
Oggi alle 17:59 (ora italiana 9:59) un terremoto ha colpito le coste nord-occidentali del Giappone, con epicentro a circa 50 km dalla città di Sado. La scossa si è verificata a circa 70 km di distanza da quella di magnitudo 7.5 che il 1 gennaio ha colpito la penisola di Noto, causando circa 200 vittime e più di 500 feriti: per questo motivo non è da escludere che si tratti di un cosiddetto aftershock, cioè di una scossa di intensità ridotta che si verifica dopo una di intensità maggiore all'interno di una sequenza sismica.
Fortunatamente il terremoto odierno non ha fatto registrare gravi danni a persone o infrastrutture e al momento non è stata diramata alcuna allerta tsunami.
La scossa ha fatto registrare un epicentro in mare aperto a una profondità di circa 10 km – quindi si tratta di un sisma piuttosto superficiale – ed è stata seguita a circa 1 h di distanza da una seconda scossa con magnitudo 4.5.
Ma cosa ha causato questo terremoto?
Dal punto di vista geologico il Giappone si trova in una zona di subduzione e il sisma è stato causato dalla riattivazione di un sistema di faglie compressive. Si tratta di un sistema di faglie superficiali e questo infatti è testimoniato dalla ridotta profondità del sisma, pari a circa 10 km.
Per approfondire, ecco un video ad hoc sulla scossa di terremoto di magnitudo 7.5 del 1 gennaio 2024: