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1 Dicembre 2024
11:00

10 parole inglesi che ci siamo inventati in Italia o che usiamo nel modo sbagliato

Conoscere le sfumature delle parole inglesi è fondamentale per evitare fraintendimenti. Vediamo dieci parole comunemente usate in Italia con significati diversi dall’originale o che sono proprio state inventate di sana pianta nel nostro Paese.

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10 parole inglesi che ci siamo inventati in Italia o che usiamo nel modo sbagliato
10 parole inglesi che non esistono o usiamo nel modo sbagliato

L’inglese è una lingua che pervade ormai la nostra vita quotidiana: dai social media ai film, dalle canzoni alla terminologia lavorativa. Ormai molte parole inglesi o di origine anglofona sono entrate nell'uso quotidiano italiano. Tuttavia, diverse di queste vengono utilizzate in modo completamente errato, e alcune addirittura sono state create da noi, pur non esistendo in inglese, influenzati dal loro utilizzo nel linguaggio parlato o da traduzioni improprie. Questo articolo esplora dieci di queste parole, spiegando come dovrebbero essere usate correttamente per evitare figuracce.

1. Smartworking

Molti saranno sorpresi nello scoprire che “smartworking” è una parola che non esiste in inglese. Suona come una parola inglese, ma non lo è. In inglese non si può dire “I do smartwkorking”: "faccio smartworking". La vera espressione inglese è “I work from home”. Va bene usarla fra italiani, ormai dai tempi del Covid l’espressione si è consolidata, ma è altrettanto importante sapere che non è inglese.

2. Stage

Il problema della parola “stage” è che può riferirsi sia a una parola inglese che francese. Tendenzialmente utilizziamo il suo significato francese [staʒ], usato come sinonimo di “tirocinio”, confondendolo con quello inglese. In inglese, però, pronunciato [ˈsteɪdʒ], significa “palco/ piattaforma rialzata” su cui qualcuno si esibisce o parla,  o “fase” di un processo. Per indicare un’esperienza formativa lavorativa si utilizza il termine “internship”.

3. Loft

In italiano utilizziamo “loft” per indicare un appartamento moderno e spazioso, spesso con un design industriale, collocato all’ultimo piano di un importante edificio. In inglese, “loft” si riferisce genericamente a uno spazio sotto il tetto, una soffitta o a un soppalco, senza implicazioni di lusso. Lo stesso vale per “attic”, che tradotto con “attico”, pure indica una soffitta. Per indicare un attico di lusso, il corrispondente termine inglese è “penthouse”.

4. Smoking

In italiano, “smoking” è il nome di un abito elegante maschile, solitamente nero. In inglese, “smoking” significa “fumare” e l’abito è chiamato “tuxedo”o semplicemente “tux”.

5. Fashion

Questa sorprenderà, perché in Italia viene usata spesso come aggettivo: “Quella è una persona molto fashion”. “Fashion” in inglese può essere un sostantivoThe fashion industry” o un verboto fashion”, che significa “creare, modellare, costruire qualcosa”. È incorretto dunque dire in inglese “she’s a fashion woman”. L’aggettivo corretto è “fashionable”: “She’s a very fashionable woman”.

6. Top

Oltre che per indicare la parte superiore di un capo d’abbigliamento, in italiano utilizziamo spesso “top” come esclamazione o commento positivo in risposta a qualcuno che fa o dice qualcosa di straordinario, come reazione a un video, se assaggiamo un piatto delizioso. Ma non è l’uso che viene fatto della parola in inglese, che non è mai usata come complimento o esclamazione, o almeno non da sola. Viene sempre accompagnata da un’altra parola, ad esempio “He’s one of the top singer of all time”: “è uno dei migliori cantanti di tutti i tempi”. Ma se si volesse usare una sola parola per esprimere lo stesso significato, l’inglese ci offre tante possibilità, e “top” non è fra queste.

7. Trend

Da noi, In italiano, “trend” è usato come sinonimo di “moda” o “fenomeno passeggero,” riferendosi in particolare a mode temporanee, come quelle legate all’abbigliamento o alle tendenze nei social media. Tuttavia, in inglese “trend” ha un significato più ampio e indica qualsiasi “tendenza” o “orientamento” che segua una direzione specifica, che può applicarsi a settori come economia, tecnologia o sociale, senza essere legata all’idea di “temporaneo” che il termine ha spesso in italiano.

8. Feedback

In italiano, usiamo “feedback” per intendere un “commento” o un’opinione su un argomento specifico. È comune chiedere a qualcuno di “dare un feedback” su un progetto, intendendo una valutazione. In inglese, però, “feedback” rappresenta più di un singolo commento: è un insieme di osservazioni e reazioni continue che aiutano a migliorare un processo o un prodotto nel tempo. Ad esempio, in un contesto lavorativo inglese, si può richiedere il “feedback” per monitorare l’andamento di un progetto, ed è spesso un processo iterativo piuttosto che un singolo parere.

9. Location

In italiano, molti usano “location” per indicare un luogo speciale o suggestivo,  specialmente una sede di eventi o una location cinematografica, come un set di film. In inglese ha un significato molto più generico: indica semplicemente una “posizione” o “luogo,” senza alcuna connotazione speciale.senza l'accezione glamour che ha acquisito in Italia.

10. Manager

In italiano, “manager” è usato per indicare genericamente un dirigente o una figura di rilievo all’interno di un’azienda. Tuttavia, in inglese il termine ha una connotazione più specifica: un “manager” è qualcuno responsabile di gestire un team, risorse o attività particolari. Non implica necessariamente una posizione di alto livello gerarchico, ma piuttosto un ruolo con responsabilità operative. Ad esempio, un “sales manager” è responsabile della gestione delle vendite, ma potrebbe comunque avere superiori a cui riferire. In Italia, però, “manager” può essere usato anche per ruoli di leadership più ampia, contribuendo a creare un’immagine diversa da quella originale inglese.

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