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Cos’è il batterio Escherichia coli e perché causa di divieti balneazione

Dopo le polemiche sull'inquinamento della Senna alle Olimpiadi di Parigi 2024, la triatleta belga Claire Michel è risultata infettata da Escherichia coli. Se ingerito, questo batterio può provocare diarrea, crampi addominali, vomito e infezioni del tratto urinario.

5 Agosto 2024
12:30
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Cos’è il batterio Escherichia coli e perché causa di divieti balneazione
Escherichia coli
Credit: U.S. Department of Health & Human Services: Centers for Disease Control and Prevention, via Wikimedia Commons

Il primo caso di infezione del batterio Escherichia coli alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha colpito la triatleta belga Claire Michel, ricoverata in ospedale il 4 agosto. Il Belgio non potrà quindi partecipare alla gara di triathlon a squadre miste. Probabilmente l'atleta ha contratto l'infezione nuotando nelle acque del fiume Senna durante la gara di triathlon individuale che si è tenuta mercoledì 31 luglio. La balneabilità della Senna è uno degli aspetti più discussi dei Giochi Olimpici 2024 e dipende in buona parte proprio dalle concentrazioni di E. coli (l'abbreviazione per indicare Escherichia coli), che defluisce nel fiume in seguito a piogge intense che fanno tracimare le acque reflue dei sistemi fognari. E. coli è infatti un batterio che si trova nel tratto intestinale di molti mammiferi compreso l'essere umano: se ingerito in concentrazioni sufficientemente alte può provocare problemi gastrointestinali e sintomi quali diarrea, crampi addominali, vomito e anche infezioni del tratto urinario se finisce nella vescica. Questo batterio può contaminare anche le acque marine, impedendone la balneabilità.

Cos'è Escherichia coli?

L'Echerichia coli è un batterio Gram-negativo che abita abitualmente all'interno dell'intestino, proliferando specialmente nel suo ultimo tratto, il colon. È un enterobatterio che fa parte della naturale flora intestinale dei mammiferi e di alcuni uccelli e che gioca un ruolo importante nella digestione. Questa specie si aggrega in colonie che, come possiamo vedere nell'immagine sottostante, sono formate da tanti singoli batteri a forma di bastoncino lunghi 1-2 micrometri. Ne esistono moltissimi ceppi – per la maggior parte innocui – ma, sebbene sia un organismo "amico" della nostra flora, in alcuni casi può trasformarsi in un patogeno occasionale, causando patologie che possono considerarsi anche gravi.

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Credit: IDKlab, via Wikimedia Commons

Patologie legate a E. coli: i sintomi

E. coli può causare malattie gastrointestinali e infezioni quando ingerito (perché presente in acqua, latte o cibo contaminati) o trasmesso attraverso il morso di alcuni insetti. Uno tra i più comuni casi di infezione è legato al contatto diretto oro-fecale da persona a persona associato tipicamente ad una scorretta igiene delle mani e delle superfici.
Questo batterio tende ad invadere il rivestimento intestinale e attaccarsi alla sua parete interna generando, tra i  più comuni effetti, diarrea, crampi addominali, vomito e infezioni del tratto urinario mentre, in casi molto gravi, insufficienza renale e morte. I casi più gravi però hanno a che vedere con l'ingresso di questo batterio nel flusso sanguigno a seguito di traumi intestinali interni.
Ecco perché questo batterio, assieme ad altri microorganismi potenzialmente pericolosi per la salute, viene monitorato misurandone le concentrazioni nelle acque interne e costiere.

studi batteri
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Nicole Pillepich
Divulgatrice
Credo non esista una parola giusta per definirmi: sono naturalista, ecologa, sognatrice e un po’ artista. Disegno da quando ho memoria e ammiro il mondo con occhio scientifico e una punta di meraviglia. Mi emoziono nel capire come funziona ciò che mi circonda e faccio di tutto per continuare a imparare. Disegno, scrivo e parlo di ciò che amo: natura, animali, botanica e curiosità.
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