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5 Aprile 2025
11:00

Perché in Brasile la chirurgia estetica è così diffusa anche tra i più poveri?

La chirurgia plastica in Brasile non è una questione di semplice vanità, ma unisce estetica, identità e aspirazione sociale. Il ricorso sempre più frequente alla pratica dipende dal fatto che il Sistema Único de Saúde (SUS) brasiliano offre procedure estetiche accessibili anche per le classi sociali meno abbienti.

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Perché in Brasile la chirurgia estetica è così diffusa anche tra i più poveri?
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È opinione comune pensare che in Brasile la chirurgia estetica sia una pratica molto diffusa. I dati più recenti messi a disposizione dalla International Society of Aesthetic Plastic Surgery (ISAPS) sembrano confermare questa percezione: nel 2020 il Brasile ha registrato circa 1,3 milioni di procedure chirurgiche estetiche, diventando il secondo Paese al mondo per numero di interventi dopo gli Stati Uniti. Questo dato rappresenta circa il 13,9% del totale globale delle procedure estetiche chirurgiche. Il Brasile, quindi, con una popolazione di circa 213 milioni di persone nel 2020, ha registrato circa 6,1 procedure chirurgiche estetiche per 1 000 abitanti. Le procedure più comuni in Brasile includono la liposuzione, l'aumento del seno e l'addominoplastica. Altri Paesi in cui la chirurgia estetica è molto diffusa sono India, Messico, Tailandia, Malesia, Brasile e Turchia (dove i prezzi sembrano essere particolarmente bassi).

Si tratta di un fenomeno dovuto alla possibilità offerta dal Sistema Único de Saúde brasiliano di accedere gratuitamente o a costi ridotti a interventi estetici. Astenendoci dal giudicare se una simile decisione sia positiva o negativa, è importante evidenziare come la pratica di ricorrere alla chirurgia estetica in Brasile vada oltre l’estetica individuale, coinvolgendo anche la dimensione collettiva: da un lato, la democratizzazione dell'accesso agli interventi riflette una spinta verso l'autodeterminazione individuale; dall'altro, emerge chiaramente come la pressione sociale promuova l’adesione a standard estetici condivisi e a volte irraggiungibili, rivelando che il corpo non è solo un’espressione personale, ma anche un simbolo di appartenenza culturale.

La chirurgia estetica "offerta" dal sistema sanitario brasiliano

Nel libro Plastic Surgery and Society in Brazil, Alexandre Barbosa e Maria Claudia Santos studiano come la chirurgia estetica in Brasile sia diventata una pratica accessibile a tutti grazie al Sistema Único de Saúde (SUS), che offre procedure estetiche gratuite o a costi ridotti per motivi sia funzionali sia psicologici. Questo modello (praticamente unico al mondo) ha reso possibile il ricorso diffuso alla chirurgia plastica, anche tra le classi meno abbienti.

Questo approccio alla pratica estetica produce un doppio effetto: da un lato, offre una soluzione pratica ai bisogni estetici o funzionali; dall’altro, risponde a una profonda necessità di inclusione sociale. Gli autori sottolineano che, in un Paese caratterizzato da grandi disuguaglianze economiche, l’accesso “democratizzato” (ossia accessibile a “tutti”) alla chirurgia estetica diventa uno strumento per ridurre le disparità simboliche, permettendo a individui di ogni classe sociale di partecipare a un ideale collettivo di bellezza. Non solo: la democratizzazione non riguarda solo la possibilità di accedere economicamente a certi interventi, ma anche la percezione culturale della stessa pratica: la chirurgia estetica non è vista come un lusso, bensì come un diritto, radicato nella concezione di benessere psicofisico.

Il corpo come simbolo carico di significato

Denise Bernuzzi de Sant’Anna, in Corpo e Cultura, esplora il ruolo centrale del corpo nella cultura brasiliana come veicolo di significato e strumento di distinzione sociale e del perché modificare il proprio aspetto diventa una strategia per migliorare la propria posizione nella gerarchia sociale. Secondo l’autrice, infatti, la chirurgia estetica rappresenta una forma di investimento sul "capitale corporeo", ossia sulla capacità del corpo di generare valore sociale e riconoscimento: un corpo bello, conforme agli standard estetici dominanti, è sinonimo di successo, accettazione e mobilità sociale. Sant’Anna evidenzia in ultimo come il fenomeno sia amplificato da un ambiente culturale che enfatizza l’importanza del corpo, soprattutto in luoghi pubblici come spiagge e feste, simboli della convivialità brasiliana.

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