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L’inverno è un periodo di “tregua” per chi non sopporta gli insetti, visto che alle nostre latitudini la maggior parte delle specie in questo periodo va in diapausa; è facile, invece, trovare in casa anche in inverno un altro gruppo di Artropodi: i ragni. Diversi generi, appartenenti a ben 7 famiglie, vivono abitualmente e completano il loro ciclo vitale nelle abitazioni e per questo vengono definiti "ragni domestici". In casa trovano condizioni ideali poiché sono attratti da umidità, calore, mancanza di predatori naturali e prede da catturare.
Anche se non tutti ne gradiscono la presenza, i ragni sono ottimi “collaboratori domestici” considerato che tengono pulite le abitazioni eliminando una varietà di insetti di cui si alimentano: afidi, scarafaggi, pesciolini d’argento, mosche e soprattutto zanzare. Non sono vettori di malattie e addirittura la seta del ragno delle case (Tegenaria domestica) ha proprietà antibatteriche su batteri Gram positivi. Le specie presenti in Italia non sono velenose per l’uomo, fatta eccezione in determinate situazioni per il ragno violino (Loxosceles rufescens), che è l'unica specie di ragno domestico in Italia pericolosa per l'uomo. Quindi, perché ucciderli o allontanarli, a meno che non si sia aracnofobici? In questo caso sembrano essere utili alcune essenze e delle apposite pitture repellenti dall'efficacia controversa.
Come si comportano i ragni domestici e dove si trovano
Alcune specie possono definirsi “domestiche” proprio perché ormai trovano nelle nostre case l’ambiente più adatto alla sopravvivenza e alla riproduzione: si tratta di specie che in natura occupano cortecce e fessure degli alberi, anfratti o cavità fra le rocce, ma ormai sono diventate sinantropiche (cioè vivono vicino all’uomo). Uno studio condotto in Belgio su 43 abitazioni in alcune città nell’arco di un intero anno (da ottobre 2014 a settembre2015) ha permesso di rilevare nelle case la presenza di ben 93 specie di ragni di cui 19 classificati come veri e propri “ragni domestici”.
Anche se possono far paura, la maggior parte dei ragni domestici sono in realtà nostri ottimi alleati: si è calcolato che un solo ragno può consumare fino a 2.000 insetti in un anno e alcune specie sono addirittura specializzate nel cibarsi dei vari stadi di sviluppo delle zanzare, dalle uova all’adulto.
Fra le varie stanze della casa, la maggior parte degli esemplari sono stati trovati in soggiorno e in bagno, ma questo è probabilmente legato al fatto che in questi ambienti le persone trascorrono più tempo e si guardano intorno notandone la presenza. I maschi si vedono in giro più delle femmine, perché quest’ultime sono generalmente meno mobili. Un incremento numerico di esemplari si nota in autunno, a partire dalla fine settembre, poiché molti ragni domestici di grandi dimensioni si riproducono proprio in questo periodo dell’anno. Inoltre, visto che non sono in grado di arrampicarsi su superfici lisce e scivolose, i maschi si trovano spesso nei lavandini e nelle vasche da bagno intenti a tentare la risalita da queste superfici, ma anche vicino alle finestre, toppe delle porte o piccole fessure tra le pareti. Le femmine restano in genere più vicine alle ragnatele negli angoli o sui soffitti.
Le specie più comuni nelle abitazioni
Fra i ragni domestici presenti in Italia, solo il Loxosceles rufescens (il ragno violino) rappresenta un pericolo dell'uomo, mentre le altre non sono velenose e non trasmettono malattie. Anzi, potrebbero essere uno strumento contro alcuni batteri: la seta prodotta dal Tegenaria domestica ha mostrato in vitro attività specifica di inibizione della crescita di ceppi di batteri Gram positivi! Di seguito, presentiamo alcune tra le specie più frequenti in Italia.

- Ragno ballerino (Pholcus phalangioides)
In base allo studio condotto in Belgio, si tratta della specie più diffusa ed è stata osservata in due terzi degli edifici. In effetti anche in Italia e nel resto d’Europa il ragno ballerino è davvero comune. Per catturare le prede, si sporge in avanti con tutto il corpo, mantenendo solo due delle otto zampe lunghe e sottili ancorate alla ragnatela, e in seguito le avvolge interamente nella seta.

- Ragno gigante delle case (Tegenaria parietina)
Un ragno marrone, un po’ impressionante per le dimensioni (corpo delle femmine lungo fino a 20 mm) e per le zampe pelose, ma assolutamente innocuo per l’uomo. Costruisce ampie ragnatele “a lenzuolo” a tessitura abbastanza fitta e complete di un rifugio tubolare in cui il ragno si nasconde. La preda che finisce sulla tela viene paralizzata e poi trascinata nell’imbuto per essere consumata.

- Ragno sputatore (Scytodes thoracica)
Si tratta di un ragno non molto grande (corpo di circa 4-6 mm), con una caratteristica colorazione nocciola e nero a contrasto. E’ detto sputatore perché si avvicina lentamente alla preda e, a una certa distanza, sputa una miscela appiccicosa che la intrappola e immobilizza. Successivamente inietta il veleno nel corpo del malcapitato e se ne nutre.
Come allontanare i ragni in casa: cosa fare
Visto che, tutto sommato, i ragni sono animali innocui per l'uomo qui in Italia, fatta eccezione per il ragno violino, e sono anche piuttosto utili come predatori di specie infestanti, sarebbe bene non eliminarli dalle abitazioni. Purtroppo, però, non tutti li apprezzano come coinquilini e quindi per tenerli lontani è possibile adottare qualche accorgimento. Premessi alcuni consigli “logistici” come sigillare eventuali fessure o sostituire zanzariere rotte, la tradizione popolare vede l'aceto e diverse essenze naturali come repellenti per i ragni. Sono tre in particolare i principi attivi – l'olio essenziale di limone, quello di menta piperita e i frutti di castagna – testati su tre specie di ragni.
I risultati della ricerca hanno dimostrato che le castagne e l'olio essenziale di menta hanno avuto efficacia elevata su due specie ed efficacia moderata sulla terza, mentre quello di limone non ha avuto effetto su nessuna di queste specie. Addirittura sono state sperimentate delle vernici repellenti da passare sulle pareti delle abitazioni per allontanare determinate specie del genere Loxosceles, ma i risultati sull'efficacia sono controversi. Banalmente è possibile eliminare i malcapitati anche con un aspirapolvere, rimuovendo così ragnatele e ragni.