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9 Dicembre 2021
14:07

Giappone, terremoto di magnitudo 6.0 nella prefettura di Kagoshima

Il 9 dicembre un terremoto di magnitudo 6 ha colpito la prefettura giapponese di Kagoshima. Al momento non si registrano né vittime né danni importanti.

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Giappone, terremoto di magnitudo 6.0 nella prefettura di Kagoshima
Giappone-kagoshima-terremoto
credit: USGS.

Oggi, giovedì 9 dicembre 2021, nella prefettura giapponese di Kagoshima alle 11.05 (ora locale) si è verificato un terremoto di magnitudo 6.0. Il sisma si è verificato a circa 20 km di profondità, a qualche decina di chilometri al largo dell'isola di Akuseki, nell'arcipelago di Tokara. Questa località nell'ultima settimana è stata interessata da uno sciame sismico, caratterizzato da oltre 200 scosse, ma (fortunatamente) non sono stati segnalati danni né a edifici/infrastrutture né a persone. Solo un mese fa il Giappone, in prossimità di Tokyo, è stato colpito da un altro sisma di magnitudo simile, pari a 5.9. Ma quali sono state le caratteristiche di questa scossa? E perché quest'area del Giappone è considerata sismica?

Le caratteristiche del terremoto

Il sisma ha fatto registrare un valore di magnitudo pari a 6.0 e il suo ipocentro è piuttosto superficiale, essendo posto a circa 20 km di profondità (dati: JMA). Su questo valore c'è ancora una leggera discrepanza a seconda delle fonti considerate: i dati dell'USGS forniscono ad esempio una stima leggermente più bassa, attorno ai 17 km. Fortunatamente non sono state segnalate vittime, feriti o ingenti danni a edifici e infrastrutture. Il principale disagio – se così si può dire – è un ritardo dei treni super veloci di circa 15 minuti.

Sempre secondo l'Agenzia meteorologica giapponese resta alta l'attenzione per le possibili frane e, per questo motivo, l'allerta è stata alzata, anche in vista di possibili temporali nelle prossime ore. D'altra parte, al momento non è stata diramata alcuna allerta tsunami nel Paese.

Shinya Tsukada, il capo della Divisione di monitoraggio dei terremoti e degli tsunami dell'Agenzia meteorologica giapponese, a tal proposito ha tenuto una conferenza stampa e ha dichiarato quanto segue:

L'attività sismica attiva è continuata dal 4 di questo mese vicino alle isole Tokara. Il pericolo di frane è in aumento, quindi fate attenzione alla futura attività sismica. Per il momento potrebbero esserci terremoti che provocano forti scosse con magnitudo massima di 5 o superiore, quindi fate attenzione.

Cosa ha causato il terremoto di Kagoshima?

Da un punto di vista geologico possiamo dire che l'area è frequentemente soggetta a terremoti. Nell'ultimo secolo si sono verificati diversi sismi nei pressi delle isole Tokara ma quello di oggi è sicuramente più intenso rispetto alla media – che si aggira attorno alla magnitudo 4. Secondo il "Seismic Intensity Database" della JMA, è la prima volta dal 1968 che un terremoto di magnitudo superiore a 6 colpisce quest'area del Giappone.

Ma perché si tratta di una zona sismica? Nel settore meridionale del Giappone si verifica lo scontro tra due placche tettoniche: quella delle Filippine e quella di Sunda. Quella delle Filippine subduce (quindi "scorre") al di sotto di quella di Sunda, dando vita a una serie di terremoti e vulcani lungo tutto l'arcipelago nipponico. Come riportato anche dall'USGS, la subduzione si snoda per oltre 3000 km e la sismicità in alcune zone può verificarsi addirittura a 600 km di profondità. Per questo motivo il terremoto di Kagoshima (che ha un ipocentro di 20 km) è definito "superficiale".

Nonostante si tratti di un importante zona di subduzione, bisogna evidenziare come nel report storico siano pochissimi i terremoti registrati con magnitudo elevate: fino ad oggi ne sono stati segnalati 7 con magnitudo superiore all'8 e 250 con magnitudo superiore al 7. Tra questi possiamo ricordare quello del Kanto (1923), di Fukui (1948) e di Kobe (1995).

Schema tettonico Giappone meridionale
Schema tettonico–strutturale del Giappone Meridionale (credit: USGS).

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Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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