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Perché i nobili di ‘600 e ‘700 indossavano le parrucche coi riccioli? Colpa della poca igiene

I nobili del XVII e XVIII secolo usavano le parrucche per ragioni legate sia all'igiene che alla moda. Durante l'età moderna, infatti, la pulizia personale era scarsa e per evitare i pidocchi, ad esempio, si preferiva rasarsi completamente i capelli e indossare elaborate parrucche.

A cura di Andrea Basso
23 Febbraio 2024
10:01
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Perché i nobili di ‘600 e ‘700 indossavano le parrucche coi riccioli? Colpa della poca igiene
parrucche nobili seicento settecento

Soprattutto fra il ‘600 e il ‘700 sia la borghesia che la nobiltà occidentale adoperavano elaborate parrucche sia per ragioni igieniche, sia legate alla moda del momento. Nel corso dell'Età moderna, infatti, l'attenzione per la pulizia personale era molto più superficiale rispetto ai secoli precedenti e a quelli seguenti. Per questa ragione erano particolarmente diffusi parassiti come pulci e pidocchi, e per agire alla radice del problema, donne e uomini preferivano tagliare completamente i capelli e coprirsi il capo con parrucche anche molto particolari, influenzate dal gusto e dalla moda di epoca barocca.

Le parrucche nell'antico Egitto e nell'antica Roma

Nonostante le parrucche fossero ben note fin dall'antichità, nell'Europa medievale queste non erano particolarmente diffuse. Per i periodi storici precedenti, invece, sappiamo per certo che questi accessori facevano parte sia della moda dell'Antico Egitto (alcune si sono conservate fino ai nostri giorni, grazie al clima arido), dove venivano usate perché l'abitudine portava le persone a rasarsi per evitare infestazioni di pidocchi, sia della moda dell'Antica Roma. In particolare durante il periodo romano erano usate più con funzione estetica che igienica, soprattutto dalle donne.

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La parrucca di Merit, datata a 3400 anni fa, esposta al Museo Egizio di Torino. Credit: Museo Egizio di Torino

Le parrucche in Età moderna: pidocchi, pulci e moda

Durante il Medioevo le parrucche caddero in disuso a causa dei cambiamenti nel gusto e nella moda. È a partire dalla fine del ‘500 che questi accessori fecero nuovamente il loro ingresso nella moda europea, per tutta una serie di ragioni. Rispetto ai secoli medievali, durante i quali, contrariamente a ciò che si pensa, la cura dell'igiene personale era considerata molto importante, durante l'età moderna lavarsi divenne qualcosa di cui preoccuparsi molto meno. Ciò è dovuto alla credenza condivisa che l'acqua potesse portare malattie e indebolire il corpo. Per questa ragione in questo periodo era normale indossare vestiti puliti e profumarsi piuttosto che farsi un bagno.

Uno degli inconvenienti che queste condizioni igieniche generavano era naturalmente il proliferare delle pulci e dei pidocchi al di sotto dei vestiti. In questo caso si preferì rasarsi e coprirsi la testa con delle parrucche, che col tempo divennero accessori immancabili per gentildonne e gentiluomini dell'epoca. La moda del tempo vedeva come estremamente attraenti i riccioli, sulla base dell'influenza che la cultura classica esercitava nell'Europa del ‘600 e del ‘700. Queste erano realizzate di vari materiali: pellicce di animali, soprattutto cavallo o capra, ma anche veri capelli umani.

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La regina d’Inghilterra Elisabetta I con la sua parrucca rossa, in un ritratto della fine del ’500. Credit: Johannes Corvus

Alla fine del ‘500, uno dei primi monarchi europei a esibire delle parrucche fu la regina Elisabetta I d'Inghilterra (1533-1603). Dopo di lei seguirono i re di Francia Luigi XIII (1601-1643) e suo figlio Luigi XIV, il "Re Sole" (1638-1715). L'uso di questi accessori da parte dei monarchi fu un grande impulso per renderli più popolari e diffusi, tanto che vennero considerati elementi irrinunciabili per un nobile. Per gli uomini le parrucche acquisirono le forme che tendiamo ad associare al periodo, con lunghi riccioli o boccoli, mentre per quanto riguarda le donne vi era una vera e propria gara di eccentricità fra chi riusciva a presentare le acconciature più insolite e complesse.

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Ritratto del 1690 del Re Sole Luigi XIV, con la lunga parrucca nera.

Le parrucche bianche per sembrare più saggi

Nel corso del ‘700 la moda cominciò a modificarsi. Gli uomini accorciarono le parrucche e cominciarono a incipriarle con polvere grigia o bianca, per "invecchiarsi" e sembrare più saggi e rispettabili. Questa cipria era realizzata con polveri ricavate da sostanze di origine vegetale appositamente profumate. Le donne invece, alla ricerca di acconciature sempre più eccentriche, cominciarono a creare vere e proprie architetture, integrando i loro capelli naturali alle parrucche. Le più note erano quelle della corte di Francia a Versailles. Queste potevano essere alte anche un metro ed essere molto pesanti, oltre che ospitare al loro interno sculture in legno o gabbie con uccellini.

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Ritratto di George Washington (1732–1799), il primo presidente degli Stati Uniti d’America, con una parrucca incipriata.

Il declino della moda delle parrucche

La moda delle parrucche declinò alla fine del'700 in tutta Europa a causa del grande sconvolgimento sociale causato dalla Rivoluzione Francese. Questi accessori caddero progressivamente in disuso già nei primi anni dell'800 proprio per via del loro legame simbolico con le vecchie monarchie assolute. Tuttavia rimane un caso in cui le parrucche rimangono parte dell'uso formale: si tratta del sistema giudiziario del Regno Unito, dove sia giudici che avvocati in alcune occasioni indossano le parrucche, in continuità con la tradizione del XVIII secolo.

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Regno Unito: giudici della Corte Suprema con le lunghe parrucche grigie. Credit: FruitMonkey
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