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22 Maggio 2025
11:45

Perché l’esercito israeliano ha sparato colpi d’avvertimento a Jenin contro un gruppo di diplomatici

Colpi d'avvertimento dell'IDF vicino a Jenin in Cisgiordania contro diplomatici di 27 paesi in visita al campo profughi. Nessun ferito, ma forte preoccupazione. L'Italia, come altri paesi coinvolti nello sgradevole episodio di mercoledì scorso, ha convocato l'ambasciatore israeliano per capire quanto è successo.

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Perché l’esercito israeliano ha sparato colpi d’avvertimento a Jenin contro un gruppo di diplomatici
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Diplomatici in visita al campo profughi di Jenin. Credits: Mohammad Mansour/AFP/Getty Images

L'esercito israeliano (IDF) ha sparato una raffica di colpi di avvertimento in aria verso un gruppo di diplomatici in visita al campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, nel pomeriggio di mercoledì 21 maggio. Fortunatamente non ci sono stati feriti, ma l'incidente ha suscitato forte preoccupazione tra i partecipanti e i governi esteri coinvolti. I diplomatici, tra cui il viceconsole italiano Alessandro Tutino, che provengono da 27 Paesi – tra cui Regno Unito, Francia, Italia, Spagna, Germania, Canada, Egitto e Giordania – erano lì su richiesta dell'Autorità Nazionale Palestinese, che ha anche organizzato la visita diplomatica con lo scopo di mostrare le condizioni del campo profughi palestinesi di Jenin, recentemente teatro di continui raid a opera delle forze militari israeliane.

Alla richiesta di spiegazioni da parte dei ministri degli Esteri dei Paesi coinvolti, a sua discolpa, l'esercito israeliano ha affermato che «i diplomatici si sarebbero allontanati dal percorso autorizzato, avvicinandosi a una zona considerata pericolosa» a causa delle operazioni in corso. I colpi di artiglieria, secondo la versione dell'IDF, sono stati sparati in aria unicamente per allontanare la delegazione ed evitare che rimanesse coinvolta con esiti anche gravi.

A seguito di questo episodio, Francia, Italia, Spagna, Portogallo e Turchia hanno convocato gli ambasciatori israeliani per chiedere chiarimenti. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, su X ha scritto:

Ho appena parlato con Alessandro Tutino il vice console d’Italia a Gerusalemme che sta bene e che era fra i diplomatici che sarebbero stati attaccati a colpi di arma da fuoco vicino al campo profughi di Jenin. Chiediamo al governo di Israele di chiarire immediatamente l’accaduto. Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili.

Intanto, la responsabile della politica estera dell'Unione Europea, Kaja Kallas, ha definito l'accaduto "inaccettabile" e ha richiesto un'indagine approfondita per accertare le responsabilità.

Questa vicenda va ad accrescere la recente tensione internazionale nei confronti di Israele, che fino a pochi giorni fa era spalleggiato da quasi tutti i governi europei (con l'eccezione di Spagna, Paesi Bassi e Irlanda), ma che con le massicce operazioni militari di terra in corso nelle terre palestinesi iniziate pochi giorni fa e il prolungato blocco degli aiuti umanitari che sta sterminando la popolazione per carestia si ritrova a non avere più il consenso di quei Paesi che lo avevano sostenuto e con cui ha sempre stipulato contratti di compravendita di armamenti e sistemi di cybersecurity militare.

Nonostante le numerose pressioni internazionali arrivate in questi giorni, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito pubblicamente l'intenzione di proseguire le operazioni fino alla sconfitta di Hamas e al controllo totale di Gaza.

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Veronica Miglio
Storyteller
Innamorata delle parole sin da bambina, ho scelto il corso di lingue straniere per poter parlare quante più lingue possibili, e ho dato sfogo alla mia vena loquace grazie alla radio universitaria. Amo raccontare curiosità randomiche, la storia, l’entomologia e la musica, soprattutto grunge e anni ‘60. Vivo di corsa ma trovo sempre il tempo per scattare una fotografia!
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