Il mondo della tecnologia è costellato da storici successi, ma anche da clamorosi fallimenti. Errori nella progettazione e nello sviluppo dei software possono provocare bug (errori di funzionamento di un software) che, in alcuni casi, hanno generato danni quantificabili in centinaia di milioni di dollari di perdite economiche. In questo approfondimento, vi presentiamo una carrellata di alcuni dei 5 dei bug più costosi della storia dell'informatica: dal fallimento del volo 501 dell'Ariane 5, al più recente bug del software CrowdStrike Falcon Sensor, passando per il bug FDIV di Intel, il millenium bug e quello che ha interessato la Knight Capital Group.
Il fallimento del volo 501 dell'Ariane 5
Il 4 giugno 1996, il volo inaugurale del lanciatore Ariane 5 dell'ESA (European Space Agency) si concluse con uno storico fallimento. A soli 40 secondi circa dall'inizio della sequenza di volo, a un'altitudine di circa 3700 m, il lanciatore deviò dalla sua traiettoria di volo, si ruppe ed esplose per via di un errore dovuto al sistema software (che stava cercando di inserire un numero da 64 bit nello spazio di uno da 16 bit), provocando danni stimati per almeno 370 milioni di dollari (ma secondo altre stime i danni furono ben superiori e ammontarono in totale a 8 miliardi di dollari). Nel rapporto ufficiale, ancora disponibile sul sito dell'Agenzia Spaziale Europea, nella fattispecie si legge:
Il fallimento dell'Ariane 501 è stato causato dalla perdita completa di informazioni di guida e assetto 37 secondi dopo l'avvio della sequenza di accensione del motore principale (30 secondi dopo il decollo). Questa perdita di informazioni è stata dovuta a errori di specifica e progettazione nel software del sistema di riferimento inerziale. Le ampie revisioni e i test effettuati durante il programma di sviluppo dell'Ariane 5 non includevano analisi e test adeguati del sistema di riferimento inerziale o del sistema di controllo del volo completo, che avrebbero potuto rilevare il potenziale fallimento.
Il bug della Knight Capital Group
Un bug nel software di trading della società Knight Capital Group, nell'agosto 2012 causò a quest'ultima un disastro finanziario di proporzioni bibliche. Durante un aggiornamento del software, una nuova funzione si guastò, provocando operazioni errate che destabilizzarono il mercato. Come riportato dal The New York Times in un articolo dedicato alla vicenda che ha interessato la Knight Capital Group «il problema […] ha portato i computer dell'azienda ad acquistare e vendere rapidamente milioni di azioni in oltre cento titoli per circa 45 minuti dopo l'apertura dei mercati. Quelle negoziazioni hanno spinto verso l'alto il valore di molti titoli e le perdite dell'azienda sembrano essersi verificate quando ha dovuto rivendere sul mercato le azioni sopravvalutate a un prezzo inferiore». In soli 45 minuti, l'azienda perse 440 milioni di dollari, esaurendo il capitale e portando alla sua acquisizione.
Il bug FDIV dei processori Intel Pentium
Il processore Pentium di Intel, rilasciato nel 1994, aveva un difetto nell'operazione di divisione in virgola mobile o FDIV (Floating Point Division). Si scoprì che alcuni calcoli producevano risultati errati a causa di un bug nella tabella di ricerca utilizzata dal circuito di divisione in virgola mobile. Anche se il problema era raro, la fiducia nei processori Intel fu compromessa, costringendo l’azienda a sostituire i processori difettosi, operazione che all'azienda costò circa 475 milioni di dollari. L'incidente, oltre a comportare un danno immediato alle finanze di Intel, ne sfregiò anche la sua reputazione (perlomeno in quel periodo).
Il guasto informatico del software CrowdStrike Falcon Sensor
Venendo ai nostri giorni, il 19 luglio 2024, un guasto informatico che ha interessato il software di sicurezza CrowdStrike Falcon Sensor ha mandato in tilt i sistemi informatici di tutto il mondo, generando un blackout informatico che messo in ginocchio vari settori, tra cui quello del trasporto aereo internazionale, quello bancario e persino quello sanitario. Il bug è stato causato da un errore dell'aggiornamento del software che, causando il blocco informatico, generava la famosa schermata blu della morte sui sistemi Windows. Il danno dovuto al bug è stato stimato in 10-15 miliardi di dollari.
Il Millenium bug (o Y2K bug)
Un discorso a parte merita il famigerato Millenium bug, conosciuto anche come Y2K bug. Negli anni '90 fu uno spauracchio globale, generato dalla pratica – ancora oggi molto comune in ambito informatico – di rappresentare gli anni usando le ultime due cifre (per esempio usando il “99” per il 1999). In cosa consisteva lo spauracchio? Con l'avvicinarsi del 2000 si temeva che i sistemi informatici potessero interpretare “00” come “1900” anziché come “2000”, il che avrebbe potuto causare malfunzionamenti diffusi nei sistemi informatici di tutto il mondo. A dirla tutta, il bug in sé non ha causato molti danni effettivi, tuttavia aziende e governi di tutto il mondo spesero una cifra stimata in 500 miliardi di dollari (le stime vanno dai 200 ai 600 miliardi) per aggiornare i sistemi e prevenire possibili disastri. Qui, a differenza degli altri bug che vi abbiamo raccontato, la spesa è servita per evitare il bug. Si parla comunque di una cifra davvero importante!