Riguardo all'alluvione in Emilia-Romagna e nelle Marche: c'è chi da colpa alle scie chimiche, chi alla geoingegneria. C'è poi chi si concentra sulla pulizia degli alvei e la prevenzione, necessaria, sacrosanta che dovremmo fare meglio per ridurre i danni e su questo non ci piove; c’è chi punta il dito contro un politico o un partito… Va tutto bene, tutto lecito, ma ci si sta dimenticando una cosa, il nocciolo della questione: l'alluvione è avvenuta in una piana alluvionale. Il termine vorrà pur dire qualcosa?!
La Pianura Padana è una pianura alluvionale, cioè formata dal deposito di sedimenti trasportati dai fiumi ed è periodicamente inondata dalle sue acque con l'aggiunta di altri sedimenti. Non c'è nulla di strano e nulla di sorprendente dal punto di vista geologico. Il riscaldamento globale sta amplificando questi eventi? Si – come confermato anche dall'IPCC – ma ciò non significa che non ne siano già avvenuti altri in passato. Saranno centinaia, forse migliaia le alluvioni avvenute in Pianura Padana nel corso dei tempi geologici.
Non è finita la carta di pericolosità idraulica d'Italia non è stata fatta ieri, ma anni e anni fa. La versione più recente è del 2017 e si vede benissimo che le zone colpite sono di colore blu intenso che corrisponde proprio alla pericolosità è massima.
Quindi, cos'è che ci sorprende? La politica deve fare di più? Certamente. Dovrebbe stanziare una grossa quantità di soldi per ridurre i rischi e su questo non ci sono dubbi. La prevenzione è l’unica vera arma che abbiamo contro i grandi fenomeni naturali.
Allo stesso tempo non dobbiamo dimenticare che eventi come questo non si possono evitare. si possono mitigare i rischi e ridurne i potenziali danni. Ma attenzione, i grandi fenomeni naturali quali alluvioni, eruzioni vulcaniche, sismi, non si possono evitare.
La differenza tra evitare e mitigare è sostanziale. Sembra che stia dicendo una banalità, ma dal momento che ci si soprende che avviene un alluvione in una pianura alluvionale, forse non è più così banale, ed è bene che venga spiegato. Morale della favola: proviamo a non dimenticare il nocciolo delle questioni.