I test di gravidanza a uso domestico disponibili in farmacie e parafarmacie sono strumenti economici e affidabili che rilevando la presenza dell'ormone gonadotropina corionica umana nelle urine possono confermare o escludere una gravidanza già dopo pochi giorni di ritardo dalle mestruazioni. Tuttavia, se utilizzati troppo presto o non correttamente potrebbero non rilevare una gravidanza, dando quindi un falso negativo. Al contrario, esistono alcune patologie e farmaci che possono ingannare il test dando risultati falsi positivi anche quando non si è incinte. Vediamo come utilizzarli correttamente e quali fattori e situazioni possono alterarne il risultato.
Come si utilizzano?
Sono stick di plastica dotati di un tampone assorbente nel quale l’interazione dell’hCG con diversi anticorpi ne permette la rilevazione nelle urine. È importante seguire le indicazioni date dal produttore, perché potrebbero esserci piccole variazioni nel modo di utilizzo, ma in generale per la maggior parte dei test attualmente in commercio bisogna:
- esporre il tampone assorbente al flusso di urina per qualche secondo (o raccogliere l’urina in un contenitore sterile e immergervi il tampone);
- posizionare il test su una superficie orizzontale e aspettare il tempo indicato dal produttore (solitamente 3-5 minuti, ma ci sono anche test che danno risultati in 1 minuto) per leggere il risultato.
Che significato hanno i risultati?
Dopo aver atteso il tempo previsto, riquadro di lettura, dotato di una striscia per la rilevazione dell’hCG (T) e una per il controllo del buon funzionamento del test (C), possono comparire una o due strisce colorate che ci indicano il risultato del test.
- Risultato negativo: si colora solo la striscia di controllo (C).
- Risultato positivo: si colorano sia la striscia del test (T) che la striscia controllo (C). Si considera positivo anche se la linea T è poco marcata.
- Test non valido: non si colora nessuna striscia oppure si colora solo la striscia del test (T).
La colorazione della striscia C è fondamentale per considerare valido il test, perché indica che l’urina ha viaggiato correttamente fino alla fine del tampone. Nel caso questo non avvenga, il test deve essere ripetuto.In caso di risultato positivo, viene eseguito un ulteriore esame del sangue come conferma definitiva della gravidanza.
Quanto aspettare prima di fare un test: ecco quando farlo
La gonadotropina corionica viene prodotta fin dal momento in cui la cellula uovo fecondata dallo spermatozoo si impianta nell’utero, circa 10-14 giorni dopo la fecondazione, che a sua volta avviene circa 24 ore dopo un rapporto. Infatti, se fatti subito dopo un rapporto non protetto, i test di gravidanza non funzionano perché l’hCG non è stata ancora prodotta! È meglio aspettare qualche giorno dal ritardo delle mestruazioni: alcuni test consigliano di aspettare una settimana, altri di nuova generazione sono in grado di dare risultati anche dopo un solo giorno di ritardo.
In ogni caso, dopo un primo risultato negativo, è consigliabile ripetere il test dopo qualche giorno. La concentrazione di hCG all’inizio della gravidanza raddoppia ogni due-tre giorni (per poi stabilizzarsi verso il terzo mese), e ripetere il test darà una maggiore certezza del risultato.
Come devo prepararmi?
Non ci sono particolari precauzioni da prendere per fare i test di gravidanza delle urine, come anche per quelli del sangue. Si potrebbe pensare che bere per poter fare il test quanto prima sia una buona idea.
In realtà, è consigliabile non bere troppo prima del test perché un eccesso di liquidi potrebbe diluire l’hCG e rendere difficile la rilevazione. Sarebbe meglio infatti, fare il test con la prima urina del mattino, perché più concentrata.
Quando un test può dare falsi negativi
Sebbene i test di gravidanza per le urine siano affidabili tra il 97 e il 99%, è possibile avere casi di falsi negativi, ossia test con risultato negativo, pur essendo incinte. Le principali cause di un falso negativo sono:
- Errata esecuzione del test perché non si sono seguite le istruzioni indicate sul prodotto
- Non aspettare i minuti indicati sulla confezione
- Aver fatto il test troppo presto, con hCG ancora non rilevabile (ecco perché è meglio ripetere il test dopo qualche giorno) o appunto aver bevuto troppa acqua
Quando un test può dare falsi positivi
I falsi positivi sono invece molto meno frequenti dei negativi. Possono dipendere dal test, se è scaduto o se non è stato conservato nel modo giusto. Fare il test mentre si ha un’infezione del tratto urinario o se di recente si è avuto un aborto, potrebbe dare un falso positivo. Oppure può derivare da dall'utilizzo di alcuni farmaci o condizioni patologiche che di per sé possono aumentare i livelli di hCG, come tumori e cisti ovariche. Sono molti i farmaci che possono dare falsi positivi: innanzitutto i farmaci per la cura dell’infertilità, che sono proprio a base di hCG.
Se si soffre di allergia, bisogna stare attenti ai farmaci a base di prometazina, che possono influenzare il risultato del test, come anche alcuni farmaci per il Parkinson e per l'ansia e l'insonnia. Anche nel caso si sia in cura con diuretici per l'ipertensione e farmaci per l’epilessia è bene considerare che potrebbero falsare i risultati del test e in questi casi è sempre meglio consultare il bugiardino del farmaco che si sta utilizzando per accertarsi di quali interazioni può dare o parlarne con il proprio medico che potrebbe indirizzarci verso un esame del sangue più specifico.