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24 Febbraio 2025
12:18

Una finta videochiamata WhatsApp della banca è una truffa di spoofing: come difendersi

Con la scusa di voler aiutare l'utente a risolvere un problema riscontrato sul suo conto corrente, i truffatori propongono via SMS l'avvio di una videochiamata WhatsApp con un consulente della banca. Durante la chiamata, poi, viene perpetrata la nuova truffa richiedendo la condivisione dello schermo alla vittima.

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Una finta videochiamata WhatsApp della banca è una truffa di spoofing: come difendersi
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Una nuova e pericolosa truffa sta prendendo di mira alcuni utenti su WhatsApp. Tutto comincia con un SMS che sembra provenire dal nostro istituto bancario, in cui si avvisa di presunte anomalie sul nostro conto corrente. A questo punto si richiede una finta videochiamata spacciata come proveniente dalla banca, in cui i truffatori si fingono operatori dell'istituto di credito della vittima con l'obiettivo di ottenere credenziali bancarie e dati personali attraverso la condivisione dello schermo, un metodo che permette loro di aggirare le tradizionali misure di sicurezza informatica. Questo tipo di attacco è particolarmente insidioso perché non si basa su link fraudolenti o malware, ma su un'interazione diretta e apparentemente affidabile con l'utente. Per difendersi, è essenziale adottare un approccio prudente diffidando da qualsiasi comunicazione che generi senso di urgenza e, naturalmente, non condividendo mai il proprio schermo con sconosciuti.

Come funziona la truffa della finta videochiamata WhatsApp della banca

Questa truffa inizia solitamente con un SMS che sembra provenire dalla propria banca, grazie a una tecnica chiamata spoofing, ovvero la falsificazione dell'identità del mittente. Il messaggio informa l'utente di un presunto problema sul proprio conto, come un accesso sospetto o una transazione non autorizzata, e lo invita a risolvere la situazione con urgenza. Per farlo, viene proposta una videochiamata su WhatsApp con un finto operatore del servizio clienti. Una volta in chiamata, il truffatore adotta un tono professionale e rassicurante, proprio come farebbe un addetto del customer care del proprio istituto, inducendo così la vittima a credere di essere davvero in contatto con la propria banca.

Il passaggio cruciale della truffa è la richiesta di condivisione dello schermo. Questo permette ai criminali di vedere in tempo reale le operazioni che la vittima compie sul proprio dispositivo, inclusi eventuali codici di accesso all'home banking o password digitate. In alcuni casi, il truffatore potrebbe anche guidare la persona attraverso specifiche operazioni, inducendola inconsapevolmente a trasferire denaro o a modificare le proprie credenziali. Il tutto avviene senza l'uso di malware o tentativi di phishing “tradizionale”, rendendo il tentativo di truffa più difficile da riconoscere per chi non è esperto di sicurezza informatica.

L'aspetto più pericoloso di questa truffa, vogliamo ribadirlo, è proprio la sua apparente normalità: le persone tendono a fidarsi di un operatore che sembra autentico, soprattutto se il contatto avviene attraverso un canale considerato “sicuro” come WhatsApp. Questo, unito al senso di urgenza creato dal messaggio iniziale, porta molti a reagire impulsivamente, senza prendersi il tempo di verificare la richiesta. È proprio su questo meccanismo psicologico di ingegneria sociale che fanno leva i truffatori, spingendo le vittime a compiere azioni che normalmente non farebbero.

Come difendersi dalla truffa della finta videochiamata WhatsApp della banca

Una volta compresa la tattica usata dai criminali informatici, difendersi dalla truffa della finta videochiamata WhatsApp della banca diventa decisamente più semplice. Queste sono le raccomandazioni che vi facciamo per evitare di incorrere in seri guai.

  • Ignorate qualsiasi comunicazione sospetta: le banche non utilizzano WhatsApp per gestire emergenze o richiedere dati sensibili. Se ricevete un SMS sospetto, la prima cosa da fare è ignorare qualsiasi link o invito a una chiamata e contattare direttamente la vostra banca tramite i numeri ufficiali presenti sul suo sito Web.
  • Non condividete mai lo schermo con sconosciuti e, in generale, evitate di fornire informazioni personali attraverso servizi di messaggistica.
  • Mantenere i dispositivi aggiornati con software di sicurezza affidabili può ridurre il rischio di cadere in attacchi informatici diversi da quello che vi abbiamo descritto e che potrebbero rivelarsi altrettanto pericolosi.
  • Contattate la vostra banca e la Polizia Postale nell'eventualità in cui avete ricevuto SMS sospetti o, peggio ancora, qualora siate già caduti vittima della truffa che vi abbiamo appena raccontato.
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