Una credenza comune è che il caffè dato prima di una certa età blocchi la crescita. Nonostante a molti di noi diversamente alti piacerebbe poter dare la colpa alla caffeina, si tratta di un falso mito. La caffeina, infatti, non agisce nei processi di crescita delle ossa e dei muscoli, ma, secondo l’EFSA (l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) può causare altri problemi, tra cui ansia, stress e disturbi del sonno. Vediamo da dove nasce questo falso mito e quali sono invece i reali rischi legati al consumo di caffeina in giovane età.
Non ci sono studi che confermano che la caffeina blocca la crescita dei bambini
Iniziamo col chiarire che non ci sono prove scientifiche a supporto della credenza secondo cui il consumo di caffeina blocchi la crescita e anche la valutazione del rischio della caffeina fatta dall'EFSA conferma che, per la popolazione sana, non ci sono particolari rischi per la salute se consumata entro determinati limiti.
Il consumo di caffeina in bambini e adolescenti è legato alla sua presenza, oltre che nel caffè, anche in bevande e alimenti come cioccolato, tè, bevande a base di cola e bevande energetiche. La caffeina però non influisce sullo sviluppo osseo, né sulla nostra altezza, bensì sul sistema nervoso centrale, dove tra le altre azioni inibisce la produzione di adenosina, una molecola che stimola il sonno, e sul sistema cardiocircolatorio. La caffeina, infatti, aumenta il rilascio di adrenalina e noradrenalina, ormoni che agiscono aumentando la frequenza cardiaca (ossia il numero di battiti al minuto) e la pressione arteriosa.
Secondo diversi studi e il parere dell’EFSA, i principali rischi legati all’assunzione in eccesso di caffeina nei bambini e negli adolescenti sono gli stessi che corrono anche gli adulti. Per una dose singola, il rischio riguarda principalmente insonnia, palpitazioni e tremori; l’assunzione prolungata può portare allo sviluppo di disturbi d’ansia, disturbi del sonno e cardiaci.
Perché si pensa che la caffeina blocchi la crescita
Questo falso mito secondo cui il consumo di caffeina da bambini e adolescenti potesse bloccare la crescita sarebbe da ricondurre ad alcuni studi che collegavano il consumo di caffè alla comparsa e peggioramento di osteoporosi (una patologia che porta alla perdita di robustezza dell’osso).
In realtà anche questa correlazione è da contestualizzare. Innanzitutto, si tratta di studi fatti su donne in pre e post menopausa, quindi non possiamo trasportare i risultati sul resto della popolazione. In secondo luogo, è vero che la caffeina potrebbe facilitare l’eliminazione del calcio tramite le urine, ma tra i principali responsabili dell’osteoporosi, come indicato anche dal Ministero della Salute, c’è una carenza di calcio e di vitamina D. La caffeina influisce se presa in dosi eccessive, nell’ambito di un’alimentazione squilibrata e quando non c’è un adeguato apporto di calcio e Vitamina D con la dieta o tramite integrazioni.
Le persone con osteoporosi dovrebbero evitare bevande contenenti caffeina, ma pur essendo un aggravante, il consumo di caffeina da solo non causa questa patologia. Gli studi che hanno indagato questa correlazione segnalano però che le donne che consumavano molto caffè, tendevano anche a non bere latte e in generale ad avere una dieta più povera di calcio e vitamina D. Come sempre, “è la dose a fare il veleno”.
In ogni caso, la caffeina agirebbe su una popolazione già a rischio osteoporosi o su una situazione già patologica, mentre come abbiamo visto, sulla popolazione sana non ha effetti sulle ossa o sui processi di crescita ossea.
Quali sono le dosi sicure di caffeina da poter assumere
Secondo l’EFSA, per gli adolescenti e i bambini possiamo considerare sicure le stesse dosi degli adulti, perché entrambi metabolizzano la caffeina alla stessa velocità. Parliamo di 3 mg di caffeina per chilogrammo di peso corporeo al giorno (3 mg/kg pc
al giorno): per fare un esempio, un quadratino di cioccolato al latte contiene 10 mg di caffeina, una lattina di Coca-Cola® circa 40 mg, mentre un espresso ne contiene circa 80 mg.
Le specifiche concentrazioni di caffeina nelle bevande o nelle barrette ci cioccolato possono variare in base al processo di produzione e alla varietà di caffè e cacao utilizzati.
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