
Ieri, martedì 7 giugno 2022 alle ore locali 19:55 (in Italia ore 2:55 di oggi 8 giugno), una scossa di terremoto con magnitudo Richter 6.5 ha colpito il nord-ovest del Brasile, a pochi km di distanza dal confine col Perù.
Secondo i dati dell'USGS il sisma ha avuto un epicentro localizzato in prossimità del comune di Tarauacá, nello stato di Acre, mentre l'ipocentro è stato rilevato a una profondità di circa 620 km – quindi parliamo di un terremoto profondo. Proprio a causa della grande profondità, in superficie non sono stati registrati né danni rilevanti né vittime.
In realtà poco tempo dopo, alle ore locali 1:53 un secondo sisma ha colpito la stessa area, questa volta con una profondità leggermente minore (603 km circa) e una magnitudo di 4.8.
Cosa ha causato il sisma in Brasile?
Il Sudamerica è una zona altamente sismica a causa della subduzione della placca di Nazca al di sotto di quella Sudamericana: questa subduzione ha causato alcuni tra i più grandi terremoti della storia come quello di Valdivia, che fece registrare una magnitudo pari a 9.5.
Fortunatamente quello di oggi in Brasile si è verificato ad una profondità tale da non avere sufficiente energia per arrecare danni ingenti in superficie: gli oltre seicento km di roccia sono stati sufficienti a dissipare la maggior parte dell'energia.
Si tratta comunque di un'area che non è nuova a terremoti profondi: come vediamo dall'immagine sottostante, il confine nord-orientale del Brasile è pieno di "pallini viola", dove ciascun pallino corrisponde all'epicentro di un sisma profondo e quanto più grande è il pallino, tanto è più alta la magnitudo.
