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1 Novembre 2024
10:30

Togliere le scarpe prima di entrare in casa: composizione dello sporco ed eventuali rischi

Le scarpe raccolgono dall’ambiente esterno batteri patogeni, come Escherichia coli e Salmonella, allergeni e altri inquinanti potenzialmente dannosi per la salute, soprattutto quella dei più piccoli e delle persone immunodepresse.

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Togliere le scarpe prima di entrare in casa: composizione dello sporco ed eventuali rischi
Scarpe sporche in casa trasportano batteri

Dopo una passeggiata, già a occhio nudo ci accorgiamo che le scarpe possono portare sporcizia in casa: polvere, terriccio, qualche foglia e, nel peggiore dei casi, feci animali. E già questo potrebbe essere un buon motivo per togliere le scarpe prima di entrare in casa. Ma il vero problema è quello che c’è a livello microscopico: sulla suola delle scarpe si trovano colonie di batteri patogeni, come Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Clostridium difficile, oltre a tracce di inquinanti (come pesticidi e metalli pesanti) che trasportiamo inconsapevolmente dentro casa. Non è il caso di fare allarmismi, ma scopriamo meglio cosa c’è sulle suole delle nostre scarpe.

Cosa c’è sotto le nostre scarpe?

Nonostante l’importanza di conoscere cosa portiamo dentro casa, di studi ce ne sono pochi e ancora di meno sono quelli indipendenti e pubblicati su riviste peer-reviewed. Ma cosa ci dicono queste poche informazioni che abbiamo?

Innanzitutto, tutte le scarpe sono uguali: décolleté, stivali, scarponi e sneakers, raccolgono batteri, polveri e inquinanti allo stesso modo. Sembra solo che più zigrinatura abbia la suola, più materiale esterno possa raccogliere.

Scarponi con zigrinatura raccolgono più sporcizia

Sulle suole di scarpe sono stati ritrovati ceppi di Enterococcus faecalis, segno di contaminazione fecale proveniente da feci animali presenti sui marciapiedi.

Il 39,7% dei campioni è risultato positivo al Clostridium difficile, un batterio che causa diarrea, febbre, colite e dolori addominali. Tra il 40 e l’80% delle scarpe analizzate in un secondo studio recava tracce di Listeria monocytogenes, responsabile delle gastroenterite da intossicazione alimentare, ma che può causare anche gravi infezioni sistemiche, come meningiti.

In un interessante studio condotto in Alaska, i partecipanti dotati di scarpe sterilizzate hanno attraversato un breve tratto di marciapiedi, che terminava con una parte di linoleum (un tipo di pavimento), a simulare appunto il pavimento di casa. Dopo la passeggiata, il 70% degli stivali è risultato contaminato da batteri Coliformi, nello specifico per il 40% di essi si trattava di Escherichia coli.

L’E. coli è un batterio normalmente presente nel tratto gastrointestinale, ma alcuni ceppi sono patogeni e responsabili di crampi addominali, vomito, diarrea e se raggiunge altri distretti, infezioni urinarie, polmoniti e infezioni sistemiche. A conferma del trasferimento di questi patogeni sul pavimento, anche sul tratto di linoleum sono stati trovati il 50% dei Coliformi, 10% dei quali E. coli.

Batterio Escherichia coli

Sulle suole sono stati riscontrati anche Salmonella, causa di intossicazioni alimentari da ingestione di cibo infetto, infezioni soprattutto del tratto gastrointestinale, che possono aggravarsi e interessare anche altri distretti; e ceppi resistenti agli antibiotici dello Staphylococcus aureus, responsabile non solo di infezioni cutanee, ma anche di polmoniti e infezioni cardiache.

Non trasportiamo solo batteri patogeni

L’iniziativa australiana DustSafe di citizen science, che coinvolge i cittadini nella raccolta dei campioni, ha riscontrato nei sacchetti per la polvere inviati dai cittadini la presenza di allergeni, soprattutto nella stagione primaverile dove i pollini sono al massimo.

Sono inoltre presenti metalli pesanti, pesticidi, microplastiche e disturbatori endocrini, che arrivano nelle nostre case principalmente dall’esterno. Quella del piombo (addirittura riscontrato fino a 364 mg/kg) e di altri metalli pesanti viene fatta risalire all’utilizzo di questo metallo in particolare nelle pitture per esterni degli edifici più antichi.

Quanto dobbiamo preoccuparci per gli eventuali rischi?

Il pericolo di infettarsi o ammalarsi con qualcosa presente sulle nostre suole è relativamente basso. La maggior parte di questi batteri causa infezioni per ingestione di alimenti contaminati o contatto con feci infette e mediamente un adulto non passa molto tempo sul pavimento. Va però considerato che una folata di vento o lo spostamento di oggetti possono far alzare polvere dai pavimenti e riportare in aerosol questi batteri, che potrebbero andare a poggiarsi sugli alimenti.

Bisogna prestare particolare attenzione nel caso in cui in casa ci siano persone immunodepresse, più sensibili agli attacchi dei patogeni o bambini che gattonano e che, a differenza degli adulti, possono entrare maggiormente in contatto con questi batteri sedimentati sui pavimenti.

Nei bambini che gattonano aumenta possibilità di infezione

Potrebbe essere un fattore da considerare negli ospedali o nelle strutture sanitarie, dove le infezioni ospedaliere possono complicare casi clinici già gravi. Secondo un’analisi, sull’88% delle scarpe utilizzate anche all’esterno sono presenti batteri patogeni e in particolare, anche nelle scarpe utilizzate in sala operatoria è stato trovato almeno un batterio patogeno.

Come anticipato, sono necessari altri e più ampi studi per decidere se sia o meno un’abitudine salutare, anche se per ora i dati puntano verso questa risposta. In ogni caso, togliersi e far togliere le scarpe ai propri ospiti è spesso una scelta personale che comincia a diffondersi anche in Italia, o legata alla cultura di origine, soprattutto quella asiatica (come tutti quelli cresciuti con i cartoni giapponesi avranno notato) e nord europea.

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