Oggi lunedì 10 giugno 2024 la Terra potrebbe essere colpita da una tempesta geomagnetica di classe G2, cioè “moderata” secondo la classificazione ufficiale. La previsione arriva dallo Space Weather Prediction Center del NOAA. Questo è dovuto al fatto che sabato 8 giugno il Sole ha emesso un brillamento M9.7 (quindi di intensità medio-alta), che ha provocato la più intensa tempesta di radiazioni dal 2017 (categoria S3, la più intensa) e una notevole espulsione di massa coronale, uno “sbuffo” di plasma solare diretto verso la Terra. L'emissione di protoni (particelle cariche subatomiche) associata al brillamento ha anche provocato un vasto blackout radio ad alte latitudini nell'emisfero boreale e tuttora gli effetti del brillamento si fanno sentire impedendo completamente o disturbando le comunicazioni radio a bassa frequenza.
L'origine del brillamento e dell'eruzione è la regione attiva AR 3697, lo stesso complesso di macchie solari che aveva prodotto le straordinarie aurore boreali del 10 maggio. Questa regione attiva, all'epoca chiamata AR 3664, era tramontata dietro il bordo del Sole per via della rotazione della nostra stella, ed è tornata a farsi vedere a fine maggio dopo un'intera rotazione solare, prendendo il suo nuovo nome. Nelle ultime due settimane questa regione ha prodotto svariati brillamenti e adesso si sta apprestando a tornare dietro il bordo solare.
L'espulsione di massa coronale associata al brillamento di sabato, nonostante la direzione non perfetta per colpire la Terra, potrebbe comunque “prenderla di striscio” e innescare una tempesta geomagnetica. Secondo lo Space Weather Prediction Center, la tempesta poterebbe raggiungere la classe G2, un'intensità in grado di creare problemi ai sistemi elettrici a latitudini elevate, dare problemi di orientamento ai satelliti artificiali in orbita terrestre e provocare aurore boreali a latitudini sopra i 55°. In Italia quindi per ora è da escludere che ci siano rischi ma anche che vedremo nuovamente aurore. È possibile però che nei prossimi mesi assisteremo ancora a questo straordinario fenomeno celeste, visto che il Sole si sta rapidamente avvicinando al picco della sua attività magnetica, previsto per l'inizio del prossimo anno.