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14 Maggio 2024
7:00

Cosa causa il singhiozzo e come possiamo liberarcene?

Il singhiozzo è causato da contrazioni involontarie del diaframma dovute a un'irritazione del nervo frenico. Metodi utili per farlo sparire? Trattenere il respiro oppure un cucchiaio di zucchero, aceto o limone.

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Cosa causa il singhiozzo e come possiamo liberarcene?
Singhiozzo perche cos'e

Il singhiozzo è un disturbo molto comune, che abbiamo sperimentato tutti una volta o l’altra nella vita e che deriva da un involontario spasmo del diaframma e dei muscoli intercostali. Solitamente è temporaneo e può causato dall’ansia, da una forte emozione o da un’abbuffata in cui si mangia e si beve troppo. Quando è cronico, può essere un sintomo di altre patologie, come il reflusso gastroesofageo o un effetto collaterale di alcuni farmaci. Scopriamo insieme perché viene e come è possibile farlo passare.

Cos'è il singhiozzo

Il singhiozzo è il risultato di un'irritazione del nervo frenico che provoca contrazioni involontarie, improvvise e ripetute del diaframma, il muscolo più importante della respirazione, e di altri muscoli intercostali. Ogni singhiozzo che si rispetti è accompagnato dal caratteristico hic-hic-hic (ecco perché in inglese si dice hiccup), causato dalla rapida apertura e chiusura della glottide, una valvola di cartilagine che serve a produrre i suoni che emettiamo e a separare l’apparato respiratorio da quello digerente, in modo che il cibo non vada nei polmoni.

diaframma muscolo

Oltre al diaframma, a livello del Sistema Nervoso Centrale anche i centri di controllo della respirazione e l’ipotalamo vengono coinvolti nello sviluppo del singhiozzo.

Un attacco di singhiozzo acuto può durare da pochi minuti a diverse ore, e in questo caso non deve preoccuparci perché tende a risolversi spontaneamente. In alcuni casi, può durare anche più a lungo, per diversi giorni (o addirittura anni): se dura più di 48 ore può essere un sintomo di patologie più gravi.

Le cause: cosa può scatenare il singhiozzo

A causare le contrazioni del diaframma è un’irritazione del nervo frenico, responsabile appunto di far contrarre e rilassare il muscolo respiratorio. Inoltre, visto che il diaframma separa la gabbia toracica dall’addome ed è in stretto contatto con cuore, stomaco e polmoni, quando questi organi sono infiammati possono a loro volta irritare anche questo muscolo.

Non è ancora ben chiaro come si inneschi il singhiozzo, ma nella maggior parte dei casi può derivare da:

  • Forti emozioni o stress: una grossa risata o un sussulto di paura ci portano a inspirare troppa aria (aerofagia) e di conseguenza a irritare il nervo frenico;
  • Pasti eccessivi: lo stomaco si distende costringendo direttamente il diaframma a contrarsi;
  • Alcolici, cibo piccante, fumo: irritano la mucosa gastrica e di riflesso provocano irritazione del diaframma;
  • Bruschi sbalzi di temperatura.

Nei casi di singhiozzo cronico, questo è causato da altre patologie come il disturbo da reflusso gastroesofageo (GERD), dall’infiammazione della mucosa dello stomaco (gastrite) o nei casi più gravi da pericardite (un’infiammazione del pericardio, il tessuto che ricopre il cuore).

acidità dello stomaco e gas

Anche un’irritazione o una disfunzione del centro respiratorio del cervello o dell’ipotalamo (ad esempio in caso di ictus) possono provocare il singhiozzo, ma si tratta di casi rari e patologie molto complesse.

In alcuni casi, il singhiozzo si può sviluppare come effetto collaterale di alcuni farmaci come le benzodiazepine, gli oppioidi o i farmaci steroidei (come il desametasone).

I rimedi: come far passare il singhiozzo

Per quanto la ricerca stia cercando di comprendere come nasce e come curare il singhiozzo, non ci sono a oggi metodi o farmaci che funzionino sempre e per tutti.

Secondo quanto riportato sul sito dell'Istituto Superiore di Sanità, le tecniche che sembrano dare più risultati per un attacco di singhiozzo acuto prevedono il rilassamento del diaframma. Ad esempio, trattenere il respiro nella fase di espirazione (quando appunto il diaframma è rilassato) per 15-20 secondi, respirare profondamente o ingerire un cucchiaino di zucchero, di aceto o di succo di limone.

Anche l’agopuntura e alcuni farmaci sedativi sembrano aver avuto riscontri positivi, ma ancora una volta, i risultati sono disomogenei e non abbastanza solidi.

Quando il singhiozzo è persistente e dura per più giorni, andrà curata direttamente la patologia sottostante che lo sta causando: è necessario rivolgersi al proprio medico che saprà valutare il percorso diagnostico e terapeutico più adatto.

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