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1 Luglio 2024
7:00

Perché i francesi hanno inventato il bidet ma non lo usano? In Italia non averlo è illegale

Il bidet è stato inventato in Francia e ha iniziato a essere usato tra '600 e '700. L'apparecchio sanitario, però, non ha avuto successo fino al secondo dopoguerra, quando si è diffuso in vari Paesi, tra cui l'Italia, dove è obbligatorio per legge. In Francia, invece, il suo utilizzo è diminuito nel tempo per questioni economiche e di spazio.

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Perché i francesi hanno inventato il bidet ma non lo usano? In Italia non averlo è illegale
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È una delle prime cose che noi italiani verifichiamo quando viaggiamo all'estero: la presenza o meno del bidè in bagno. Non solo, l'apparecchio sanitario è diventato anche motivo di presa in giro nei confronti dei francesi, secondo noi colpevoli di averlo inventato, ma di non usarlo. In effetti, molto probabilmente il bidè è stato inventato in Francia nel Medioevo (per quanto già nell'Antica Roma esistessero apparecchi simili), ma ha cominciato a diffondersi in alcune abitazioni alto-borghesi e nobiliari solo tra XVII e XVIII secolo. Il suo nome originale, bidet, tradisce la sua forma iniziale e il modo con cui si utilizzava: in francese la parola indicava e indica il pony (o cavallino) e infatti in origine il bidè era una vaschetta o bacinella sostenuta da quattro gambe che veniva riempita d'acqua e sopra la quale ci si sedeva a cavalcioni per lavarsi.

Il primo modello di cui abbiamo una menzione scritta diretta (una memoria risalente al 1726) è quello installato all'interno della casa di Madame De Prie, amante di Luigi-Enrico di Borbone-Condé, Primo Ministro del re di Francia Luigi XV. Un altro esempio famoso è il bidè dipinto dall'artista Louis-Léopold Boilly in un ritratto del 1790. Sempre nel corso del ‘700 il bidet fu introdotto anche in Italia, all'interno della Reggia di Caserta, dalla regina di Napoli, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. Ma quindi perché, pur avendo inventato il bidè, oggi i francesi lo installano e lo usano raramente?

Boilly quadro bidet
La toilette intime ou la Rose effeuillée, Louis–Léopold Boilly, olio su tela, 1790 circa

Per rispondere a questa domanda dobbiamo vedere brevemente l'utilizzo e la diffusione che il bidè ebbe tra ‘700, ‘800 e ‘900. L'apparecchio sanitario, infatti, inizialmente non ebbe grande successo a causa della scarsa attenzione all'igiene prestata all'epoca. Era diffusa, infatti, la convinzione che l'acqua portasse malattie, tanto che i nobili, piuttosto che lavarsi i capelli, indossavano elaborate parrucche.

Al contrario, contemporaneamente, tra le donne si diffuse la credenza errata (rimasta in voga fino al ‘900) che lavarsi le parti intime dopo un rapporto sessuale potesse evitare di rimanere incinta e fosse quindi un metodo contraccettivo. Il bidè venne quindi introdotto nei bordelli francesi, a uso delle prostitute, e si legò indissolubilmente all'idea di qualcosa di profondamente immorale, soprattutto dal punto di vista religioso. In particolare, il mondo protestante (anglosassone e germanico) entrò in contatto con il bidè nei luoghi della prostituzione parigini e sviluppò un sentimento culturale profondamente negativo nei confronti dell'apparecchio, tanto che ancor oggi in Paesi come il Regno Unito, la Germania e gli stessi Stati Uniti d'America, il bidè rimane un'assoluta rarità e a volte è addirittura sconosciuto.

Nel frattempo, nel corso dell‘800, dopo che furono inventati e impiantati i primi impianti idrici a uso domestico, il bidè cominciò a trasformarsi in un apparecchio fisso e a essere installato in bagno. Si diffuse quindi sotto traccia, a partire dall'Europa, in altre parti del mondo, come il Sudamerica e il Medio Oriente.

Bidet reggia di caserta
Il bidet installato nella Reggia di Caserta dalla regina di Napoli Maria Carolina d’Asburgo–Lorena

La vera e propria diffusione del bidet in alcuni Paesi, in particolare quelli dell'Europa meridionale come Italia, Portogallo, Spagna e Grecia, avvenne però solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, con il boom economico e il consolidamento della società dei consumi. Addirittura, pensate che in Portogallo e in Italia (decreto ministeriale del 5 luglio 1975), l'installazione di almeno un bidè (o di apparecchio sostitutivo) all'interno delle abitazioni è obbligatorio per legge, con funzione igienico-sanitaria. In altri Stati, come il Giappone, invece. il bidè è sostituito con altri apparecchi o strumenti (si pensi ai water ibridi o washlet e ai doccini).

E in Francia? Al contrario dell'Italia, la patria d'origine del bidè dal secondo dopoguerra (in particolare dagli anni '70 del ‘900) ha progressivamente abbandonato l'utilizzo dell'apparecchio sanitario per questioni di risparmio di spazio e denaro, soprattutto all'interno degli appartamenti delle grandi città come Parigi. Al contrario di quanto si pensi, però, il bidè in Francia rimane comunque abbastanza diffuso e utilizzato, sicuramente molto di più rispetto ad altri Paesi come Germania, Regno Unito e USA (dove però si sta pian piano diffondendo).

Classe ‘88, sono laureato in Scienze Geografiche e prima di Geopop ho lavorato per lo sviluppo di progetti socio-ambientali, scritto un romanzo di viaggio, insegnato Geografia, Storia e Lettere alle superiori e fatto divulgazione su YouTube e RaiGulp. Viaggiare e raccontare il mondo è la mia passione: geopolitica, luoghi, usi e costumi, storie… Da bambino adoravo Piero Angela e Indiana Jones.
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