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16 Maggio 2024
18:25

Svizzera, bunker antiatomici per il 100% della popolazione: perché così tanti e come sono fatti

La Svizzera possiede oltre 370.000 bunker, che devono rispettare specifici criteri previsti dal Governo. Sono abbastanza per ospitare l'intera popolazione in caso di attacchi nucleari. Il motivo? Una legge federale del 1963 per la protezione della popolazione civile.

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Svizzera, bunker antiatomici per il 100% della popolazione: perché così tanti e come sono fatti
svizzera bunker

L'aumento della tensione geopolitica degli ultimi anni, soprattutto in seguito al conflitto in Ucraina e a quello israelo-palestinese, contribuendo così ad alzare il timore della popolazione per un eventuale incidente nucleare. Il Paese meglio preparato per resistere a questo tipo di disastro è la Svizzera, sotto i cui edifici si trovano oltre 370.000 bunker antiatomici che possono ospitare più di 9 milioni di persone, cioè più dell'intera popolazione del Paese! Per legge infatti sotto ogni casa è necessario realizzare un rifugio capace di ospitare tutti gli abitanti dell'edificio e che, in tempo di pace, può essere adibito a cantina o taverna. In alternativa è possibile pagare una tassa per garantirsi un posto all'interno di uno dei 9000 rifugi pubblici presenti nel territorio elvetico.

rifugio atomico svizzero
Bunker svizzero. Credits: Dake.

Quanti bunker ci sono in Svizzera?

Attualmente la Svizzera può contare su circa 37.000 bunker costruiti al di sotto di abitazioni ed edifici, ai quali si aggiungono altri 5100 rifugi pubblici realizzati per ospitare chi, per un motivo o per l'altro, non fosse in grado di realizzare un bunker al di sotto della propria abitazione. Complessivamente queste strutture sono in grado di ospitare oltre il 100% della popolazione!
Si tratta di un record, visto che a livello europeo i Paesi che più si avvicinano sono Svezia e Finlandia, capaci di ospitare rispettivamente l'80 e il 70% circa della propria popolazione.

Perché ci sono così tanti rifugi atomici in Svizzera?

Una domanda che tutti si staranno ponendo è per quale motivo la Svizzera possieda un numero così alto di bunker anti-atomici. Alcuni di questi bunker risalgono alla Seconda guerra mondiale, anche se la maggioranza di quelli attualmente presenti è legata a una legge federale sulla protezione della popolazione civile che risale al 1963:

  • articolo 45: "Ogni abitante deve disporre di un posto protetto raggiungibile in tempo utile dalla sua abitazione";
  • articolo 46: "I proprietari d’immobili sono tenuti a realizzare ed equipaggiare rifugi in tutti i nuovi edifici abitativi".

In quegli anni era in corso la Guerra Fredda e la sola possibilità che un attacco nucleare potesse verificarsi spinse il governo ad introdurre questa legge. Ciò vuol dire che tutti gli edifici svizzeri devono obbligatoriamente possedere un bunker per permettere agli inquilini di rifugiarsi in caso di necessità.
Periodicamente in Svizzera si apre il dibattito sulla loro effettiva utilità: al momento la linea del Governo è quella di mantenere la legge, così da avere rifugi pronti non solo in caso di attacchi nucleari ma anche per proteggersi da eventuali calamità naturali, da invasioni o da attacchi terroristici di varia natura.

Come sono costruiti i bunker anti-atomici svizzeri

Per quanto riguarda le dimensioni i rifugi devono avere una superficie minima di 1 m2 e un volume di 2,5 m3 per ogni persona. Tutte le pareti, il pavimento e il soffitto devono essere realizzate in calcestruzzo armato e, oltre alla porta blindata, deve sempre esserci un’uscita di emergenza che permetta di abbandonare il rifugio anche se l’edificio nel quale ci troviamo dovesse crollare.

Un altro elemento vitale all’interno dei rifugi è il sistema di ventilazione, che deve permettere ai suoi residenti di respirare aria non contaminata. Questo è possibile sia grazie a un sistema di filtri – come i filtri NBC – sia tramite un sistema di sovrappressione che impedisce all’aria non filtrata di entrare nel bunker. È necessario poi che ogni proprietario di bunker si procuri dei letti e una latrina a secco – perché sì, bisogna pur trovare un modo di andare in bagno. È richiesta in realtà una latrina ogni 30 posti del rifugio, anche se alcuni bunker di grandi dimensioni hanno dei veri propri WC o addirittura delle docce. Comunque lo stesso Governo dice che, per quanto possibile, sarebbe meglio utilizzare i servizi igienici della propria abitazione piuttosto che quelli del bunker.

Tra l'altro sappiate che è sufficiente costruire un bunker e tanti saluti… Eh no, bisogna fare manutenzione, perché il governo viene a controllare periodicamente che tutto sia in ordine. Poi certo, in tempo di pace questi spazi possono essere adibiti a cantine o taverne, però devono comunque essere pronti a diventare operativi come bunker in massimo 5 giorni dall’eventuale emergenza.

Cosa portarsi in un rifugio atomico per sopravvivere

La premessa da fare è che questi bunker non sono pensati per restare chiusi dentro per anni – non siamo in Fallout – ma si tratta di soluzioni temporanee nell’ordine delle ore o al massimo dei giorni, non di più. Per questo motivo le linee guida dicono di prendere per ogni persona nove litri d’acqua e scorte di cibo per una sola settimana – soprattutto alimenti a lunga conservazione come riso, pasta, sughi pronti, miele, biscotti eccetera.

Inoltre servono anche una radio portatile a batterie, una torcia tascabile con batterie (oppure delle candele) e poi eventuali altri articoli a seconda delle necessità individuali.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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