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2 Ottobre 2023
17:48

Voli disturbati tra Iran e Iraq, cos’è il fenomeno del “GPS spoofing” e quali sono i rischi

Secondo alcune testimonianze, la strumentazione di bordo di alcuni aerei in volo nello spazio aereo tra Iran e Iraq è stata compromesse. Ecco cosa è accaduto.

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Voli disturbati tra Iran e Iraq, cos’è il fenomeno del “GPS spoofing” e quali sono i rischi
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Da alcuni giorni sono comparse, su alcuni siti specializzati, notizie relative a un fenomeno riconducibile a una tecnica di GPS spoofing, ossia un “inganno” ai danni dei sistemi di posizionamento satellitare di alcuni velivoli intenti a sorvolare lo spazio aereo tra Iraq e Iran. Vediamo cosa è accaduto di preciso e, soprattutto, facciamo un po' di chiarezza su cosa sia il GPS spoofing e quali le relative conseguenze.

Cos'è il GPS spoofing

Quando si parla di GPS spoofing si intende una tipo di attacco in cui il GPS di un dispositivo viene ingannato a registrare una posizione diversa da quella reale. Si tratta di un tipo di attacco estremamente pericoloso perché può essere rivolto a qualunque tipo di veicolo.

Disturbi dei sistemi elettronici di bordo

Lo scorso 26 settembre l’AIN (Aviation International News) ha riportato su proprio sito internet una notizia diffusa dall’OPS Group, un gruppo di esperti di operazioni aeree secondo i quali, alcuni velivoli in transito nello spazio aereo tra Iran e Iraq (precisamente nell'aerovia UM688) hanno registrato dei disagi dovuti al malfunzionamento dei sistemi elettronici di assistenza al volo. L’origine di questi disturbi sembra non essere stata localizzata sebbene si è certi di una cosa: si tratta di disturbo ai danni dei sistemi GPS di bordo, altrimenti nota come GPS spoofing.

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Cosa è accaduto in pratica?

Secondo le testimonianze fornite dai piloti degli aerei coinvolti, i sistemi inerziali di assistenza al volo hanno improvvisamente iniziato a fornire dati errati, quasi come se fossero divenuti improvvisamente malfunzionanti. Ciò ha causato difficoltà nel determinare il posizionamento dell'aereo ed ha costretto i piloti a far uso delle informazioni provenienti dalle stazioni a terra per determinare la propria posizione. Inoltre, in alcuni casi, gli operatori di volo hanno affermato che, in seguito al sorvolo delle aree incriminate, è stato necessario reimpostare i dati corretti di ora e data anche sui loro propri dispositivi elettronici.

Quali sono i risvolti e le considerazioni di questi avvenimenti?

Le segnalazioni di questo comportamento strano della strumentazione di bordo si sono moltiplicate negli ultimi giorni: anche l'Agenzia Europea per la Sicurezza del Volo (EASA) ha lanciato l'allarme sull'accaduto. Tutto ciò lascia campo aperto ad almeno un paio di considerazioni:

  1. innanzi tutto gli eventi descritti hanno interessato diversi modelli di aerei, andando a rafforzare l'ipotesi che si tratti effettivamente di un'azione deliberata difficilmente attribuibile ad un evento fortuito;
  2. l'aspetto di maggior gravità consiste nella tipologia di "attacco" effettuato: i sistemi elettronici di posizionamento del velivolo non hanno smesso di funzionare. Al contrario, hanno continuato ad assolvere alla loro funzione ma hanno fornito dati errati, fornendo una posizione sfasata anche di diverse miglia.

In particolare è questo secondo aspetto ad avere potenziali gravi riscontri. Nelle operazioni militari, tra le varie categorie di azioni che possano essere intraprese, vi è la Guerra Elettronica (o EW – Electronic Warfare). Tra le varie tipologie di azioni che è possibile intraprendere contro un bersaglio, ci sono proprio quelle destinate a metterne fuori uso i sistemi in modo temporaneo, permanente o, meglio ancora, ingannarli. Per capire la pericolosità di queste azioni, occorre soffermarsi sugli effetti potenziali che una simile azione potrebbe causare.

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Una rappresentazine schematica della rotta deviata di un velivolo a seguito di GPS SPOOFING. Crediti: OPS Group.

Se da un lato il disturbo fine all’inutilizzo di un sensore (il cosiddetto Jamming) può essere notato "abbastanza" facilmente (i sensori semplicemente smettono di funzionate), l’inganno (lo Spoofing) è un’azione più subdola. In questo secondo caso, infatti, i dati saranno ancora disponibili ma saranno “semplicemente” inesatti. E' quindi più complesso accorgersi di essere vittima di un inganno e, prima che si possano prendere le dovute contromisure, potrebbe essere necessario del tempo.

Lo spoofing dei sistemi inerziali di bordo, quindi, potrebbe causare un dirottamento degli aerei in spazi aerei non autorizzati, causando quindi incidenti diplomatici e possibili risposte militari, dato che si verificano in aree del mondo il cui contesto geopolitico è già di per sé teso.

Azioni di mitigazione

A seguito dei report riguardanti l’accaduto, si è diffuso l’allarme tra la comunità di professionisti del volo. Il fenomeno è ormai noto e le contromisure riguardano l’uso di altre tecniche diverse dall'impiego della strumentazione elettronica per il volo, unitamente al ricorso alle informazioni ricevute da terra (un velivolo, infatti, non vola mai in solitaria ma è sempre sotto il controllo dei vari centri a terra).

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Una curiosità

Come tutti i mezzi, sia terrestri che navali, anche gli aerei seguono le proprie regole per il volo, il che comprende le rotte e le cosiddette aerovie. Come un’autostrada nei cieli, le varie rotte che collegano gli aeroporti di tutto il mondo seguono delle strade invisibili, appunto dette aerovie. Queste si distinguono per rotta e per quota, garentendo che vi sia sempre “strada” libera a ciascun aereo. Le aerovie hanno un nome in codice e, nel caso esaminato, UM688 è il nome di una delle principali aerovie che collega l'Europa con l'Oriente.

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