Quando i nonni d'altri tempi volevano evitare troppe spiegazioni ai nipoti che chiedevano come nascono i bambini, le risposte erano due: nascono sotto i cavoli o li porta la cicogna! Vediamo come nasce la leggenda delle cicogne che portano i neonati, ai cavoli ci dedicheremo un'altra volta.
Quando le case non avevano ancora termosifoni, se nasceva un bambino spesso si continuava a tenere acceso il camino anche in primavera per mantenere il calore in casa; le cicogne, attratte dal tepore, tendevano a costruire il nido preferibilmente proprio sulla sommità di quei comignoli dai quali usciva ancora calore nonostante fosse primavera.
Da questa osservazione il nesso leggendario: "cicogna sul comignolo, bambino in casa, quindi, la cicogna ha portato il neonato". In generale, le cicogne per il loro aspetto e il loro comportamento sono spesso protagoniste di favole e leggende e la loro presenza è considerata da molti di buon auspicio. Nell'iconografia, la cicogna viene rappresentata in volo con un fagottino di tela che contiene un bambino, tenuto con il lungo becco. Del resto, in natura le cicogne vengono spesso osservate mentre trasportano qualcosa con il becco; in genere si tratta di rami necessari per costruire il nido.
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E’ talmente radicata la tradizione che accomuna le cicogne all'arrivo dei bambini che una tipica macchia cutanea rossastra, generalmente a regressione spontanea, che si può riscontrare dietro la nuca dei neonati è chiamata “morso della cicogna”, proprio associandola al becco della cicogna che porta i bambini nelle case.
Le cicogne stesse sono ottimi genitori visto che entrambi i sessi si occupano della costruzione del nido, della cova e dell’alimentazione dei pulli appena nati.
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