggi non esiste cura o vaccino.

Un tempo era possibile prevenire l'infezione evitando di portare i propri animali in zone costiere sabbiose meridionali durante il periodo estivo, ma recentemente la presenza di pappataci infetti è stata segnalata anche nel Nord Italia, persino nelle zone montane. Per proteggere i propri animali domestici si raccomanda quindi l'uso di specifici collari anti-pappatacio e repellenti da applicare sul pelo tra maggio e ottobre, periodo in cui gli adulti di questi insetti sono attivi.

Cos’è la Clogmia albipunctata e come eliminarla

La clogmia (Clogmia albipunctata) fa parte della stessa famiglia dei pappataci, gli Psicodidi, ma le sue abitudini sono molto diverse. Detta anche mosca delle fogne, questo insetto tende a emergere dagli scarichi fognari o domestici, ed è facile notare gli adulti nel water, sul muro del bagno o all'interno della doccia, di solito in seguito a un periodo umido. Pessimi volatori, si muovono raramente nei loro appena 12 giorni di vita e si nutrono di nettare – la clogmia infatti non può mordere, non possedendo l'apparato boccale adatto a farlo.

larve di clogmia
Larve di clogmia vicino a uno scarico del bagno

Le larve di clogmia hanno l'aspetto di piccoli vermi bianchi, anche se è difficile vederle per le loro dimensioni e la loro tendenza a rimanere nascoste negli scarichi di lavandini e docce. Si nutrono del materiale organico di scarto accumulato negli scarichi, nella spazzatura umida e nei sottovasi – qualsiasi punto dove ci sia sporcizia e acqua. Per liberarsene, è quindi innanzitutto necessario eliminare queste zone di accumulo togliendo loro il nutrimento e di pulire accuratamente gli scarichi. Talvolta, si sente dire di usare l'ammoniaca, ma attenzione, è inutile: oltre a non avere effetto sulle clogmie, non scoglie l'accumulo di sporco ed è molto inquinante. E soprattutto, è raccomandabile mantenere la casa pulita, rimuovendo con regolarità dagli scarichi resti organici e buttando via l'acqua in eccesso dai sottovasi (che aiuta anche a ridurre il numero di zanzare).

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