
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.7 ha colpito il Giappone oggi, 9 novembre, alle 17:03 locali (le 09:03 in Italia). Secondo quanto riportato dall’INGV, l’epicentro è stato localizzato in mare, a circa 120 km a est dalla prefettura di Iwate, a una profondità di 9 km. La Japan Meteorological Agency ha inizialmente emesso un'allerta tsunami, avvisando della possibilità di onde alte fino a un metro.
Durante la giornata, tuttavia, l’allerta tsunami è stata revocata: secondo la JMA l'area resta comunque a rischio di forti terremoti per almeno una settimana.
Alla prima scossa ha fatto seguito un secondo sisma, di magnitudo 6.3, registrato alle 17.54 locali (le 09:54 in Italia) e rilevato a una profondità di 20 km. Secondo quanto riportato dalle autorità locali, il terremoto è stato avvertito nella città di Morioka e nelle cittadine di Yahaba, a Iwate, e in quella di Wakuya nella vicina prefettura di Miyagi.
Da un punto di vista geologico, il Giappone è un Paese estremamente sismico, essendo il risultato dello scontro di placche tettoniche: nello specifico, si tratta della placca pacifica, che va in subduzione sotto quella nordamericana. Questo contesto tettonico attivo si traduce nella presenza di migliaia di faglie compressive, la cui riattivazione può generare frequenti e intensi terremoti.
Le autorità non hanno segnalato danni o feriti per i due terremoti odierni: nessuna anomalia registrata neppure per le due centrali nucleari della zona.