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2 Maggio 2024
7:00

Sognare di cadere nel vuoto e svegliarsi di soprassalto: perché succede e quando

La sensazione di caduta nei sogni è un fenomeno che avviene nella fase ipnagogica del sonno, causato dalla comunicazione tra attività cerebrale a atonia muscolare. Si ipotizza che derivi da un'evoluzione legata al dormire sugli alberi dei nostri antenati, come allarme per prevenire cadute reali. Altre teorie suggeriscono un'asincronia tra rilassamento cerebrale e corporeo o anomalie del sistema vestibolare.

A cura di Joel Baldo
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Sognare di cadere nel vuoto e svegliarsi di soprassalto: perché succede e quando
sognare di cadere

Sognare di cadere, per poi svegliarci di soprassalto. Un’esperienza stressante, che viene chiamata mioclono ipnagogico o spasmo ipnico e si verifica quasi sempre durante la transizione dalla veglia al sonno, coinvolgendo meccanismi neurologici attraverso i quali si passa da una progressiva inibizione dell’attività cerebrale a una repentina riattivazione. La ragione di questa sensazione di caduta potrebbe essere dovuta al rilassamento muscolare graduale che si verifica nel processo di addormentamento. Il brusco risveglio sarebbe quindi un escamotage evolutivo promosso per la nostra antica abitudine, ormai persa, di dormire sugli alberi, come soluzione in extremis per evitare di cascare rovinosamente dal ramo.

La fisiologia dietro al sognare di cadere

La sensazione di caduta nei sogni è tecnicamente conosciuta come un mioclono ipnagogico, un improvviso scatto o contrazione dei muscoli (spasmo) che avviene durante la fase ipnagogica, il periodo di transizione tra la veglia e il sonno. Nonostante la sua breve durata, questo fenomeno è frequentemente abbastanza intenso da risvegliare il dormiente.

In questa fase, l'attività muscolare diminuisce significativamente (atonia muscolare) in direzione di una paralisi indotta dei muscoli volontari, meccanismo di sicurezza che impedisce al corpo di agire in base ai sogni che stiamo facendo. Tale dinamica è controllata da vari nuclei nel tronco encefalico (la parte più antica e profonda, che collega il cervello al midollo spinale), in particolare dal nucleo subcoeruleo e dai nuclei del ponte.

tronco encefalico
Il tronco encefalico

Questi centri nervosi inibiscono i segnali motori che normalmente sarebbero trasmessi ai muscoli durante i periodi di veglia, causando un rilassamento muscolare quasi completo. Tuttavia, durante la fase iniziale del sonno o in una transizione non completamente stabile verso il sonno REM, si può verificare un'interruzione temporanea o una percezione alterata di questo rilassamento muscolare, con il risultato che, nella fase di rilassamento, può talvolta succedere che il cervello interpreti il calo di tono muscolare come una perdita di equilibrio o una caduta, innescando quindi il sogno di cadere.

Altre ipotesi sul perché sogniamo di cadere nel vuoto

Una teoria alternativa suggerisce che la caduta ipnagogica si verifica quando c’è una asincronia tra il rilassamento del cervello e quello del corpo: il fenomeno sarebbe quindi il risultato di una disattivazione repentina del sistema reticolare ascendente nel tronco encefalico durante la transizione dalla veglia al sonno.

La sensazione deriverebbe da una sorta di riflesso neurologico che si attiva quando il cervello entra nella fase del sonno, ma parti del corpo non sono completamente rilassate. Altre spiegazioni si appellano al sistema vestibolare, ovvero a quella struttura presente nell’orecchio interno che è il principale dispositivo per l’equilibrio. Secondo questa ipotesi, la sensazione di caduta potrebbe essere correlata a un'attività anomala di questo sistema, che andrebbe a segnalare sensazioni di vertigine non corrette al cervello, con conseguente risveglio repentino.

Un’ulteriore ipotesi incrocia le neuroscienze e la psicologia: durante il sonno REM, i neuroni che trasmettono il segnale motorio (motoneuroni) sono inibiti per prevenire movimenti che potrebbero recare danno. La sensazione di caduta potrebbe essere una risposta a questa improvvisa inibizione dei movimenti, con il cervello che interpreta la paralisi temporanea come una perdita di controllo fisico.

sonno sognare

Colpa dei nostri antenati

C’è poi un tentativo di spiegare in ottica evolutiva questo singolare fenomeno. I nostri antichi antenati conducevano una vita arboricola, ovvero vivevano per la maggior parte della loro esistenza sugli alberi, così come fanno alcuni primati ancora oggi. Anche una volta adattatisi ad una vita terrestre, i nostri parenti lontani avrebbero continuato a dormire spesso in luoghi elevati o sugli alberi, per evitare predatori notturni.

A causa di questo comportamento, potrebbero aver sviluppato la sensazione di caduta come un meccanismo di allerta precoce per risvegliarsi rapidamente in caso di un potenziale pericolo di caduta reale. Appostandosi sui rami degli alberi, i nostri antenati avrebbero selezionato un meccanismo istantaneo di salvataggio per preparare il corpo ad intervenire e rimanere così aggrappato al ramo. Questa reazione sarebbe quindi rimasta nei circuiti neurali umani come un residuo evolutivo.

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